Crisi coppia dopo 14 anni
Buongiorno. Io e mia moglie, coetanei di 32 anni, stiamo insieme da 14 anni. 9 di fidanzamento (di cui 4 di convivenza durante il periodo universitario), e 5 da sposati (e relativa convivenza da solo 1 anno e mezzo). Per motivi di lavoro, io sono stato fuori per diversi anni, riuscendo a vederci solo pochi giorni al mese.
La nostra vita sessuale non è stata mai molto attiva. Lei ha difficoltà a lasciarsi andare e, nonostante vari e molti miei approcci per sbloccarla, siamo andati avanti a pochi rapporti al mese (anche nei periodi di convivenza). Non l’ho mai tradita per questo. In compenso abbiamo sviluppato una bella affinità relazionale e comunicativa. Da circa un anno siamo diventati genitori. E, come penso sia fisiologico, anche quel rapporto collaborativo e comunicativo è venuto meno. Ne abbiamo parlato. Le ho detto che non siamo più una coppia, una squadra, ma due singole unità che fanno da madre e padre. Non abbiamo rapporti sessuali da un anno. Lei sente ancora il trauma del parto e non ho intenzione di forzarla. Tra l’altro non le ho mai fatto mancare il sostegno con la bimba e con la casa (a causa di una malattia sono rimasto a casa tutto il periodo della gravidanza e i primi 10 mesi di vita della bimba). Mi sono occupato di tutto per consentirle di vivere appieno l’avventura di madre. Da qualche mese però sento irrefrenabili pulsioni sessuali. Come se fossero rimaste sopite da tempo e che non riesco a controllare (in passato mi bastava masturbarmi per sentirmi appagato. Adesso no). Ho anche avuto un’esperienza di sexting con una donna che vive in Sudamerica. Dal sexting però abbiamo iniziamo a parlarci ed è finita che mi sono tornate le farfalle allo stomaco come non mi accadeva da anni. Non so più cosa pensare. Lei, al momento, non sa della mia “relazione a distanza”. Ho già richiesto un consulto con uno psicologo. Mia moglie, al momento, non vuole iniziare nessun rapporto. Né individuale né di coppia. Le ho spiegato che, anche per superare le paure che le ha lasciato il parto, è fondamentale parlarne con un professionista. Ma, come me, ha paura di come andranno le cose.