Buongiorno, vi scrivo perché da praticamente sempre ho un problema che forse può essere attribuibile a delle credenze sbagliate che mi portano a sminuire la mia persona, a non valorizzarla e a non vivermi le relazioni in modo autentico. il tutto avviene presuppongo a livello inconscio dato che razionalmente non penso a nulla di negativo sulla mia persona ma vivo le relazioni senza esprimermi per chi sono davvero, per la paura del giudizio altrui, non dicendo sempre quel che penso e sentendo un freno nel dire molte cose quando le vorrei dire. succede con chiunque, amici, famiglia e ragazze. la causa penso sia dato dall'infanzia priva di complimenti, pacche sulla spalla ma solo parole atte a sminuire la mia persona e ad accrescere il senso di colpa per qualsiasi azione da me svolta, crescendo con il terrore di fare qualsiasi cosa, questo terrore è ormai svanito ma "l'automatismo" rimane e non riesco più a sopportare l'idea che di fronte ad una ragazza vorrei essere chi sono davvero ma non riesco, finendo per rimanere da solo. spero di essere stato esaustivo, che abbia soluzione questo problema e che possa essere sopratutto utile non solo a me ma anche a tutte quelle persone che come me patiscono il non riuscire ad essere se stessi, avendo la sensazione di vivere allora la vita di chi ?
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22 GEN 2023
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Gentile Lorenzo,
detto in sintesi, lei ha un deficit di autostima che si ripercuote ovviamente a 360 gradi nella sua vita.
La soluzione può essere trovata intraprendendo un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale e portandolo avanti almeno per un anno sotto la guida del terapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Lorenzo
le credenze sbagliate talvota hanno radici arcaiche e remote che hanno influito sul nostro sentire la realtà che ci circonda e sulla nostra autostima ed autoefficacia.
Percorsi psicologici ad approccio biosistemico dove si regolano le emozioni tra corpo, mente e relazioni possono aiutarla a comprenderne la causa e riconnettersi con il suo Se' attuale.
2 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Lorenzo,
leggendo il suo messaggio ho avuto modo di osservare la grande capacità di auto osservazione e di introspezione che la caratterizza. Credo che il ricorso ad un percorso psicologico volto all'esplorazione guidata di quelle che lei ritiene essere le cause dello stato di fatto e ad un aumento dell'autostima potrebbero davvero cambiare le cose.
Le auguro di trovare presto la persona con cui iniziare a lavorare e potersi riappropriare della sua vita.
Laura Cargnino
29 GEN 2023
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Buongiorno ,
e grazie per quello che ha scritto qui.
Se lei si sente in questo modo da tanto tempo, e ha paura di rimanere da solo e ha timore di stare con una ragazza,
le può essere molto utile chiedere un supporto qui , sia dal vivo che on line.
22 GEN 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Lorenzo,
la sua condizione è molto diffusa, viviamo in contesti in cui riceviamo continui "introietti" dagli altri su chi dovremmo essere allontanandoci dalla nostra spontaneità. le propongo di iniziare a esprimere la sua intenzionalità ed assecondare i suoi bisogni accrescendo la naturale vitalità che è insita in lei. per altro mi contatti
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
17 GEN 2023
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Buongiorno Lorenzo, il suo racconto è molto interessante perchè dal modo di scrivere traspare tutta la sua intelligenza emotiva, la capacità riflessiva e la sua capacità di vedere il suo valore. Valore che fatica a mostrare perchè come dice ha paura del giudizio degli altri.
Il filosofo Schopenhauer ha scritto un libro in proposito "L'arte di ignorare il giudizio degli altri", la parola "arte" è tutt'altro che casuale. Il peso degli altri sulla nostra crescita, sulla costruzione del nostro sè è immenso. Imparare a dare il giusto peso al giudizio altrui diventa appunto un'arte, una capacità che parte dalla costruzione di un pensiero proattivo e tanta pratica.
14 GEN 2023
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Ciao Lorenzo
Cosa succederebbe se dicessi quello che pensi? Se ti facessi vedere nella tua verità? Cosa perderesti?
Mi complimento per l'analisi che hai eseguito sulla storia di questa paura, tuttavia è necessario un supporto professionale per snodare certi grovigli che non ci fanno essere Noi.
In bocca al lupo
Resto a disposizione
Dott.ssa Eleonora Giulia Psicologa
13 GEN 2023
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Caro Lorenzo,
Grazie per la condivisione.
