Affrontare la fine di una relazione pur essendo completamente dipendente
Buonasera,dopo 7 anni dalla mia ultima storia normale,durata 7 anni,ho avuto una relazione di 10 mesi con un ragazzo che inizialmente era dolce,affettuoso premuroso e sembrava stravedesse per me.Con questo ragazzo mi sono spinta ben oltre quelli che erano i miei limiti e non mi sembrava vero.Dopo qualche mese mi sono resa conto che lui stava stravolgendo la mia vita,tutti i giorni veniva a cena e dormiva a casa mia ma non avevamo mai affrontato il discorso convivenza,era svalutante,nel senso che criticava anche il tipo di biancheria intima che indossavo,era geloso del mio cane e si rifiutava di avere un rapporto con lui,era dittatoriale,non si poteva ascoltare il TG perché a lui non piaceva.Al che dopo qualche mese l'ho lasciato,lui è tornato riempiendosi la bocca di belle parole e buoni propositi,io purtroppo ci sono cascata e da lì è cominciato l'inferno.Dopo un primo periodo in cui sembrava aver cambiato atteggiamento è tornato ad essere quello di prima,anzi peggio perché sembrava nutrire astio nei miei confronti,sembrava non avere rispetto per me come donna e come persona.Purtoppo nella mia testa è scattato uno strano meccanismo e nel giro di poco tempo mi sono ritrovata ad essere completamente dipendente da lui.Cercavo di assecondarlo continuamente e mi sono ritrovata a vivere la quotidianità in funzione della sua.Ci sono state liti in cui lui è arrivato a dirmi cose veramente brutte ed io li sono scoppiata ed ho avuto reazioni esagerate,non nego di aver sbagliato e non l'ho mai negato a lui,il problema è che si attaccato a quelle mie reazioni per passare lui da vittima.Era diventata una relazione tossica ma per quanto me ne rendessi conto non riuscivo a farne a meno,da quest'estate ci sono stati svariati tira e molla,le prime volte era lui che dopo una decina di giorni mi ricercava ma lo faceva sempre attaccando,incolpandomi di tutto.La penultima lo ricercai io,chiedendogli una volta per tutte un rapporto senza negatività,mi disse di sì ma io continuavo a percepire rabbia da parte sua,sentivo che stava con me ma si stava allontanando sempre di più.Premetto che io negli ultimi mesi ho vissuto sul filo del rasoio a livello psicologico,mi sentivo estremamente frustrata,usata e rifiutata.Dopo l'ultimo litigio circa un mese fa,ovvero una sera che era venuto a cena da me e quando è entrato il mio cane abbaiava,lui si è arrabbiato come sempre e stavolta peggio delle altre perché ha fatto allusioni anche al fatto che voleva picchiarlo,abbiamo cominciato a litigare,gli ho chiesto di smetterla e cambiare discorso ma ha insistito e la lite è andata avanti finché per l'ennesima volta ha deciso di andarsene e farmi buttare una cena nel secchio,gli ho chiesto di ridarmi le chiavi di casa ed è finita lì.Purtroppo in questo mese ho continuato a cercarlo,ci siamo anche rivisti ma lui era scontroso e maleducato,continua a ripetermi che è diventato così per colpa mia,che è astioso nei miei confronti perché non può perdonare i miei comportamenti.Io non so più che cosa fare perché so perfettamente che non è una persona adatta a me,so di aver avuto spesso reazioni eccessive ma so anche che non può essere solo colpa mia se è andata così,semplicemente lui non vuole prendersi nessuna responsabilità dando la colpa di tutto a me,però non riesco a metterci un punto,a farmene una ragione,a tornare alla mia vita,non riesco a smettere di pensare alla persona che ho conosciuto 10 mesi fa.