Ansia continua nella frequentazione con un ragazzo

Inviata da Melania · 30 lug 2024 Ansia

Buongiorno a tutti! Vi scrivo in merito a una problematica che mi sta impedendo di vivere la vita serenamente. Ho 25 anni, sono un’infermiera e lavoro in un reparto di Terapia Intensiva.. Ho avuto una storia sentimentale durata 2 anni e 9 mesi (io avevo 17 anni e lui 20) nella quale io ero praticamente folgorata da questo ragazzo, fu un vero e proprio colpo di fulmine, tant’è che la mia felicità, il mio vivere dipendeva da lui, viaggi e intimità le ho scoperte con lui, la storia si è conclusa non benissimo (ottobre 2020), in quanto ci sono stati diversi battibecchi quando io iniziai l’università (ottobre 2019) poiché non avevo più tanto tempo da dedicare alla vita sociale ed affettiva essendo assorbita dallo studio! Conclusa questa relazione da parte mia siccome avevo tanti dubbi su ciò che provavo, su troppi punti di vista diversi e obiettivi di vita diversi, io sono stata malissimo a seguito della scoperta che il mio oramai ex dopo 2 mesi dalla nostra separazione si fidanzò con un’altra ragazza, io stetti malissimo, piangevo e non mangiavo più e volevo a tutti i costi ritrovare quella felicità e serenità che provavo con lui ma con un altro ragazzo così è iniziata la mia vita di ricerca,fame di amore che si rivelava fallimentare in quanto ho frequentato tantissimi ragazzi (dai 20 ai 30) con i quali andavo a letto e poi tutto svaniva, mi sono lasciata usare per compiacerli al costo di trovare un fidanzato! Durante queste avventure ho conosciuto anche gente che pensavo fosse adatta, nel settembre del 2021 incontro un ragazzo con cui intrapresi esclusivamente una storia di sesso e nient’altro ma poi a forza di vederci ci siamo messi insieme, lui era innamorato e io pensavo di esserlo ma poi si è mostrato molto possessivo, geloso, mi faceva le poste sotto casa, voleva a tutti i costi che stessero insieme quando io volevo solo lasciarlo e dopo due mesi me ne liberai definitivamente. Poi ho ripreso a frequentare i ragazzi e ad andarci a letto come facevo prima e tra i tanti ho conosciuto un altro ragazzo, più grande di me di 10 anni (io 23 lui 34), ci siamo frequentati per circa 6/7 mesi e poi ci siamo messi insieme, io ero accecata dalla sua mente, dal fatto che sembrasse maturo, avesse obiettivi di famiglia ecc ecc ma era un narcisista patologico, un ego smisurato, la voglia di sentirsi superiore a tutto il resto del mondo, dovevo dirgli quando uscivo di casa se uscivo e dove andavo, alcuni vestiti non potevo metterli, se decidevo di fare qualcosa (esempio: un viaggio con amiche) dovevo prima parlarne con lui..dopo soli due mesi di relazione io ho cominciato a stare male, malissimo, ansia, attacchi di panico, depressione, non uscivo di casa, non mangiavo, piangevo e basta, andai da uno psichiatra e psicologo (che si rivelò non adatto!) e presi consapevolezza della manipolazione subita da questo ragazzo, gli chiesi una pausa per capire da cosa fosse dovuta questa ansia e lui invece di darmela mi lasció e io fui felicissima che ci eravamo lasciati, ero finalmente serena e felice! A gennaio 2024 vado a vivere da sola e incontro un nuovo ragazzo, lui super problematico, veniva da me nei weekend per stare lontano dalla sua famiglia e viveva a mie spese, non siamo mai usciti, stavamo solo a casa perché lui mi diceva che non era abituato a uscire e non sapeva come riprendere a relazionarsi con una ragazza, mi spronava esclusivamente ad andare in palestra con lui, a marzo mi riprendono ansie e attacchi di panico, rivado dallo psichiatra e da un nuovo psicologo (dal quale vado tutt’ora), decido di lasciare questo ragazzo e riprendo ad essere serena e felice.
A inizio maggio comincio a frequentare un ragazzo con cui già parlavo due anni fa (appena mi lasciaci con il mio primo ragazzo dopo la storia di 2 anni e 9 mesi)ma con il quale non uscii mai poiché non vi era stato modo, cominciamo a uscire, andiamo anche a letto insieme da subito, io scopro questo ragazzo che è dolce, premuroso, comprensivo, maturo, conosce la mia famiglia, sento il bisogno di vederlo e di starci insieme e tutto questo nel giro di un mese e mezzo dopodiché un giorno mi sveglio e ho di nuovo ansia, attacchi di panico, pianto continuo..lo psicologo mi aiuta a stare calma ma essendo di stampo cognitivo comportamentale mi dà piuttosto esercizi da fare (respirazione, meditazione..) per calmare lo stato d’animo agitato (premetto che lui sa delle mie relazioni ma solo superficialmente, non abbiamo mai scavato a fondo in queste relazioni mal sane). Io oramai sono due mesi che mi sento in questa morsa data dall’ansia, mangio a stenti e il mio malessere si ripercuote ovunque, dal lavoro al rapporto con i miei genitori che mi vedono stare male (nella mia famiglia non c’è molta comunicazione, mi sfogo con mia madre ma lei non fa che dirmi di sforzarmi di stare bene e che è tutto nella mia testa e che se continuo così finirò per essere sola e depressa a vita)..questo ragazzo mi supporta, mi sta vicino, è molto paziente, mi dice che questa cosa la affronteremo insieme e che lui non mi lascia perché è felice con me e vuole che io lo sia come lo ero due mesi fa..io non so ormai come uscirne, aiutatemi vi prego, sto pensando di lasciare anche questo ragazzo ma lui mi fa davvero stare bene, mi consola, mi coccola e io con lui mi sento protetta ma è come se non riuscissi ad essere serena! Al solo pensiero di lasciarlo e vederlo con un’altra ragazza mi sentirei morire..vi prego, aiutatemi a capire perché non riesco a vivermi una relazione sana in cui posso essere felice e serena!

