Salve, ho 27 anni, vivo a Roma. Sono laureata da più di un anno e non riesco a trovare un lavoro coerente con il mio percorso di studi. Nel frattempo mi sto arrangiando come posso..I miei genitori continuano a sostenermi economicamente ma in particolare mia madre e soprattutto da quando mi sono fidanzata non fa altro che scaricarmi addosso le sue ansie. Vivo male ogni contatto con lei, provo a spiegarle con calma le mie ambizioni, i miei progetti, cerco di darmi da fare come posso ma ogni passo che devo fare mi sembra un'impresa.
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11 GIU 2012
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Cara Maria,
dal suo scritto emerge un grande bisogno di autonomia, di gratificazione lavorativa, di superare questo momento di frustrazione intriso di ansie e sensi di colpa. Capisco che non sia facile fare i primi passi verso tutto questo, soprattutto quando si parla di legami molto forti come quelli con la propria famiglia d'origine. A volte è necessario l'aiuto di qualcuno che ci diriga, che ci aiuti a capire come fare; provi a rivolgersi ad uno specialista, troverà anche in questo sito dei colleghi che a Roma effettuano un primo colloquio conoscitivo gratuitamente: potrete così valutare insiem se è necessrio iniziare un percorso terapeutico per miglioreare la propria cooscenza personale e la qualità della sua vita. Coridali saluti, Dott.ssa Francesca Zoppi
9 LUG 2012
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Ciao Maria, dalle tue parole mi sembra di capire che la voglia e l'impegno di realizzarti lavorativamente non manchino. Non specifichi che tipo di studi hai fatto ma immagino che la strada per la professione cui aspiri sia piuttosto tortuosa! E se così è perchè i tuoi genitori non ti sostengono oltre che economicamente anche affettivamente?! Ritengo che una famiglia fintanto che ne ha le possibilità è tenuta a supportare un figlio e trovo squallido che questo venga fatto pesare. Ti stai dando da fare per raggiungere un obiettivo e la tua giovane età ben si sposa con la tenacia di continuare a perseverare nel tuo intento! E perchè tua madre da quando ti sei fidanzata ti scarica addosso tutte le sue ansie?! Ipotizzo che se vivi male ogni contatto con lei un motivo ci sarà...e probabilmente è legato al modo in cui si pone, e si è sempre posta nei tuoi confronti! Mi sembra che tu non chieda altro che fiducia e supporto per le tue scelte e i tuoi desideri e che chi dovrebbe non riesce a darteli. Spero ti sia d'aiuto riflettere sugli spunti che ti ho dato e se lo desideri scrivici ancora. Un saluto. Dr.ssa Annalisa Murolo
13 GIU 2012
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Gentile Maria,
l'importante è che lei si ponga un obiettivo, chiaro e fortemente desiderato, vedrà che quanto prima il cambiamento e la svolta arriverà.
11 GIU 2012
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Salve Maria, dalle sue parole colgo una difficoltà che accomuna molte persone che giungono ai limiti della cosidetta "fase dello svincolo". Lei ha finito l'Università e dopo un anno, avrebbe avuto piacere nel trovare un lavoro adeguato alla sua Laurea, vedo tuttavia che si è adattata a fare lavori anche non idonei, e questo indica una buona flessibilità mentale, cosa che al giorno d'oggi è molto utile, viste le notevoli difficoltà a trovare lavoro. I suoi genitori, probabilmente si aspettavano la stessa cosa e il fatto che sua madre le comunichi le sue ansie, non fa che amplificare le sue. Ritengo che le sue problematiche siano presenti in tanti giovani della sua età, e per questo non vi sia niente di eccezionale, ciò che mi fa pensare è il rapporto con sua madre, come mai è così difficile? Forse avete bisogno di qualcuno che vi aiuti a comunicare e che vi accompagni verso uno svincolo chiaro e sicuro. Rimango a disposizione per ulteriori approfondimenti. D.ssa Paola Liscia, Roma
11 GIU 2012
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Gentuile Maria, purtroppo è un periodaccio ma a breve le cose si aggiusteranno, nel tuo caso si aggiunge pure lo "stress" per una madre ansiosa, purtroppo, a meno che tu non riesca a trovare un adeguato canale comunicativo con lei, l'unica cosa che mi sento di dirti è di avere tanta PAZIENZA, sia per il lavoro che per gestire le ansie di tua madre. Attenta a non farti contagiare da essa, coltiva l'ottimismo, pensa in positivo, sii propositiva e guardati continuamente attorno. non scoraggiarti, controlla e gestisci i pensieri di abbattimento e di negatività, pensare negativo non serve a nulla, non ti aiuta certo a trovare lavoro, anzi ti togli energia e motivazione a metterti in cerca, a mettere in atto le tue risorse e a stare attenta alle possibili offerte.
