Non riesco a capire la mia sessualità e la mia mente

Inviata da Francesco · 9 ago 2024 Orientamento sessuale

Ciao! Sono un ragazzo di 23 anni. Nella mia vita ho sempre sofferto tanto il fatto di essere sempre stato emarginato dalle altre persone. Ero (e sono) il classico bambino buono generoso e tranquillo, nonostante questo ero sempre quello escluso (il bambino cicciotto e brutto) e questa cosa mi ha causato tanta insicurezza generale e paura del giudizio, anche dei miei genitori che a volte mi hanno giudicato nelle mie scelte e comportamenti, facendomi sempre sentire inadeguato.
Sono conscio di non essere cresciuto o di non aver fatto tutte le esperienze come gli altri ragazzi amici e conoscenti, di aver in un certo senso buttato la mia adolescenza assorto nei brutti pensieri, probabilmente anche per questo ho avuto un rapporto distorto se non inesistente con la sessualità e questa cosa mi provoca molta tristezza. Probabilmente mi sono mancati dei pezzi, degli affetti, qualche ingranaggio non ha funzionato. Sta di fatto che alla fine Sono esploso ed è da settimane che ho brutti pensieri sul futuro, su quello che da piccolo volevo essere e che probabilmente non sarò mai.

Ho un conflitto interiore che mi assilla l’esistenza.
Non ho mai avuto dubbi sulle mie preferenze, sono sempre stato perso per le ragazze che frequentavo in ambiente scolastico (non ho mai frequentato altri posti particolari) tanto che impazzivo (e ancora ci credevo) all’idea di avere una ragazza e una famiglia da grande, mi faceva stare bene questo pensiero.
Sono una persona che ha sempre amato la “bellezza interiore” piuttosto che esteriore, ma ha sempre avuto paura del giudizio nei miei confronti perché sapevo di non essere comunque apprezzato o all’altezza.

Penso che Questa mia insicurezza, connessa anche al brutto rapporto col mio corpo (mai piaciuto in nessuna parte) ha fatto sì che come tutt’ora non riuscissi a praticare l’autoerotismo in nessuna forma, anzi ho imparato dopo anni cos’era, proprio come se la mia mente fosse “sconnessa” da quel punto di vista lì. A livello clinico funziona tutto, ho ovviamente polluzioni notturne causate dal fatto di non essermi mai masturbato. Ma la mia mente quando pensavo ad una ragazza che mi piacesse non mi causava NULLA a livello sessuale (erezioni) ma solo emotivo (sudo, il cuore mi batte più forte).

Da piccolo non mi ponevo il problema, ma Questa cosa ovviamente mi ha causato e mi causa molta paura, le domande erano “e se non dovesse piacermi? Come farò?”

Per anni poi mi sono chiuso in me stesso, mi sono molto trascurato e me ne pento.
Stravedevo per le ragazze ma mi bloccavo perché tanto sapevo che non sarei stato apprezzato da quanto ero brutto e goffo, insomma mi fasciavo già la testa e non ci provavo neanche. Mi potevo innamorare ma tanto non aveva senso perché lì sotto non funzionavo.

Ad un certo punto sono capitati due episodi che mi hanno un po’ sconvolto:
1) Ho sognato che ero con uno dei miei amici più vicini che ho (forse quello che in sto periodo mi sta supportando di più) per più notti di fila e spesso ho avuto polluzioni
2) ho avuto un erezione mentre ero insieme ai miei amici nel momento che per scherzo uno di loro mi ha abbracciato (sono sempre stato molto sensibile al contatto fisico).
Questi pensieri non hanno che alimentato un ossessione: “sono gay?”
Dopo queste vicende ho iniziato a cercare di capire in quali situazioni avevo un erezione e la matrice era la maggior parte delle volte quando pensavo ad amici intimi, che magari invidio per molte cose perché vorrei avere il loro corpo, la loro vita, la loro felicità. Non so se è successo qualcosa nella mia testa in questi anni, dove magari provavo ad immedesimarmi nei miei amici, che hanno tuttora le caratteristiche che vorrei avere.

