Paura di stare male e morire

Inviata da Merche · 28 ago 2023 Ipocondria

Gentili dottori,
Sono una ragazza di 21 anni.
Vorrei raccontarvi come mi sento in questo periodo.
È da circa 5 mesi che mio padre sta male, non riesce a guarire nonostante i ricoveri e le cure. Un mese fa abbiamo scoperto che ha avuto un tumore maligno con metastasi dopo un’operazione di urgenza. La notizia è stata tragica perché in quel momento iniziavo ad avvertire i sintomi di stress. Nei mesi in cui mio padre era in cura senza sapere cosa avesse, sono stata io in casa a prendermi cura di lui. Gli ero vicina, gli cucinavo e gli davo un’occhiata. Mia mamma era impegnata a fare da babysitter a mio nipote perché mia sorella, che tra l’altro abbiamo scoperto che ha la sclerosi multipla a marzo 2023, lavora. Allora ho vissuto una situazione stressante in quanto ero preoccupata anche per gli esami universitari che erano rimasti indietro e ho dovuto recuperarli quasi tutto insieme, senza un’interruzione fino alla fine della sessione estiva.
Dopo questi eventi tragici, sono esplosa. Pensavo che potessi sopportarli e affrontarli, ma all’improvviso ho iniziato a soffrire di ansia. Ho la tachicardia, ho difficoltà a mangiare e a bere perché ho paura di affogarmi, ingoio continuamente la saliva e a volte tutte queste situazioni di paura e controllo mi fanno piangere. Penso a quando mio padre non ci sarà più, a quando questa maledetta malattia me lo porterà via, alle cose che non può più vivere. Io sono scioccata. Vederlo in questo stato mi fa sentire male. Vorrei che i medici ci dicessero che si può salvare, che ci sono speranze. Non mi immagino una vita senza padre. Chi mi amerà? Chi mi proteggerà? Ha ancora tanto da darci, da insegnarci. Vorrei vederlo sereno e felice, godersi di nuovo i piaceri della vita, farlo stare insieme a noi. Non lo accetto, non accetto che mio padre possa andarsene. Non accetto che mia sorella abbia la sclerosi multipla. Sto male. Non so se posso sopportarlo. Ho avuto due attacchi di panico. Pensavo di morire durante il sonno. Ho paura che mi venga un infarto perché mi batte talmente forte il cuore che penso che mi possa venire qualcosa. So che la morte fa parte della vita e che mio padre ha vissuto un bel po’ di cose, ma non sono pronta a lasciarlo. Ci sono momenti in cui sono calma, ma poi di nuovo l’oscurità. Potessi almeno mangiare e bere normalmente, riuscissi a bloccare questa necessità di ingoiare saliva sarebbe utile. Vedo un futuro incerto davanti a me. Non immagino un futuro avanti a me. Ho paura di quello che può accadere a mio padre e di quello che può accadere a me. Non parlo più di futuro, delle cose che mi piacciono. Mi dico: “tanto potrebbe darsi che muoia”, ho una voce interiore che mi impedisce di sorridere o essere felice anche solo per un attimo e dice costantemente “tanto morirai”. Ho paura che possa succedere qualcosa a mia madre a causa del dolore che stiamo provando. Ci sono passata con lei nella stessa situazione di mio padre, quando doveva fare le chemio. Pensavo che con mia madre avessimo subito già troppo e invece… questo! Se la vita sarà sempre così meglio morire il prima possibile.
Che significa quello che mi è venuto? Guarirò mai?

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Miglior risposta 27 AGO 2024

Gentile Merche,
grazie per aver condiviso con così tanta sincerità ciò che stai vivendo. È evidente che stai attraversando un periodo estremamente difficile, e voglio prima di tutto dirti che i tuoi sentimenti sono del tutto comprensibili data la situazione che stai affrontando. Quello che descrivi sembra essere un caso di "lutto anticipatorio", un'esperienza emotivamente devastante in cui ci si prepara alla perdita di una persona cara mentre questa è ancora in vita. Questo tipo di lutto può portare con sé una combinazione di depressione, ansia, e persino attacchi di panico, proprio come quelli che stai descrivendo.

È normale che tu ti senta sopraffatta e che ti sia difficile immaginare un futuro sereno. La paura di perdere un genitore, soprattutto in giovane età, può essere incredibilmente destabilizzante. Il fatto che ti trovi anche a dover affrontare la diagnosi di tua sorella e le responsabilità legate agli studi universitari rende il tutto ancora più difficile da gestire.

È importante che tu sappia che non sei sola e che ci sono modi per affrontare questo dolore, anche se ora tutto può sembrare insormontabile. I sintomi di cui parli, come la tachicardia, la difficoltà a mangiare e la sensazione di soffocamento, sono manifestazioni fisiche di un'ansia profonda e della tensione che stai accumulando. Anche il tuo pensiero ossessivo sulla morte è un modo con cui la tua mente sta cercando di processare la situazione, per quanto possa sembrare spaventoso.

Per rispondere alla tua domanda: sì, puoi guarire da questo stato, ma è fondamentale che tu chieda aiuto. Un percorso terapeutico potrebbe offrirti un supporto cruciale per affrontare queste emozioni. Un professionista della salute mentale può aiutarti a sviluppare strategie per gestire l'ansia e il dolore, e a trovare un modo per accettare la realtà che stai vivendo senza esserne sopraffatta. Non devi affrontare tutto da sola; la terapia può essere uno spazio sicuro dove esplorare i tuoi sentimenti e iniziare a trovare un po' di sollievo.

Inoltre, cerca di non isolarti. Parla con persone di cui ti fidi, condividi i tuoi pensieri e le tue paure. A volte, anche solo sentirsi ascoltati può alleggerire il peso che porti dentro.

Infine, permettiti di vivere un giorno alla volta, senza dover necessariamente pensare al futuro. Cerca di concentrarti su piccoli momenti di calma o di conforto, e non esitare a cercare aiuto anche solo per gestire un passo alla volta.
Cordialmente,
Dott. Cristian Chiappini

Dott. Cristian Chiappini Psicologo a Perugia

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