Aggirare la stanchezza mentale

Inviata da Nessuno · 14 ott 2024 Autorealizzazione e orientamento personale

Ciao a tutti. Mi chiamo Gabriele. Ho 18 anni.
Io cerco di essere la versione migliore di me stesso sempre ma non riesco a resistere più di un mese. Io controllo la mente e i pensieri e riesco a cambiare in poco tempo personalità e abitudini. Questo mi fa stare bene, faccio tante cose in una giornata,la vivo come se fosse l' ultima giornata di vita e dò il 200%,arrivo a un certo punto che crollo e mi lascio andare: non mi lavo più, mangio poco o male, non esco più di casa. Non capisco se sono al limite e dovrei superarlo. Vorrei capire se c' è un modo per superare o aggirare questa stanchezza e continuare a vivere.

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Miglior risposta 15 OTT 2024

Gentile Gabriele,
Quando incanali tutta la tua energia in un breve periodo, senza dare al tuo corpo e alla tua mente il tempo di riposare, è normale che arrivi un momento in cui tutto diventa troppo pesante.
Spesso, cercare di controllare tutto perfettamente e vivere ogni giorno al massimo può sembrare l'unico modo per essere soddisfatti, ma in realtà rischia di esaurire le tue risorse emotive e fisiche.
È normale avere dei limiti e riconoscerli non significa fallire, ma anzi ti aiuta a trovare un modo di vivere che ti permetta di mantenere un benessere più stabile, soprattutto in un’età così significativa come la tua.

Per cercare di ritrovare un buon equilibrio ti suggerisco di provare a pianificare piccoli momenti di pausa e cura per te stesso, anche nei periodi in cui ti senti al massimo, in modo da prevenire quel crollo che descrivi. Imparare ad ascoltare i tuoi bisogni prima che la stanchezza diventi troppo grande è un passo importante per la propria salute.
Ti consiglio anche di riflettere su cosa accade a livello emotivo durante questi periodi di crollo: spesso dietro questi momenti ci sono emozioni o pensieri che hanno bisogno di essere esplorati e compresi meglio.

È importante comprendere che il percorso verso il miglioramento di sé non è una linea retta, e prendersi cura di sé significa anche imparare a rispettare i propri ritmi e a darsi il permesso di riposare quando necessario.

Resto a disposizione se volessi parlarne ancora.
Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Cianchi

Dott.ssa Claudia Cianchi Psicologo a Roma

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16 OTT 2024

Ciao Gabriele,
È davvero positivo che lei stia cercando di migliorarsi e di dare il massimo ogni giorno, tuttavia, è altrettanto importante riconoscere quando questo impegno diventa insostenibile e inizia a pesare. Quello che descrive sembra essere un ciclo di alta intensità seguito da un crollo, un'esperienza comune, soprattutto quando si cerca di affrontare le sfide quotidiane con tanta energia.
La stanchezza e il sentirsi sopraffatti possono essere segnali che il suo corpo e la sua mente hanno bisogno di una pausa. Non è sempre necessario "superare il limite"; a volte, è più utile trovare un equilibrio. Cercare di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo può portare a una vita intensa e gratificante, ma può anche esaurirla rapidamente se non fa attenzione al suo benessere.
Potrebbe considerare di stabilire routine più sostenibili che le permettano di mantenere il suo impegno verso se stesso senza dover raggiungere l’estremo, ad esempio, potrebbe impostare obiettivi più piccoli e gestibili, piuttosto che sentirsi obbligato a dare il 200% ogni giorno. La cura di sé, come lavarsi, mangiare bene e socializzare, è fondamentale per mantenere energia e motivazione.
Inoltre, non esiti a chiedere supporto, sia a amici o familiari, sia a professionisti come uno psicologo in quanto parlarne con qualcuno può aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e a trovare strategie per affrontare questi alti e bassi.
Ricordi che la crescita personale non è un percorso lineare, e concedersi dei momenti di riposo è essenziale per poter proseguire. Se sente che questo ciclo di intenso impegno e successiva stanchezza sta influenzando significativamente la sua vita, potrebbe essere utile esplorare ulteriormente queste dinamiche.
Se desidera ulteriori consigli o supporto, sono qui per lei, un caro saluto,
Dott.ssa Camilla Persico

Camilla Persico Psicologo a Carrara

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15 OTT 2024

Ciao Gabriele, non pensi che tra il vivere al 200% e il vivere allo 0% ci sia una via di mezzo? La frenesia che ti guida durante la giornata è esauribile e il corpo, così come la mente, ha bisogno di fermarsi e ricaricarsi, un pò come i nostri cellulari, è normale che si scarichino se li usiamo tutto il giorno, la loro fonte di alimentazione non è illimitata, così come la nostra.
Cosa è che ti spinge a vivere al 200%? cosa succede se vai con calma? è possibile canalizzare l'energia diversamente? è possibile stabilire delle priorità da seguire e portare a termine, senza dover agire di fretta per fare tutto insieme?
Spero che queste domande stimolo possano aiutarti!

