come si fa a vivere una vita così brutta? #2

Inviata da lena · 15 lug 2024 Autorealizzazione e orientamento personale

ciao, ho diciott’anni e ritengo che la mia vita faccia pena. nonostante ciò non riesco a farla finita, per una paura incredibile della morte e dell’’oblio che c’è dopo di essa. ritengo che sia anche una fortuna avere questa fobia, perchè fa si che io sia ancora viva, ma questa mia angoscia mi porta ad avere grandi attacchi di panico.
in seguito ad un trauma questa paura è cresciuta, portandomi ad avere degli episodi di derealizzazione e di depersonalizzazione.
sono in cura da una psichiatra infantile da più di un anno, ma non ritengo che mi stia aiutando, considerando anche che con l’estate ho chiuso le visite.
dopo il mio trauma mi ha dato dei farmaci, che ho smesso di prendere.
ho una famiglia che mi fa vivere come se fossi su una montagna russa: si passa da periodi in cui tutto va perfettamente a momenti in cui tutto va male, facendomi vivere dello stress e un’angoscia terrificante. il problema è soprattutto mia mamma e ultimamente anche mia sorella. sono in vacanza con loro e da un paio di giorni sono in uno stato di vuoto completo e me lo rinfacciano. e io penso solo di morire.
ho praticato anche autolesionismo, ho iniziato nel 2021 un po’ così, e ho continuato, seguendo i periodi alti e bassi della mia vita, ovvero della mia famiglia. nel 2023 ho esagerato un bel po’ perchè è stato un anno orribile. di solito quando ho pensieri di morire mi taglio per non pensarci, ma qui in vacanza non ho niente con cui farlo e mi sembra di impazzire.
so che la soluzione è andare via di casa, ma devo finire il liceo e non so che fare. non ci sono delle istituzioni dove posso vivere lontano da casa, ma continuare gli studi? per favore aiutatemi

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Buongiorno Lena, hai descritto molto bene ciò che stai attraversando fra autolesionismo, pensieri suicidiari, attacchi di panico,trauma ed episodi di derealizzazione-depersonalizzazione. Senza dimenticare la fase di passaggio della fine adolescenza che è di per sè faticosa. Non puoi pensare ne' di chiudere le visite con il tuo psichiatra ( magari cercane una altro che si a più adatto alla tua età), ne' di smettere di prendere farmaci. Piuttosto devi cercare uno psicoterapeuta che possa coordinarsi con il sostegno psichiatrico. Un terapeuta sistemico -relazionale potrebbe aiutarti anche a gestire il rapporto difficile ed altalenante con la tua famiglia. Lo so non è semplice e so quanto possa apparire brutta la vita alla tua età ( e anche dopo). Ma la vita è la vita e non fa sconti a nessuno. E' brutta, è bella anche a seconda di come la affrontiamo. Solo per il fatto di aver scritto qui io credo che dentro di te ci sia una grande forza vitale che vuole trovare soluzioni. Parti da questo. Ti auguro di trovare la strada giusta. Non ti arrendere. Un caro saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani

Dott.ssa Marzia Mazzavillani Psicologo a Forlì

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16 LUG 2024

Mi dispiace tanto per la sua situazione. Per una corretta valutazione la sua situazione Meriterebbe di essere approfondito.

La cura farmacologica è importante tuttavia Sarebbe necessario associarli ad una psicoterapia Che le insegni nel concreto come affrontare I sintomi da lei descritti.

Le lascio un punto di riflessione sui pensieri negativi

La nostra mente biologicamente parlando ha un’autonomia nel pensare e noi non possiamo Impedire alla mente di pensare nel controllare il flusso dei pensieri né nei loro contenuto.

Tuttavia possiamo scegliere se dare credito a questo pensiero oppure no possiamo scegliere se lasciare che così pensieri ci suonino oppure no.

Una corretta psicoterapia potrebbe aiutarla a fare anche questo. Imparare a gestire ed affrontare i propri pensieri negativi.

Le consiglio di intraprendere un percorso ortopedico per affrontare tutti i problemi da lei descritti.

La psicoterapia cognitivo Comportamentae potrebbe essere la scelta ottimale per Per affrontare la situazione da lei descritta.

Nel caso ci fossero delle forti crisi e ci fosse reale pericolo di vita per lei la Esorto a contattare prontamente ed immediatamente il pronto soccorso.