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Miglior risposta 1 AGO 2024

Cara Melania,
esitono doversi tipi di approcci terapeutici al trattamento dell'ansia e degli attacchi di panico. Bisogna comprendere quale faccia al caso suo in modo da portarla alla risoluzione definitiva del problema. Le ricerche scientifiche attuali sembrano a favore degli approcci cognitivo comportamentali di nuova generazione basati sull'accettazione delle emozioni, sulla focalizzazione sul presente e sull'azione significativa basata sui valori della persona.
Se volesse conoscere questo approccio mi contatti pure.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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1 AGO 2024

Buonasera Melania
dal suo sfogo emerge chiaramente quanto sia l’ansia il suo problema principale che di conseguenza porta a difficoltà nel relazioni di coppia.
Per lei la causa sembra essere riconducibile alla prima relazione andata male, dalle quale lei continua a misurare tutte le altre.
Non sono i ragazzi che frequenta il vero problema, ma cosa scatta in lei quando entra nel vivo della relazione di coppia.
Dovrebbe parlarne con il suo terapeuta per approfondire da cosa è causata quest’ansia.
Per questo tipo d’indagine ci vuole tempo e molta pazienza quindi si fidi delle indicazioni che riceve dai professionisti e provi a mettere in pratica qualche esercizio.
Rimango a disposizione e le auguro di ritrovare presto la serenità

Dott.ssa Bonato Elena Psicologo a Scorzè

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1 AGO 2024

Gentile utente, le consiglio un percorso personale che le permetta di vivere pienamente e serenamente le sue relazioni e spieghi perchè alcuni sintomi si manifestino. Sono a disposizione, un abbraccio forte

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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1 AGO 2024

Buongiorno Melania, la sofferenza che emerge dalle sue esperienze relazionali dovrebbe essere approfondita. Imparare ad usare la respirazione e la meditazione aiuta, ma potrebbe essere utile scavare più in profondità rispetto al suo bisogno di essere in relazione e capire cosa la spinge a cercare un partner.

