Come rispettare lo spazio chiesto dalla compagna dopo la mia depressione.
Buongiorno,
È difficile sintetizzare tutto, ma ci provo.
Ho 32 anni e vivo a Londra. Lavoro nel settore della fotografia di moda. Dopo l’inizio del conflitto in Ucraina, il mio lavoro è cambiato molto. A marzo 2023 ho perso un grosso cliente che mi dava molte soddisfazioni e denaro. Da quel momento, è stato tutto un continuo susseguirsi di alti e bassi. Ho iniziato a provare un malessere costante, con i momenti di felicità sempre meno frequenti e i periodi di tristezza sempre più intensi.
Sto con la mia ragazza americana classe 99 da giugno 2022. È un amore incredibile, una passione mai provata prima. Ho scoperto una parte di me che non conoscevo grazie al suo punto di vista diverso e mai banale. È l’amore della mia vita. A novembre 2022, abbiamo deciso di andare a vivere insieme. Tutto era speciale.
A marzo 2023 perdo il cliente. Nel frattempo, devo fare dei servizi sociali in Italia perché mi hanno ritirato la patente l'unica volta che ho bevuto a una cena. Durante questo periodo, mia nonna muore. Da marzo ad aprile 2023 non ho lavoro (il mio lavoro mi permette di guadagnare abbastanza per coprire le spese e avere anche un guadagno. Voglio che sia chiaro perché capisco il mio problema con i soldi e con il lavoro).
A maggio 2023 scopro di avere l’alopecia (ho i capelli lunghi). Iniziano le prime crisi con la mia ragazza perché ero molto stressato, ansioso e triste.
Piano piano, riesco a trovare un po' di lavoro, ma mai stabile come prima. A giugno 2023 andiamo in vacanza, è tutto molto bello e sembra tornata la normalità tra noi due.
A ottobre 2023 inizio un percorso con uno psicologo perché sentivo che mi stavo stabilizzando e volevo migliorarmi ed imparare a non avere più momenti di sconforto come qualche mese prima.
A Natale 2023 la mia ragazza torna negli Stati Uniti per una ventina di giorni, rientra a Londra a gennaio e inizia un lavoro full time (anche lei nel mio stesso settore ma in un ruolo più organizzativo). Gennaio e febbraio 2024 lavoro molto bene, sto facendo progressi nella relazione e con me stesso ma qualcosa non va.
Mi sento molto solo. La mia ragazza è molto presa dal lavoro e la nostra vita diventa monotona.
A marzo 2024 ci dicono che dobbiamo lasciare il nostro appartamento in 2 mesi.
Tensione. Tanta. Litigi sempre più frequenti. Non troviamo nulla di buono se non sopra il nostro budget. Io insisto per trovare qualcosa di meno costoso e nel frattempo trovarmi una stanza a Milano per cercare lavoro nella città dove ho vissuto sette anni. Non riusciamo mai a finire una conversazione. Alzo la voce, comincio a provare rabbia e sfogo la frustrazione dando un cazzotto contro il muro. Momenti di pura follia che non riesco a controllare. Sarà successo almeno tre volte. La mia ragazza è distrutta da questo. Nel frattempo sto male, tutto va a rotoli, mi sembra di essere in un buco nero senza uscita. La mia ragazza prova a sostenermi ma poi molla la presa e io me ne accorgo, peggiorando ulteriormente. Smetto la terapia, non mi trovo con lo psicologo. Voglio morire e lo scrivo alla mia ragazza.
Ad aprile 2024 troviamo una casa, costa di più. È stupenda ma le finestre non si chiudono bene ed essendo molto vecchie non ci si può fare nulla. Cerco di dissuadere la scelta ma ormai è fatta e manca poco tempo. Io continuo a stare sempre peggio. Voglio morire e lo scrivo ancora.
All'inizio di maggio 2024 preparo il trasloco. La mia ragazza lavora tanto e ormai non parliamo più.
Il 4 maggio 2024 traslochiamo e io comincio a impazzire nella casa, il mio umore non è mai stato così basso.
La mia ragazza non ce la fa più e comincia a dirmi che forse è meglio se vado via per un po' da Londra.
Il 6 maggio 2024 mi alzo piangendo, nel giro di qualche minuto non riesco a respirare. Il cuore batte a mille, le gambe non mi reggono, le mani si bloccano. Non so cosa stia succedendo.
Ne avrò altri tre quel giorno. La mia ragazza esce a fare la spesa dopo il secondo. Mi sento abbandonato e tanto solo.
Il 7 maggio 2024 mi alzo esattamente nello stesso modo. La mia ragazza va a lavoro.
Provo ad andare al parco, chiamo un amico. Altro malessere. Passa. Ricomincia. Cammino 15 minuti e arrivo all’ospedale. Crollo al pronto soccorso. Mi prendono e cominciano a controllarmi. Piango, chiedo scusa e non so cosa stia succedendo. Il cuore è a 140, non ho più zucchero nel sangue perché non mangio da un giorno. Le mani bloccate, le gambe non funzionano. Un’ora dopo comincio a riprendermi. Tutto ok dal punto di vista fisico, mi dicono gli esami fatti. Mi dicono che ho avuto un attacco di panico.
Torno a casa da solo perché supplico di non chiamare la mia ragazza.
Cominciamo a litigare al telefono per la casa. Nel frattempo non mi sembra molto toccata da quello che mi sta succedendo. Rientra la sera ancora arrabbiata e non ci parliamo molto. Nei giorni seguenti non ho attacchi ma sono molto provato e triste. Riesco solo a dormire e non mangio molto.