Non ho mai avuto modo di sperimentare con ragazzi quindi non posso saperlo, ma semplicemente perché non è una cosa che mi piace (o forse ancora non lo so); gli amici per me sono amici e rimangono amici, intimi e non perché la mia testa mi vede con una ragazza.
Questo conflitto assurdo tra la mia testa e quello che in realtà l’ inconscio fa mi sta distruggendo. Passo giorni chiudo in me a pensare che continuare così non ha senso.
Ho iniziato un percorso con uno psicoterapeuta cercando di sbloccare almeno l’autoerotismo e il rapporto col mio corpo, considerando che io a livello sessuale da quel punto di vista sono a 0.

A 23 anni quasi 24 mi trovo vuoto e non riesco a dare un senso alla Mia vita, vorrei capire di che morte devo morire.

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Miglior risposta 13 AGO 2024

Gentile Francesco,
fin dall'infanzia nel proprio ambiente familiare si dovrebbero sempre trovare i presupposti e le condizioni idonee alla costruzione di un buon livello di autostima ed è triste quando ciò non accade.
Tuttavia, ci sono anche tante altre possibilità e modalità per accrescere la propria autostima tra cui impegnarsi e lottare per raggiungere gli obbiettivi prefissati senza arrendersi alle prime difficoltà e ciò vale per tutti gli àmbiti della vita nei quali possono essere stabilite anche delle priorità. Così, ad es., raggiungere un elevato livello di gratificazione nello studio e poi nel lavoro può essere una buona premessa per acquisire sicurezza e autostima da poter poi utilizzare anche nella sfera relazionale ed emotiva-affettiva-sessuale.
I suoi dubbi sull'orientamento sessuale possono tranquillamente essere il risultato delle sue insicurezze personali tanto più che "nella sua testa si vede con una ragazza".
E' comunque assolutamente da correggere il pessimo rapporto che ha col suo corpo tanto da avere, a quanto dice, polluzioni notturne involontarie ma difficoltà alla masturbazione con eccitazione-erezione-eiaculazione volontaria.
E' molto probabile che il percorso di psicoterapia che ha in atto, migliorando il livello di autostima riesca a risolvere sia il problema del blocco dell'autoerotismo che di quello del rapporto sesuale vero e proprio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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3 SET 2024

Buongiorno, il dubbio che la attanaglia e i conseguenti comportamenti di rassicurazione per avere la certezza di non essere omosessuale mi fanno pensare che possa avere dei tratti ossessivo compulsivo da orientamento sessuale.
Tanto è vero che lei parla di ossessioni, che sono pensieri/immagini/impulsi intrusivi che causano angoscia. A seguito di questo, siamo portati a mettere in atto comportamenti (compulsioni) volti a eliminare l'angoscia sperimentata e il pensiero che l'ha prodotta. In realtà questi comportamenti non fanno altro che rinforzare altri dubbi.
Non so quale tipo di psicoterapia stia facendo, ma le consiglierei la psicoterapia cognitivo comportamentale, per andare ad interrompere questo circolo vizioso.
Un caro saluro
Dott.ssa Elena Massari

Dott.ssa Elena Massari Psicologo a Darfo Boario Terme

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14 AGO 2024

Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza e i turbamenti che l'accompagnano. Basandomi su quello che dici, direi che potresti partire cercando di comprendere come stai vivendo e percependo le tue esperienze, senza giudicarle o cercare di definirle subito. Ciò che sembra emergere è un senso di conflitto interno, un desiderio di essere accettato e amato, ma anche una profonda incertezza su chi sei e su cosa desideri veramente.

Mi sembra che ci sia una forte connessione tra l' immagine che hai di te stesso, il rapporto col tuo corpo e il modo in cui percepisci gli altri e i loro giudizi. In questo contesto i tuoi pensieri e le tue emozioni riguardo alla sessualità e ai tuoi desideri potrebbero riflettere un'esplorazione di ciò che significa per te essere in relazione con gli altri, piuttosto che una semplice questione di orientamento sessuale.