Barbara Rubini Psicologo a Terni

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15 OTT 2024

Caro Gabriele,

Le energie vanno canalizzate. Per fare questo in maniera continuativa è necessario avere dell’equilibrio..
Penso vada la pena approfondire il concetto che vive la giornata “come se fosse l’ultima giornata di vita”. Cosa significa questo per lei?

Credo che sia un punto importante dà indagare per comprendere cosa la porta ad arrivare poi al punto opposto, estenuato.

Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Cisternino

Dott.ssa Francesca Cisternino Psicologo a Milano

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15 OTT 2024

Buonasera Gabriele,
lei si sta logorando appunto perché passa da questi due picchi opposti derivanti dal bisogno assoluto di controllo di sé. Il fatto che lei riesca a cambiare personalità e abitudini portano a non avere una idea cosciente della propria personalità di base, più autentica e con minor necessità di energie per essere vissuta. Dare il massimo di sé stessi, sempre, é un mito che occorre ridimensionare. Invece di cercare la versione migliore di sé cerchi invece la sua versione naturale, spontanea, quella che sente che la rispecchia maggiormente e che la porta ad interagire nel sociale, senza sentire il bisogno di cambiare, come dice, personalità e abitudini per ottenere un ruolo che poi risulta quasi impossibile mantenere.
Scoprire quali sono le sue qualità, unicità, passioni, interessi, sogni. Metter in pratica la propria creatività attraverso l'accostamento a qualche forma d'arte verso la quale si sente portato e le permetta di esprimere a fondo i suoi "talenti", senza il bisogno di esercitare il controllo, ma anzi mettendolo da parte, lasciando fluire il suo mondo interiore, la sua essenza autentica.
Per tali ragioni le consiglio vivamente di fare ciò individuando ed appoggiandosi ad una figura professionale nel campo psicologico.
Una figura professionale che la aiuti ad esplorare il suo vissuto ed a livellare i due picchi (lo stato energetico euforico e quello "depressivo") che le stanno producendo questa situazione che descrive. Iniziare questo percorso la aiuterà a dosare e distribuire energie ed obiettivi, dando ad ognuno un posto ed un tempo nel quale raggiungerlo, evitando così di dare fondo alle sue forze per poi ritrovarsi ciclicamente a faticare per riprenderle. Un aiuto nel riflettere sui suoi pensieri in modo più obiettivo e costruttivo che la possano portare a realizzare qual'è la sua personalità di fondo, senza più cercare di cambiarla continuamente ma, anzi, riconoscendola e stabilizzandola, per darle modo di vivere più serenamente la vita che sta scoprendo.
Non é necessario vivere al massimo ma semplicemente Vivere, cioé esercitando e mettendo in pratica ciò che si sente capaci di fare,ovvero, trovando interessi e agire verso essi in modo graduale e costante. Un aiuto professionale la aiuterà ad eliminare i picchi emozionali e comportamentali, normalizzandoli e dandole modo di non sentire più il bisogno del controllo di mente e pensieri, che é una delle cause principali del suo stato.
Cordialmente
dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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15 OTT 2024

Caro Gabriele, con il suo messaggio trasmette tutte le sue difficoltà, descritte peraltro con molta chiarezza. È ancora giovane, ha tutto il tempo per risolvere, i 18 anni sono un momento molto importante e di passaggio. Tali questioni delicate, forse un po’ troppo oscillanti, meriterebbero, a mio avviso, uno spazio d’ascolto in cui venire trattate insieme a uno psicoanalista. Potrebbe rifletterci. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Saluti. Dr Pilia

Dott. Simone Pilia Psicologo a Roma

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15 OTT 2024

Per una corretta comprensione della problematica, la sua situazione andrebbe approfondita.

Se da un lato l’iper controllo su tutto le fa dare 200% durante la sua giornata dall'altro la fa crollare.

A causa del forte dispendio di energia psichica e fisica.

L’iper controllo è un’arma a doppio taglio se da un lato sembra che faccia stare bene dall’altra fa stare molto male proprio perché non si può controllare tutto

Non si pensieri, non sono controllabili in quanto lamenta una sua autonomia propria a livello biologico nel pensare i pensieri
Il pensare di non pensare già a pensare.

Il voler controllare tutto è un’arma a doppio taglio, in quanto non tutto è controllabile nella nostra vita.

Più si cerca di controllare le cose per le cose sfuggiranno al nostro controllo.
Per uscire a questo circolo vizioso, bisogna accettare l’idea che non tutte è controllabile e quindi per controllare tutto bisogna accettare il fatto che ci sono cose che non possiamo controllare

Più tentiamo di controllare, più perdiamo il controllo se accettiamo che c’è qualcosa di incontrollabile, manteniamo il controllo.

Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare ad affrontare questa situazione.

Resto a disposizione, se ha necessità mi contatti.


Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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15 OTT 2024

Buongiorno,
vivere sempre al massimo è davvero difficile e arriva il momento in cui se non siamo noi a dire "basta" sarà il nostro corpo a creare uno stop.
Il crollo non è da considerarsi come un limite o come un fallimento o qualcosa da dover aggirare; come esseri umani non sarà mai possibile dare ogni giorno il 200% e a volte è difficile accettarlo, ci sarà un giorno in cui daremo il 50%, un giorno il 10%, un giorno il 100% ed è la normalità. Se questo risulta difficile, si potrebbe lavorare con la pianificazione della propria giornata, ascoltando quello che il corpo dice e accogliere i segnali di stop.
La domanda è: a cosa sia dovuto il dover dare il 200%? Obiettivi personali? Obiettivi di altre persone? Aspettative di altre persone?
A volte è bene fermarsi un attimo e pensare a cosa stiamo facendo e a come, la quantità delle cose che facciamo in una giornata corrispondono alla qualità della realizzazione?
Ritrovare l'armonia e l'equilibrio è fondamentale!

Auguro il meglio,
cordiali saluti,
Dott.ssa Angelica Venanzetti

Dott.ssa Angelica Venanzetti Psicologo a Roma

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15 OTT 2024

Avere 18 anni è il momento più bello ma anche più difficile nella vita poiché quest'ultima comincia seriamente, ma allo stesso tempo iniziano anche le responsabilità, gli impegni importanti, il voler raggiungere subito gli obiettivi, il voler diventare grandi e accontentare chi ci circonda; ma tutto questo comporta delle problematiche se ci si sforza oltre e si cerca di essere chi non si è. È importante che nella sua vita da diciottenne si ponga degli obiettivi graduali, quindi partendo da un qualcosa di più facile a un qualcosa di più difficile ma che possa essere aggiunto negli anni e non tutto insieme oggi, altrimenti il corpo non segue la mente e crolla facilmente, ma neanche la mente segue più quello che fino a poco tempo prima aveva fatto perfettamente, dandosi la possibilità di fermarsi, di capire di cosa ha bisogno, di accettare anche di potersi prendere più tempo del previsto e di non dover per forza stare alle aspettative e all'immagine che gli altri hanno di lei.

Dott.ssa Emanuela Grosso Psicologo a Salerno

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15 OTT 2024

Salve Gabriele, intanto ti ringrazio per aver condiviso le tue difficoltà. Dare una risposta secca sul cosa dovresti fare non mi è possibile, ma posso provare a darti degli spunti su cui riflettere. Cercare di essere la versione migliore di te stesso ha dei risvolti obbiettivamente positivi, ti fa essere produttivo e riesci a fare tante cose, ma andare al 200% vuol dire andare ben oltre il tuo serbatoio di energie, che, come dici, si svuota nel giro di un mese e ti lascia in uno stato contrario, di crollo. Servirebbero tante altre informazioni per capire meglio come imposti le tue giornate e come ti senti nella fase dove "spingi" e in quella dove crolli, quindi non mi permetto di dirti le motivazioni che stanno dietro questa modalità, ma ti invito a riflettere sul fatto che potrebbe esserti utile provare a capire perché senti l'esigenza di andare così forte, così tanto da ritrovarti poi totalmente prosciugato. Forse potrebbe essere più funzionale capire quando fermarti e ricaricare le energie, prima di ritrovarti a secco, tanto da non riuscire a lavarti, mangiare o uscire di casa. Ti consiglierei di parlarne con un professionista che potrebbe aiutarti a capire se si tratta di una tua abitudine, che può essere modificata, o se si tratta di condizioni più profonde, che non ti rendono possibile stabilire quando spingere e quando no. Se posso esserti utile non esitare a contattarmi.
Dott. Carlo Rispoli - Psicologo clinico e Sessuologo clinico

Dott. Carlo Rispoli Psicologo a Lusciano

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15 OTT 2024

Come dice lei stesso "controllo la mente e i pensieri" ma forse più che controllarli dovrebbe provare ad ascoltarli e capire cosa le vogliono dire.
La stanchezza si può superare ma spesso si ha bisogno di un supporto per farlo!