Il 12 maggio 2024 mi alzo con la mia ragazza. Cerco un po’ di intimità ma lei non ha voglia (non abbiamo un rapporto da dicembre 2023). Mi alzo e mi rendo conto che non abbiamo la lavastoviglie. Mi arrabbio. La mia ragazza mi chiede di andare via e io accetto perché sono completamente fuori controllo. Prendo un volo il pomeriggio e torno in Italia dai miei.
Non ho lavoro. Non sono mai stato così male in vita mia. Voglio morire. La mia ragazza comincia a dire che ha bisogno di spazio. Prenoto una visita da uno psichiatra.
Il 17 maggio 2024 vado alla visita e per la prima volta qualcuno mi dice che c’è qualcosa. non sono solo triste e non me lo sto inventando. Ed è pure un medico. Mi consiglia dei farmaci ed accetto. Il giorno stesso qualcosa cambia. Era da tanto tempo che nessuno mi ascoltava in quel modo, la prima volta che sentivo certe domande. Vado a prendere i farmaci ma decido di iniziare dopo qualche giorno.
Nel weekend rivedo amici, parlo e spiego tutto. Rivedo tutto quello che ho fatto da quando a 20 anni ho lasciato quel posto. Sento una carica che non provavo da un anno.
Inizio a cercare una stanza a Milano. Pianifico tutte le e-mail di reintroduzione a tutti i miei clienti passati.
Dovrei ritornare a Londra, ho il volo prenotato per lunedì. Avrei dovuto fare un lavoro mercoledì ma è saltato, in compenso me ne è entrato uno per venerdì e sabato in location e pagato molto bene. Sono felice. Entrano altri due giorni per la settimana dopo.
Chiamo la mia ragazza e le chiedo se posso tornare a casa. Mi dice di sì ma poi ci ripensa. Il mondo cade. Mi chiede spazio, ha bisogno di stare con se stessa, sta molto male per tutto quello che è successo.
Lunedì, con lo psichiatra, decido di non iniziare con i farmaci per il momento. Malgrado tutto mi sento diverso, non bene ma non male. Posso farcela.
Prenoto un volo per mercoledì in modo da arrivare a Londra e andare diretto in location. Il lavoro è fuori Londra e passo due notti fuori.
Nel frattempo sto parlando con la mia ragazza. Le dico che non è un problema se non mi vuole a casa, cerco di rispettare il suo bisogno di spazio ma mi dice che posso tornare. Sabato lo passo a dormire, stremato da 32 ore di set in 48 ore. Rivedo la mia ragazza sabato nel tardo pomeriggio quando rientra.
Siamo freddi ma almeno non litighiamo. Piano piano ci riavviciniamo e passiamo due giorni normali, senza malesseri o altro. Il terzo giorno parliamo. Le spiego con calma tutte le mie emozioni e quello che ho passato. Le dico quello che mi ha fatto soffrire e mi scuso per le mie azioni.
Lei si scusa, ma mi dice che ha bisogno di spazio e che pensa sia finita. Io sottovaluto questa cosa e sono convinto di poterle far vedere che mi sto aiutando, che voglio cambiare e ricominciare con la terapia. Ho raggiunto un punto che non voglio mai più ripetere. Le dico i miei nuovi obiettivi e sono determinato. È il 27/05/24.
Il 28/05/2024 entrambi lavoriamo. La sera prepariamo la cena insieme. Siamo teneri l’uno con l’altro, come lo siamo stati nei giorni scorsi.
Il 29/05/2024 entrambi lavoriamo. La sera rientro da lavoro e le chiedo cosa ne pensa, se mi sente almeno un po’ diverso, se le va di provare ancora per qualche giorno. Lei mi dice di no. Non riesce a dimenticare gli ultimi mesi e la relazione non andava bene. Ha bisogno di spazio, mi dice che posso rimanere ma che lei ha bisogno di spazio. Le chiedo dove dovrò andare dato che ho appena iniziato a cercare una stanza a Milano. Lei mi dice di rimanere finché non trovo la stanza, e poi andarmene.
Cerco di gestire la situazione con calma e per una volta ci riesco. Sono addolorato. Cade tutto il mondo. Non posso cambiare il passato e glielo dico, posso solo provare a essere migliore in futuro e ho già iniziato il percorso, per me e per lei. La amo tanto. Lei non cambia idea. Ha bisogno di spazio e non sa cosa fare, dice che magari le piacerà stare da sola. Chi lo sa. Per il momento lei ha bisogno di spazio. Prenoto un volo per la mattina seguente. Parto alle 3 am. Non la saluto.
Non ci sentiamo nei giorni seguenti.
Trovo una stanza a Milano disponibile dal 06/06.
Il 02/06/2024 parto per Creta. Voglio andare al mare. Non lo dico alla mia ragazza. Ho un volo per Londra il 07/06 perché devo lavorare il 10-11.
Spero di tornare e vederla.
Il 05/06/24 le mando una mail in cui le chiedo di darmi una seconda chance e che sto già cambiando. Vorrei che lei potesse vedere come sono già un’altra persona e le chiedo di ricominciare piano piano. Non risponde.
Il 06/06/24 le chiedo se posso andare a casa nel weekend. Mi dice di no. Non vuole ed è pronta a ripagarmi la mia parte di affitto. Il cuore mi fa male. Rispetto la sua volontà, non andrò a casa.
Le scrivo dei messaggi e chiedo un confronto nel weekend. Non risponde. Le chiedo gentilmente di farmi sapere. Mi dice che ha bisogno di spazio, non vuole parlarmi perché a questo punto non c’è niente da dire. Ha bisogno di pensare a se stessa e le sto facendo venire l’ansia.
Le mando la prima foto di noi e le dico che l’amo. Nessuna risposta. Non le scriverò più.
Cosa dovrei fare? Come mi posso comportare? Ho perso l’amore della mia vita.