Non sentirti in colpa se ti sostengono economicamente, è una cosa normalissima, tu non lo faresti coi tuoi figli? Specialmente in questi tempi difficili è più che legittimo accettare aiuto dai genitori, il problema insorge quando vengono fuori esigenze di autonomia e di indipendenza, sono dinamiche molto variabili da caso a caso, cerca di comprenderle e di gestirle al meglio, anche nel rapportarti ai tuoi genitori, cerca di parlare molto con loro.
Ti auguro ottime cose, in boca al lupo...
Psicologo Battipaglia Dottor Vito Lupo.
11 GIU 2012
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Gentile Maria, come già suggerito da altri colleghi, forse oggi lei è pronta ad affrontare le sue paure per il futuro e le relazioni con i suoi genitori. Scrivendo ad un sito di psicologi è come se lei si fosse un pò liberata della sua corazza protettiva...vada oltre...contatti un esperto e si faccia aiutare a trovare la strada più adeguata per lei, per concedersi di vivere la sua vita!
un caro saluto!
dott. Giovanna Ferro - psicologa psicoterapeuta - Savona
11 GIU 2012
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Cara Maria,
dalle sue parole emerge un grande bisogno i autonomia, di gratificazioni lavorative e soprattutto di sentirsi slegata da frustrazioni e sensidi colpa. Non è facile acquisire da soli tuto ciò soprattutto quando si parla di legami forti come quelli ella famiglia d'origine. Provi a parlarne con un professionista della su città, ache solo un incontro preliminare potrà chiarire se è necessario iniziare un percorso terapeutico che la aiuti a conoscersi meglio e a stare meglio Cordiali saluti. Dott.ssa Francesca Zoppi
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11 GIU 2012
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non si preoccupi continui a tenere duro, questo che viviamo è un periodo di crisi a livello mondiale ma piano piano tutto rientra, cordialmente Dott.ssa Eva Scardone
11 GIU 2012
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Buongirono Maria...Purtroppo lei sta attraversando un momento che molti giovani, e non giovani, stanno vivendo, ossia la difficoltà nel potersi realizzare professionalmente in ciò per il quale si è lavorato tanto. A questo si accompagna una difficoltà relazionale con sua mamma, un aspetto che la sta appesantendo e che le sta creando disagio. Ovviamente in base alle poche informazioni che si possono dare in una mail, non è possibile poterle rimandare qualcosa che, in questo momento, possa aiutarla ad affrontare entrambe gli aspetti di sofferenza che porta. E' altrettanto vero, però, che il rapporto con i nostri genitori, pregresso o attuale che sia, condiziona in qualche modo la nostra vita, le nostre scelte ed anche il nostro benessere psicologico ed emotivo. Per questo motivo mi sento di suggerirle di riflettere sull'opportunità di incominciare un percorso di accoglimento psicologico che possa accompagnarla e supportarla in questa fase così particolare e delicata della sua vita.
Le auguro buona giornata e la saluto affettuosamente.
Dottoressa Stefania Corda
11 GIU 2012
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Salve Maria,
non scrive se vive in casa con i suoi genitori, immagino di sì. A 27 anni si è adulti e al tempo stesso si continua a fare la vita dei figli; questo rende difficile le cose, rende difficile differenziarsi sia per i figli, che da una parte sentono di dover rendere conto ai genitori mentre dall'altra sentono le loro intromissioni eccessive e invadenti, sia per i genitori che non hanno neanche gli strumenti per poter consigliare i figli rispetto al percorso di studi che hanno fatto, rispetto ai cambiamenti sociali che ci sono stati...
Il lavoro da fare in questi casi è quello di riuscire a trovare la propria strada da adulti differenziandosi dai propri genitori, anche se la dipendenza economica rende il tutto molto difficile. Può farsi aiutare in questo percorso chiedendo aiuto ad uno psicologo della sua zona.
Dr.ssa Alfonsina Pica, psicologa e psicoterapeuta
11 GIU 2012
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Buongiorno Maria.
In queste sue righe, mi sembra di cogliere 2 aspetti insieme, anche se non c'è una richiesta precisa: la frustrazione nella propria autorealizzazione lavorativa, con conseguente dipendenza economica dalla famiglia che le pesa; il rapporto con sua madre, che, forse, in questa fase di svincolo, la sente in ricerca di autonomia (fidanzato) e sente aria di separazione dalla figlia! Perciò le rassicurazioni o le conferme che lei chiede, possono essere facilmente deluse!