Rosaria D'Alia Psicologo a Palermo

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15 OTT 2024

Ciao Gabriele, nelle difficoltà di cui ci parli ciò che ad un certo punto ti fa crollare è già nascosto all’interno del motto “essere la miglior versione di sé stessi”. Vorrei proporti un ragionamento e spero possa aiutarti!
Riflettendoci logicamente e razionalmente: per te è possibile sempre, costantemente, senza cali, dare il meglio di sé? Credi sia sostenibile pretendere da sé il 200% sempre e comunque? La tua esperienza cosa ti mostra a riguardo? Un’atleta, anche di alto livello, ogni giornato fa la sua “performance da gara”? Spinge sempre al 200% delle sue risorse e del suo potenziale in ogni momento? O varia e modula le intensità di allenamento, sforzo, recupero, mantenendosi così al meglio?…
Vivere sempre al 200% è estenuante, lo sarebbe per chiunque! Restare sempre al meglio delle proprie possibilità è fattibile per poco tempo e se non si rallenta, come accade a te, si crolla.
Il tuo crollo non è dovuto a dei tuoi limiti da superare ma ad un fatto molto semplice: sei un essere vivente. E nessuno che voglia restare in uno stato di attività, funzionalità, equilibrio, benessere punta a spingere al 200% perché altrimenti lo sforzo erode ogni risorsa e ogni possibilità di restare ad un buon livello di prestazioni e salute.
Potresti dunque settare uno standard più realistico e razionale, che non sia pretendere da te stesso il meglio, il 200%, ma nemmeno il 100: il nostro massimo è come una prestazione da gara, va preparato, usato con cura in momenti circoscritti. Nella vita possiamo oscillare fra un 50% e un 80-85% avendo così risorse a sufficienza per non crollare a causa dello sforzo insostenibile! Questo potrebbe permetterti di non ritrovarti ciclicamente in quelle condizioni di incapacità a lavarti, mangiare adeguatamente, uscire. Quindi al posto di oscillare fra 200 e 0, soffrendo per le cadute dolorose, potresti scegliere un livello più sostenibile, che ti dia miglior benessere e funzionalità. Un professionista può aiutarti in questo.

In bocca al lupo, resto a disposizione!
Dott.ssa Hillary Pontalto

Dott.ssa Pontalto Hillary Psicologo a Sossano

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15 OTT 2024

Caro Gabriele capisco tutta la stanchezza che provi . Vivere ogni giorno della propria vita come una maratona che ha come traguardo un immagine ideale di te che tende a posizionarsi sempre ad un livello di difficoltà più alto con requisiti di perfezione sempre più esigenti deve essere veramente sfinente . Questa immagine non so se sia una proiezione delle aspettative che hai su di te o delle aspettative che gli altri hanno di te, ad ogni modo sarebbe utile che te ne liberassi e cominciassi a guardare al tuo Se reale , nei suoi limiti e nelle sue possibilità . E’ giusto avere degli obiettivi e cercare di migliorarsi ma se questo diventa il principale motivo di vita, e’ la vita stessa che finisce per impoverirsi . Essere concentrati troppo su se stessi fa perdere di vista gli altri che sono un dono , una ricchezza dell’esistenza e fa perdere di vista tutto quanto riusciamo a cogliere di bello nella vita quando rallentiamo il passo e passeggiamo osservandola in tutte le sue bellezze e sfumature . Forse bisognerebbe che tu approfondissi questo aspetto di non accettazione di te , questo ti consentirà di vivere una vita più serena .
Cari saluti

Dott.ssa Laura Baiano Psicologo a Pozzuoli

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15 OTT 2024

Buongiorno Gabriele
C'è sempre un modo per superare i nostri problemi, penso che tu stai attraversando,un periodo di stress, fatti aiutare, da uno psicoterapeuta, a volte i problemi ci sembrano, più grandi di quelli che sono
Coraggio, non ti abbattere. Dopo il giorno, viene la notte
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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15 OTT 2024

Gabriele, nel leggere le tue parole ho percepito una sfiancante tendenza attualizzante, o meglio un vivere esasperato in cui non solo il controllo ma anche la durezza con cui t'imponi, in modo intransigente e intollerante, di essere migliore finisce per esaurire tutta la tua energia vitale. La stanchezza che pervade il tuo corpo e la tua mente è il prodotto di un dispendio tirannico della tua energia, non credo che ci sia un blocco da superare. Piuttosto sento che sia importante ripristinare un dialogo armonico e tollerante con te stesso al fine di ritrovare nella vita la bellezza di un divenire evolvendosi senza l'illusione del controllo e della severità di un Sè giudicante.
Spero tu possa trovare nelle mie parole dei semi di riflessione.
Resto a te disponibile, anche online.
Un abbraccio

Dott.ssa G.Clarissa

Dott.ssa Clarissa Guercioni Psicologo a San Benedetto del Tronto

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15 OTT 2024

Caro Gabriele,
Nella vita non possiamo "aggirare" i problemi, ma vanno affrontati così da vivere veramente al "massimo".

Le consiglio di prendersi un momento, cercare un supporto e affrontare la situazione.

Un caro saluto

Dott.ssa Dora Minì Psicologo a Modena

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