Dal momento che hai deciso di intraprendere un percorso terapeutico, dimostri coraggio; non tutti scelgono di guardare negli occhi i propri demoni ed affrontarli, più di frequente in situazioni come la tua le persone sfuggono al dolore adottando atteggiamenti e comportamenti che non le aiutano a crescere....anzi!
Ti invito ad utilizzare lo spazio terapeutico che ti sei costruito anche per elaborare queste sensazioni senza fretta, per capire cosa rappresentano per te e come puoi iniziare a ritrovare un senso di autenticità e sicurezza nel tuo modo di vivere la vita. La tua esperienza, con tutte le sue complessità, è unica e preziosa e il tuo obiettivo dovrebbe essere quello di trovare una strada che risuoni davvero con chi sei e con quello che vuoi diventare.
Ricorda, non hai buttato via l'adolescenza, purtroppo in quel momento non potevi che reagire in quel modo, eri troppo giovane e confuso. Coraggio!

Dott. Antonio Panza Psicologo a Marano di Napoli

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13 AGO 2024

Caro Francesco,

Grazie per avermi scritto e per aver condiviso con me la tua storia in modo così aperto e sincero. Posso immaginare quanto sia difficile portare questo peso emotivo e convivere con tutti questi pensieri contrastanti e confusi.

Quello che descrivi è un conflitto interiore molto profondo che riguarda non solo la tua identità e sessualità, ma anche il rapporto che hai con te stesso, il tuo corpo e la tua autostima. È naturale sentirsi persi e confusi di fronte a emozioni e pensieri così complessi, specialmente quando si ha la sensazione di non aver vissuto appieno esperienze che altri intorno a te sembrano aver vissuto con più facilità.

È importante che tu sappia che non sei solo in queste difficoltà e che non c’è nulla di “sbagliato” in te per avere questi dubbi e queste paure. Il percorso di scoperta di sé stessi e della propria identità può essere lungo e pieno di domande, ma è proprio affrontando queste domande con coraggio, come stai facendo tu, che si può arrivare a una maggiore chiarezza e serenità.

Il fatto che tu abbia già iniziato un percorso con uno psicoterapeuta è un segnale molto positivo. Continuare questo lavoro ti aiuterà a esplorare più a fondo le radici delle tue insicurezze, dei tuoi dubbi e del tuo rapporto con la sessualità. Spesso, questi pensieri ossessivi riguardo alla propria identità sessuale possono derivare da ansie più profonde legate all’autostima e al timore di non essere accettati o amati per come si è. Il tuo terapeuta potrà aiutarti a fare chiarezza su queste dinamiche e a sviluppare un rapporto più sano e positivo con te stesso e il tuo corpo.

Per quanto riguarda i sogni e le reazioni fisiche che hai descritto, è importante capire che la sessualità umana è complessa e che le nostre reazioni non sempre rispecchiano in modo semplice la nostra identità o i nostri desideri profondi. È normale che in momenti di vicinanza fisica o emotiva con altre persone possano emergere reazioni confuse, specialmente se sei già in uno stato di grande ansia e incertezza. Questi episodi non definiscono chi sei; sono semplicemente una parte del tuo percorso di comprensione di te stesso.

Ti incoraggio a continuare a lavorare con il tuo terapeuta per esplorare questi aspetti della tua vita e per costruire una maggiore consapevolezza e accettazione di te stesso. Nel frattempo, cerca di essere gentile con te stesso e di non giudicarti duramente per i tuoi pensieri e sentimenti. Ognuno di noi ha un percorso unico, e quello che conta è continuare a cercare ciò che ti fa sentire più sereno e soddisfatto nella tua vita.

Se mai sentissi il bisogno di parlare ulteriormente o di ricevere supporto, sono qui per te. Non esitare a contattarmi.