Rimango disponibile ad essere contattata,
Dott.ssa Ilaria De Mola.

Dott.ssa Ilaria De Mola Psicologo a Milano

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31 LUG 2024

Buongiorno, leggendo il suo sfogo si evincono tantissime emozioni differenti che andrebbero approfondite per aiutarla a stare meglio.
Bisognerebbe scavare un pochino più a fondo per aiutarla a capire cosa effettivamente la porta a vivere le relazioni in questo modo, quali paure si innescano e in generale se effettivamente lei sta bene con sè stessa o se questi malesseri nascondono qualcosa che è più nascosto

Rosaria D'Alia Psicologo a Palermo

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31 LUG 2024

Buongiorno Melania,
Grazie per la sua condivisione.

Da quello che racconta emerge un vissuto ansioso spesso in momenti diversi della sua vita, in particolare ogni volta che si relaziona con un ragazzo. L’ansia, così come molti altri sintomi, hanno sempre una “funzionalità”, ovvero insorgono con uno scopo, anche se li viviamo come devastanti sulla nostra pelle. Certamente le prescrizioni che le da il professionista che la segue per calmarla nei momenti di agitazione sono assolutamente indicati, ma le sue manifestazioni le stanno comunicando qualcosa di più profondo.

Deve immaginare i sintomi come la punta di un iceberg: sono solo la parte visibile, quella che emerge, per comunicarci che c’è qualcosa sotto la superficie che non va.

La sua ansia le sta parlando di qualcosa: sarebbe importante esplorare di cose e a cosa “le serve” stare in relazione con l’altro con questo vissuto, perché, ad esempio, potrebbe proteggerla da alcune sue paure.

La invito dunque ad esplorare con il suo psicologo ciò che si nasconde sotto il suo vissuto, per scoprirne la profondità. Questo la aiuterà a comprendere da dove origina, come mai hai bisogno di sentirsi così e inizierà ad esplorare il mondo attorno a lei senza il suo sintomo, iniziando ad ascoltare di cosa le parla.

Mi auguro di averle dato uno spunto,
Dott.ssa Giorgia Tanda.

Dott.ssa Giorgia Tanda Psicologo a Roma

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31 LUG 2024

La situazione merita di essere approfondita con la corretta valutazione.

Una relazione per essere sana si deve passare rispetto dialogo fiducia volontà di costruire prudenziale Sostegno e comprensione. Tutto questo da entrambe le parti

Per costruire una relazione sana ci vuole il suo tempo. L’amore è come una pianta va curato ogni giorno perché si costruisca e si fortifichi. Non esiste La relazione express.


Aver dato tanto spazio le sue relazioni alla sfera sessuale non aiutano.
L’atto sessuale ha un forte impatto psicologico e morale. Usato in maniera disordinata può far credere che tutto vada bene tu sia trovato la persona giusta che siamo fatti l’uno per l’altro quando in realtà non è così.

L’atto sessuale usato in maniera disordinata lascia “Ferite“ soprattutto nella donna Spesso dopo l’atto si sente sfruttata, usata, oggetti utilizzata, trattata come strumento di piacere.

L’atto sessuale può lì anestetizzare il dolore e far sembrare tutto perfetto ma poi lascia conseguenze.

Le consiglio di Vivere la sua relazione non Su valori sani e concreti (quelli detti all’inizio di questa risposta) e non dare troppa importanza all’atto sessuale.

Anche gli attacchi di panico i problemi comunicativi in famiglia potrebbero essere affrontati con l’aiuto di percorso psicologico

Resto a disposizione

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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