Quello che senti è una situazione comune a molte persone che, come giustamente hai sottolineato tu, hanno subito delle "mancanze affettive" nella propria infanzia. "Questo problema" ha certamente una soluzione che risiede nella terapia. Tramite la relazione con il terapeuta potrai esplorare queste mancanze e ricreare la versione autentica di te stesso che faticosamente hai sempre ricercato.
Resto a disposizione per iniziare un percorso alla ricerca e alla costruzione della persona che davvero desideri essere.
Un caro saluto,
Dott.ssa Beatrice Scansani
13 GEN 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Lorenzo,
Sta delineando molto bene il suo mondo interiore.
La sua capacità introspettiva la porta anche a riconoscere quei schemi comportamentali acquisiti, gli automatismi di cui parla. Complimenti: non è sempre scontato.
Questo è, appunto, il primo passo per un percorso di crescita interiore che può certamente aiutarla a scoprire nuove prospettive e strategie.
Un abbraccio
D.ssa Ornella Peloso
13 GEN 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Lorenzo,
comprendo la difficoltà di abbandonare una modalità conosciuta nel tempo e che, sebbene dolorosa, appare ormai consolidata e "familiare", e come dice lei un "automatismo". Le relazioni e l'ambiente che ci accompagnano nei primi anni di vita portano in noi notevoli cambiamenti e contribuiscono a creare chi siamo oggi. Ecco che, di fronte a quelle parole che l'hanno sminuita in passato, oggi non c'è spazio per i complimenti a Lorenzo, per sperimentarsi per chi si è realmente, per cimentarsi senza paura.
Da qui però si può partire.
Dalle poche righe che ci vengono riservate si rischierebbe di sottostimare e non prendere adeguatamente in carico la situazione. Le consiglio di intraprendere un percorso che possa aiutarla a conoscersi, a sperimentarsi e a dedicarle lo spazio adeguato che necessità, privo di giudizio, terrore o alcun freno.
Dal suo scritto emerge una tendenza ad occuparsi degli altri, tanto che termina il racconto sperando di "poter essere soprattutto utile non solo a me ma anche a tutte quelle persone che come me patiscono". Aiuti sé, non tutti gli altri.
Restando a disposizione, le auguro una buona giornata.
Dottoressa Francesca Bottazzi
13 GEN 2023
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"una soluzione che possa essere utile non solo a me ma anche a tutte quelle persone...." porta sullo sfondo o in secondo piano Lorenzo. Cosa vuole lei Lorenzo e cosa è disposto a mettere 'in gioco' per vivere la sua vita e trovare coerenza emotiva con il suo vero sé? La soluzione o, meglio, la possibilità che lei trovi una risposta alle sue domande è un percorso di terapia personale perché all'interno di una relazione protetta, di ascolto senza giudizio, può guardarsi veramente allo specchio ma soprattutto può essere visto ed accompagnato nel riconoscersi il potere di essere se stesso. Rimango a disposizione, un caro saluto. Maria dr. Zaupa
13 GEN 2023
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Lorenzo, grazie per la condivisione dei suoi vissuti, io le suggerisco di confrontarsi con uno psicologo, così da iniziare un percorso volto all'elaborazione del suo passato ed un accrescimento della sua autostima.
12 GEN 2023
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Gentile Lorenzo,
sicuramente il modo e l'ambiente in cui si cresce influenza ciò che diventiamo da adulti.
Risponderti tramite questo post potrebbe risultare non esaustivo, infatti il mio consiglio è quello di rivolgerti ad un professionista che possa aiutarti a fare chiarezza sulla tua insicurezza e bassa autostima che traspare dalle tue parole.
Le domande che vorrei farti sono:
- chi è davvero Lorenzo?
- perchè ha tanta paura del giudizio altrui?
- perchè non dovrebbe dire ciò che pensa?
Il giudizio altrui ci sarà sempre purtroppo, ciò che cambia è il modo in cui decidi di relazionarti con esso.
Spero di esserti stata un pò di aiuto.
Dott.ssa Valentina Gargiulo
12 GEN 2023
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Buonasera e grazie per averci parlato della sua situazione. Assolutamente sì, ciò che lamenta può trovare risposta e soluzione. Un lavoro psicologico e uno spazio di ascolto in cui cercare di dare un significato più profondo a ciò che sente e che vive, nel rispetto dei suoi tempi e della sua sensibilità, potrebbe permetterle di trovare le risposte che cerca. Se lo desiderasse, resto a sua disposizione.
