Lui incomprensibile, io sto male
Buongiorno,
mi chiamo A. e ho 39 anni. Qualche mese fa ho conosciuto un ragazzo di 5 anni più giovane, mi ha contattata lui, con la scusa di una eventuale collaborazione lavorativa, ammettendo però subito che gli interessavo. Inizialmente non mi ha fatto una bella impressione perchè nei primi incontri insisteva molto per portarmi a letto, tanto che nonostante mi piacesse non avevo molto piacere a incontrarlo. Diciamo che dopo qualche incontro poi ho ceduto data la forte attrazione fisica. Dopo avermi portata a letto ha chiarito subito che non voleva una storia anche dato il fatto che sono più grande. Siamo andati avanti sporadicamente a vederci circa una volta a settimana per 4 mesi, condividendo esperienze e la parte fisica. Abbiamo iniziato entrambi a conoscerci davvero, comprendendo che avevamo tante cose in comune e caratterialmente andavamo super d'accordo passando dei bellissimi momenti di risate e chiacchere in super sintonia, anche perché lui è un tipo molto solare e carismatico. Dal punto di vista emotivo però è sempre stato freddo così come nei messaggi, e io anche percependo questo suo muro. Non ci siamo mai comportati da coppietta innamorata, ma da amici che condividevano la parte fisica, a me sarebbe piaciuto ma non volevo forzare la mano per paura di perderlo. Solo nel momento del sesso si lasciava un po' andare ad abbracci e un po' più di dolcezza. Finchè una sera ho percepito davvero questo suo muro abbattersi totalmente, non avevamo fatto sesso ma l'amore. Nell'incontro successivo però inspiegabilmente mi ha parlato, dicendomi che aveva percepito io provassi qualcosa, nonostante non mi fossi mai dichiarata, nè gli avessi mai mandato msg dolci, niente di niente, e che preferiva togliere il sesso. Non se la sentiva di avere una relazione più profonda con me, la questione dell'età lo bloccava in partenza. Io sotto shock gli ho detto che non aveva allora più senso vedersi, che provavo davvero qualcosa e quindi non sarebbe stato possibile restare amici. A quel punto lui ha voluto stare abbracciato un'ora con me, dicendo che stava male, che aveva sbagliato, che era un opportunista e che l'idea di perdermi non la poteva sopportare. Io me ne sono andata in lacrime, stando davvero male per i giorni successivi. Lui insisteva nel chiedermi come stavo, io non rispondevo finchè ho dovuto farlo perchè avevamo una collaborazione di lavoro insieme. La giornata lavorativa insieme è andata bene, grande sintonia come sempre, e da quel momento siamo andati avanti a vederci, ma senza la parte fisica. Io ovviamente l'ho fatto sperando che le cose cambiassero anche perchè i suoi segnali sono tutt'ora equivoci. Mostra tratti di gelosia, se cerco di allontanarmi o sparisco mi invita a uscire, mi fa videochiamate, si fa sempre sentire lui per primo quasi ogni giorno e mi invita a stare da lui a dormire anche se poi non mi sfiora (io nemmeno x la paura si essere rifiutata).
Quando siamo insieme tra noi c'è una grande sintonia mentale, stiamo bene, lui si fida molto di me, si confida e mi porta sempre in posti carini. Mi ha presentato i suoi amici, il cugino e mi coinvolge nella sua vita.
Io però in questa situazione (che si protrae da circa un mese) non ce la faccio più perchè ci sto male, è una tortura uscire con lui senza poterlo toccare perchè io sono innamorata e in questa situazione non sono a mio agio. Ogni volta che ci vediamo, pur passando delle bellissime giornate, poi sto male.
Anche perché ho realizzato che questo ragazzo ha tutte le caratteristiche che ho sempre cercato.
Non mi sembra corretto che lui sapendo che ho dei sentimenti, continui a insistere a vedermi trattandomi da amica, mi sento manipolata ma faccio fatica a staccarmi.
Non riesco a parlargli, mi sento totalmente bloccata.
Non voglio perderlo, ma così per me non è possibile fare l'amica dati i sentimenti che provo.
Chiedo un consiglio, come dovrei muovermi e come uscire da questo problema con la minor sofferenza possibile.
Grazie mille