Visto il periodo finanziario di crisi generale, mantenga impieghi che le permettano almeno una minima autonomia, in visione delle sue aspirazioni, come sta facendo. Mantenga i suoi obiettivi.
Come i colleghi, penso che un percorso di terapia sarebbe utile in questa fase, per sè e per le relazioni in famiglia. in bocca al lupo!
cordiali saluti
11 GIU 2012
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Cara Maria,
sembra stia emergendo in Lei il bisogno di rendersi autonoma (non solo economicamente ma anche a livello emotivo e di pensiero) rispetto alla propria famiglia di origine. Questo processo inizia già da bambini ma continua da adulti e talvolta sembra proprio, come la definisce Lei "un'mpresa". Certo in un momento storico come quello attuale, le cose si complicano un po'. Ma forse può iniziare a chiedersi in che modo le ansie di sua madre la colpiscono così tanto, provocandole dei disagi. Il percorso e la ricerca di un benessere relazionale con la propria famigia può risultare difficile se fatto da sola. consideri la possibilità di appoggiarsi ad un esperto.
Cordialmente,
Dott.ssa Fabrizia Adami
11 GIU 2012
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Gentile Maria, il problema del lavoro è purtroppo ormai una situazione normale tra i giovani (soprattutto laureati), per cui, non disperi, col tempo troverà ciò che cerca!Per quanto riguarda il rapporto con sua madre credo che sia opportuno per entrambe consultare un terapeuta col quale intraprendere una terapia di famiglia e cercare così di andare al nodo delle vostre difficoltà relazionali!
Cordiali saluti
11 GIU 2012
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Buongiorno Maria,
purtroppo sta vivendo una realtà comune a molti giovani in questo periodo. Non ci dice in cosa si è laureata e se le è possibile intraprendere dei tirocini formativi che in qualche modo la avvicinino il più possibile al suo percorso di studio. Dalle sue parole sembra che le dia fastidio essere sostenuta economicamente, ma ancora di più essere il catalizzatore delle ansie di sua madre. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico magari al consultorio per limitare le spese oppure provare a chiedere a colleghi della sua città un preventivo, ce ne sono tanti giovani come lei che possono venirle incontro anche nel prezzo. Auguri per il suo futuro.
Dott.ssa Lorico Psicologa Psicoterapeuta Piacenza
11 GIU 2012
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Cara Maria,
dalla sua e-mail emerge una grande sofferenza in un momento per lei molto delicato sia da un punto di vista lavorativo, sia di coppia. La precarietà di questo periodo ci pone in una situazione di instabilità e di frustrazione e spesso a risentirne il peso sono proprio i rapporti con le persone a noi più prossime.
Immagino benissimo il suo bisogno di svincolarsi dalla sua famiglia d'origine e la sua necessità di creare una sua strada e un futuro stabile con un compagno; e immagino anche la situazione dei suoi genitori che probabilmente subiscono indirettamente il peso della sua grande sofferenza.
Se desidera, io lavoro a Roma e il primo incontro è gratuito; potrebbe essere un'occasione per esplicitare i suoi bisogni e farsi conoscere meglio. Può contattarmi al mio indirizzo di posta o sul mio cellulare per fissare un appuntamento. Sono inoltre previste delle agevolazioni per i successivi incontri.
Nel caso invece decidesse di percorrere altre strade, il mio suggerimento è quello di chiarire bene le sue necessità, prima di tutto con se stessa, e di cominciare a pianificare delle strategie per poter realizzare come meglio crede le sue aspettative, senza però intaccare il rapporto con la sua famiglia d'origine.
Un caro augurio.
Dott.ssa Marianna Vallone. Roma
8 GIU 2012
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Buongiorno gentile Maria,
dal suo scritto non emerge una richiesta specifica quindi provo solo a suggerirle degli spunti, sempre con il limite del consulto on line. Davvero difronte alle sue ambizioni e progetti lei fa quello che può? Che cosa intende con questo? Generalizzando, fare quello che si può ha il sapore di limitazioni - vere o immaginarie - che incombono sulla propria vita, che siano personali, sociali, famliari. C'è solo un rischio: posticipare la proattività per conflitti che alla sua età, se presenti, esplodono senza appelli. Cerchi di essere sincera con se stessa e se sente molta confusione chieda una Consulenza Psicologica per fare luce su ciò che davvero la preoccupa.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta
8 GIU 2012
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Cara Maria,
Forse in questo momento di passaggio, di frustrazione in ambito lavorativo e comunque di grande cambiamento... I nodi stanno, come si dice, venendo al pettine ed e' giunto il momento di chiedere aiuto, così come ha fatto con questa sua mail. Mi sento di consigliarle di valutare la possibilità di iniziare un percorso di terapia con un collega della sua città. I miei migliori auguri