Cordialmente, dott. Andrea Brumana
12 GEN 2023
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Buonasera, certamente il consiglio è di consultare uno psicologo per capire le motivazioni di tale disagio, e credo che per iniziare occorra capire bene cosa sta facendo lei ora per creare inconsapevolmente la trappola nella quale poi cade. Ogni comportamento ha una o più conseguenze, se lei mi spiega se nel dettaglio cosa succede, credo che inizialmente attraverso una analisi della sua comunicazione e attraverso l'uso di strumenti adatti lei potrà in breve tempo imparare ed applicare modalità più funzionali di comunicazione e raggiungere il benessere nelle relazioni. Resto a disposizione online. Alessandra
12 GEN 2023
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Buongiorno Lorenzo
Ha una modalità relazionale retroflessiva che, come una crocerossina, la fa essere sempre presente per gli altri mettendo da parte se stesso per paura del senso di colpa. Penso ami molto fare cose da solo. Se vuole possiamo incontrarci per un consulto ed una soluzione del suo problema
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
12 GEN 2023
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Buongiorno Lorenzo, questa difficoltà che lei sente nelle relazioni interpersonali è molto probabilmente determinata dalle sue precedenti relazioni (soprattutto quelle con le sue figure genitoriali). Sulla base di queste relazioni si creano delle credenze su noi stessi, sugli altri e sul mondo, che ci influenzano nel modo di relazionarci con gli altri. Queste credenze sono ben radicate in noi, ma attraverso un percorso psicologico con un professionista possono essere messe in discussione, in modo da vivere al meglio e in modo soddisfacente le nostre relazioni interpersonali.
12 GEN 2023
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Buongiorno Lorenzo,
Trovo nelle tue parole una capacità di ascoltarti che non è scontata. La questione che porti riguarda un sentimento cronico di inibizione, un freno, come dici tu, che ti sta creando disagio socio-emotivo e personale. Noto però che questo freno non ti sta impedendo di muovere riflessioni personali e ipotesi sull'origine del tuo problema e sulla possibilità di agire su di esso, se non altro compiendo un primo passo scrivendo in questo spazio dedicato.
Come altri colleghi prima di me ti hanno suggerito, ogni persona è unica e singolare e le problematiche psicologiche non possono prescindere dalla storia d vita e dalle specificità che ci portiamo dietro.
Credo che tu abbia le capacità per affrontare un percorso con un professionista, per andare ad indagare al meglio la tua questione e trovare soluzioni adatte a te e al tuo desiderio di sapere.
12 GEN 2023
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Buongiorno Lorenzo e grazie per la sua domanda!
Mi sembra di capire, leggendo il suo testo, che lei ha già fatto un grande lavoro di auto riflessione collegando la sua attuale difficoltà ad esprimersi con la sua storia passata.
Se per anni lei si è comportato in un certo modo, certo oggi non è facile spezzare l’automatismo e comportarsi in un modo diverso!
Cosa le accade quando ci prova?
Teme conseguenze negative ?
Un percorso di Psicoterapia puó aiutarla a costruire un “nuovo repertorio comportamentale” adatto a quelli che sono i suoi desideri, bisogni, valori e obiettivi attuali!
Un saluto cordiale
Dott.ssa Maria Rosaria Desiderio. Psicologa, Psicoterapeuta.
12 GEN 2023
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Gentilissimo Lorenzo, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e posso solo immaginare il peso e la fatica che le arrecano questi pensieri e convinzioni svalutanti su di sè. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarti ad esplorare ed elaborare quelle che sono le motivazioni sottostanti questi automatismi che rilevi, in modo da individuare anche delle strategie per fronteggiarli.
Resto a disposizione!
AV
12 GEN 2023
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Carissimo,
grazie per la sua condivisione.
Mi sembra che lei abbia una buona consapevolezza del perché si ponga in maniera ritirata e cosa questo significa per lei, soprattutto in termini di conseguenze relazionali.
Il mio suggerimento è ovviamente quello di intraprendere un percorso psicologico, che le permetta di elaborare le sue ferite per esplorare nuovi modi di essere sè.
Nel frattempo vorrei lasciarle uno spunto di riflessione: che cosa potrebbe accadere se gli altri vedessero chi è lei davvero?