è giusto dirgli che penso possa avere un DOC da relazione?
Buongiorno, di recente ho frequentato un uomo architetto, di 35 anni, di bell'aspetto, di un intelligenza sopra la media, lavorativamente parlando una persona soddisfatta e appagata, estremamente empatico, di tendenza ansiosa, sensibile e con molta paura di soffrire (emotivamente). Dopo un trauma sentimentale causato 4 anni fa da una relazione tossica con una narcisista cover, lui non ha avuto vere relazioni alla pari ma ha sempre cercato relazioni in cui lui accudiva ragazze che non lo coinvolgevano troppo, in genere molto piu giovani e straniere.
So che è in cura da una psicoterapeuta.
Io ho 41 anni, artista, ho un quoziente intellettivo di 134, anch'io lavorativamente parlando di successo, anche io una relazione lunga alle spalle con un narcisista covert, anch'io sono stata in cura da una psicologa.
Le prime 3 settimane di frequentazione sono state intense, ci vedevamo quasi tutti i giorni ci messaggiavamo costantemente, dormivamo insieme o da lui o da me. Gli argomenti toccati erano importanti come figli, tipo di relazione che vorremmo, goal nella vita, programmavamo cose da fare insieme, (in un futuro non definito). Fisicamente un legame speciale, intenso come non si può descrivere se non che con poesia, come il bacio tra due anime. Ci siamo detti entrambe che non avevamo mai provato emozioni così intense per altri. Ma come due lati della stessa medaglia, la differenza è che io ne ero entusiasta, mentre lui ne parlava con fare preoccupato e con ansia, non sentendosi all'altezza di me e avendo la certezza che io prima o poi lo avrei abbandonato e fatto soffrire.
Trascorso questo bellissimo e intenso periodo lui parte per un viaggio organizzato da tempo di 11 giorni. Nel mentre noi continuiamo a scriverci continuando a costruire un forte legame affettivo
A detta sua nel viaggio non è successo nulla che possa in qualche modo avergli fatto cambiare idea sulla nostra relazione. Ma tornato lui è cambiato.
Con la scusa del lavoro decide di non avere tempo per vedermi, non programma mai di vederci, a tratti è freddo anche nei messaggi. Nelle 4 successive settimane ci vediamo solo 4 volte io da subito gli faccio notare che ho notato un'allonatanamento da parte sua, lui nega con la scusa del lavoro, dice di essere paziente che non vuole valutare la nostra relazione in questo stato mentale di stress e stanchezza. Io in parte gli credo perche in quegli incontri, fisicamente mi trasmette ancora il suo forte coinvolgimento emotivo. Tranne nel terzo incontro, li sento anche un suo completo distacco emotivo. Lui continua a negare. L'ultimo incontro, avvenuto dopo la consegna dei lavori che lo avevano stressato molto in questo mese, lui mi confessa di essersi reso conto di non essere piu coinvolto, che in effetti avevo ragione che preferiva uscire con gli amici piuttosto che vedere me, aggiungendo che si è quasi sforzato a vedermi, che lo ha fatto "perche doveva".
Rimaniamo che ci prendiamo una pausa per capire cosa effettivamente prova per me.
Questo suo allontanamento improvviso potrebbe essere dovuto ad un doc? e se si abbiamo fatto bene a lasciarci? è giusto dirgli che penso possa essere dovuto a questo disturbo? vorrei capire cosa posso fare io per aiutarlo, a capire quali sono i suoi veri sentimenti per me e a non fargli percepire l'abbandono da parte mia (nonostante sia lui a volermi allontanare)
In fondo se non avessi una chiara percezione dei sentimenti che ho provato innegabilmente profondi e maturi per questa persona, non starei qui a fantasticare sul fatto che un uomo che mi ha di fatto rifiutato, possa invece avere un disturbo ossessivo compulsivo.
Ringrazio chiunque mi abbia letto
sperando di ricevere anche una vostra competente risposta.