Un caro saluto,

Fabrizio Paone

Dott. Fabrizio Paone Psicologo a Aversa

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12 AGO 2024

Buongiorno Francesco, ho letto la tua storia che hai descritto molto bene e sono molto dispiaciuta della solitudine relazione ed emotiva in cui ti trovi e di tutti i dubbi sul tuo corpo e sul suo funzionamento che le alimentano. Capisco il conflitto in cui ti trovi conflitto che penso si determini proprio per il fatto che non hai fatto esperienze e non puoi quindi sapere come reagirebbe il tuo corpo in una situazione oggettiva. Un conto è immaginare, un conto è la realtà. E' possibile che le tue erezioni al pensiero degli amici intimi si verifichino proprio perchè c'è meno tensione meno paura di una NON accettazione, maggior vicinanza o identificazione. Oppure no. Non lo si può dire. Ma di certo stai facendo la cosa giusta seguendo un percorso di psicoterapia.
Hai bisogno di conoscerti e familiarizzare con il tuo corpo, di accettarlo per quello che è, di ricavarci piacere, di accedere anche all'autoerotismo che è un buon modo per conoscerne il funzionamento e fare le prime esperienze.
Ma hai bisogno anche di rivedere tutto il tuo impianto personologico, confrontarti con tutta l'insicurezza e la negatività che senti verso il tuo corpo che fa pensare ad un clima familiare altrettanto giudicante e negativo.
Hai bisogno, insomma, di prendere in mano la tua vita e di "riempirla" di senso. Perchè un senso ce l'ha, ma sei tu che devi impegnarti in prima persona a vederti come persona degna e "bella" . Dici che hai sempre apprezzato la "bellezza interiore".
Devi imparare anche a vedere le tua. E trasformare la tua vita.
Il fatto che tu abbia già cercato un aiuto professionale mi fa pensare che tu sappia muoverti bene. Sei in gamba e ce la farai a trovare sia il tuo senso di identità sessuale che a radicare la tua autostima e trovare la tua strada nel mondo. Un caro saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani

Dott.ssa Marzia Mazzavillani Psicologo a Forlì

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12 AGO 2024

Salve, la invito a un percorso personale per capire meglio come gestire la sua intimità e il rapporto con sé stesso. Io sono disponibile, un grande abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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12 AGO 2024

Salve Francesco,
Le sue sembrano delle riflessioni su di sé molto importanti. Quando lei dice di stare a zero con la sessualità, questo va in conflitto con ciò che le accade con i suoi amici. Non è da soffermarsi sul fatto che l’eccitazione avviene con i suoi amici e quindi concentrarsi su una supposta omosessualità, quand’anche poi ciò rappresentasse un problema, quanto piuttosto bisogna considerare che c’è una forza erotica che è dentro di lei e che vuole trovare espressione. La prova è che il contatto fisico produce reazioni importanti. Sembra piuttosto trattarsi di una scarsa conoscenza di sé su un piano psico somatico, derivante da squalifiche psicologiche subite nel tempo. Sicuramente lei è interessato al genere femminile ma adesso è il momento di scoprire il proprio corpo e come esso possa diventare corpo di relazione, con gli altri in generale e con i suoi coetanei non in particolare.
Il fatto che lei abbia iniziato una psicoterapia è molto buono e le permetterà di scoprire nuove parti di sé da integrare nella sua personalità in formazione.
Buon lavoro.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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12 AGO 2024

Per una corretta valutazione la sua situazione andrebbe approfondita.

Le nostre insicurezze le nostre paure possono influenzare la nostra vita i nostri comportamenti.

I pensieri negativi le ansie ci “ Mettono di fronte“Delle situazioni, dei finali, delle spiegazioni, che non è detto che siano veritiere e soprattutto Catastrofiche

I pensieri sono semplicemente pensieri non sono verità assolute
La logica del “ Se lo penso è vero, è vero perché lo Penso” è una logica che noi facciamo, tante volte senza nemmeno accorgersene, Ma che è Assolutamente fallace

Bisogna cercare dei riscontri concreti nella realtà.

Il fatto che lei abbia fatto dei sogni con suo amico.
Il fatto che lei abbia avuto un’erezione quando è stata a Barcellona da un suo amico.

Non significa necessariamente essere gay

Tanto è vero che lei continua a dire ma è convinto che le piacciano le donne.

Anche le altre insicurezze, Paure che lei ha nel suo corpo merita di essere approfondire ed affrontate
I pensieri negativi e i giudizi negativi che lei ha di se stesso in questo ambito In linea generale seguono la stessa logica che le ho scritto sopra riguardo ai pensieri e all’insicurezze.

Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare ad affrontare la sua problematica

Resto a disposizione se hai necessità mi contatti.

Ps Faccia attenzione al praticare l’auto erotismo in quanto, al contrario di quello che si crede, è un comportamento che può dare dipendenza a causa del suo forte impatto emotivo e psicologico.

A causa del suo forte impatto emotivo psicologico può causare anche difficoltà relazionali Soprattutto con le ragazze in quanto la erotismo può portare ad oggettivizzare l’altro/a E a vederlo/a Solamente come un mezzo Per raggiungere il proprio piacere.

Meglio evitare

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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