Resto a disposizione.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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16 LUG 2024

Buongiorno
Capisco che si senta sopraffatta dagli eventi e incastrata in una situazione dove non vede via d’uscita.
Lei ha tutta una vita da vivere al meglio non perda la fiducia nelle persone che le stanno accanto e ai professionisti che la stanno curando.
Sicuramente lei ha bisogno di alcuni sostegni in questo percorso, perché nella condizione in cui si trova ora, da sola non riesce a farcela. Non sono riuscita a capire perché ha smesso i farmaci prescritti. Deve avere pazienza, il corpo e la mente hanno bisogno di tempo per sentire l’efficacia della terapia prescritta, quindi se posso consigliarle riprenda l’assunzione e quando lo psichiatra rientra dalle ferie può parlare con lui dei suoi dubbi.
E’ normale che in famiglia si vivano situazioni come la sua di alti e bassi, la differenza la fa lo stato mentale in cui ci troviamo quando affrontiamo i bassi. Lei ora è fragile e stanca per questo e’ importante non mollare.
Sarà dura ma se mantiene costante la terapia e trova uno psicologo/psicologa in grado di supportarla, vedrà che presto troverà conforto e si sentirà meglio.
Rimango a sua disposizione

Dott.ssa Bonato Elena Psicologo a Scorzè

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Cara,
Avendo 18 anni devi farti prendere in cerico dal CSM, il neuropsichiatra infantile deve farebil passaggio del caso, il farmaco è utile, perche lo hai sospeso? Se ti da effetti collaterali sgraditi devi parlarne sempre col medico, ci sono altre molecole ed altri dosaggi.
Quando sei presa in carico dal csm devi richiedere anche della psicoterapia…

Potresti chiedere di andare a vivere in una comunita o in una casa famiglia se la tua famiglia ti fa cosi male, ad ogni modo, al csm puoi parlarne dovrebbero essere capaci di trovare soluzioni.

Guarda se nella tua città ci sono delle associazioni che si occupano di adolescenti e giovani adulti con pensieri suicidari. Io sono di Torino, qui c’è La Tazza Blu, se non trovi nulla nel tuo territorio chiama loro e chiedigli se sanno a chi indirizzarti.

Hai scritto qui in cerca di soluzioni, approfitta questa energia per continuare a cercare l’aiuto di cui hai bisogno.

Sei sulla buona strada!

Un affettuoso saluto

Dott.ssa Barbara Durand

Dott.ssa Barbara Durand Psicologo a Torino

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16 LUG 2024

Buongiorno, comprendo il suo dolore ma tutto ciò che sente è dentro di lei, così come la soluzione. Ma ha bisogno di 'riflettersi' per comprendere al meglio ciò che le sta facendo così male, la sua essenza, quale è il suo posto nel mondo e così via.
Si faccia aiutare al più presto da chi vuole, ma non perda tempo. La vita l'aspetta e, con tutti gli alti e bassi, è meravigliosa.

Fabrizio Celletti Psicologo a Frosinone

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Buongiorno,
In un caso di trauma ci sono molti aspetti che si possono ripresentare anche a distanza di anni; da attivazione per esposizione a stimoli analoghi o percepiti come analoghi, flash back, sensazioni di angoscia, attacchi di panico. Quindi, le consiglio di iniziare e continuare con costanza un percorso psicoterapeutico con un esperto in materia di trauma complesso che le possa alleviare le sensazioni angoscianti e gestire maggiormente le condizioni di attivazione. Molte volte si affianca alla psicoterapia anche la terapia farmacologica allo scopo di fornire un supporto per gli stati di umore deflesso e dall'altro per mitigare le ruminazioni sull'evento accaduto, da studi scientifici si evidenzia una maggior efficacia di questo tipo di trattamento misto. Nella sua descrizione, riporta anche atti di autolesionismo per non pensare, sintomatici di pensieri intrusivi persistenti e/o di ruminazioni, come scopo, secondario ed inconsapevole, ci potrebbe essere la produzione di sostanze endogene che riducono gli stati di tensione e lo stress emotivo. Quindi, le consiglio comunque di consigliare la terapia farmacologica. anche se non gradita, ma nel medio periodo, dopo circa venti o trenta giorni, dovrebbe riscontrare dei benefici.
Le tematiche che riporta sono da approfondire attentamente con un professionista in modo da condividere insieme un percorso che le allevi l'angoscia provata, si rivolga senza timori allo psichiatra che la segue ed eventualmente si rivolga anche al servizio pubblico della sua zona che potrà indirizzarla eventualmente a strutture specialistiche se del caso
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e/o integrazione
Un caro saluto da Dott.ssa Federica Zunino





Dott.ssa Federica Zunino Psicologo a Celle Ligure

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