Ho 21 anni e sto col mio ragazzo da circa 3 anni, siamo sempre stati bene insieme e ancora oggi è così ma spesso litighiamo e mi rendo conto che la colpa è sempre mia. Trovo sempre io un pretesto per litigare (i motivi sono i più assurdi,ad esempio il suo passato,le sue ex o cose stupide che mi possono dare fastidio durante il giorno) quasi lo facessi apposta,infatti lui dice che ho sempre voglia di litigare,ma io non vorrei.
Ho cercato di analizzare la cosa e penso che forse la mia è un autodifesa,perché a volte sto talmente bene con lui che è come se litigare mi portasse a restare con i piedi per terra.
Sono sempre stata una ragazza che si fida poco degli altri ,non sono mai stata innamorata prima di lui e questa è la mia prima storia seria e anche se sono passati 3 anni forse ancora ho paura di perderlo.Forse sono una persona troppo pessimista,a volte mi rendo conto di crearmi problemi inutile ,senza fondamento.
Come se preferissi prepararmi allo stare male da sola piuttosto che avere paura che gli altri mi facciano del male. Ma so che è un ragionamento contorto e vorrei fare qualcosa per migliorarmi perché questa cosa a lungo andare potrebbe stancare il mio ragazzo ,anche se lui è così paziente e non trova mai motivo per litigare e lamentarsi di me, Io so che mi ama e che non mi farebbe del male ,per questo continuo a non capire perché mi spaventano così tanto le cose belle.
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15 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Mia,
trovo che lei abbia fatto un ragionamento abbastanza lineare e corretto se non fosse per il fatto che è inutile e autolesionistico fare prevenzione per una possibile delusione diventando noiosa, petulante e insopportabile perchè in tal modo non fa altro che predisporsi alla "profezia che si autoavvera" scavandosi, per così dire, la fossa con le sue mani.
Piuttosto lei deve essere consapevole di avere un basso livello di autostima e farsi aiutare in un percorso di psicoterapia per ottimizzarla sicchè potrà imparare a godere delle cose belle della vita tra cui questo rapporto ma non sentirsi annientata qualora, per un motivo qualsiasi ma non dipendente da lei, dovesse perderlo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
15 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Mia,
sembra quasi che lei metta in atto un meccanismo difensivo che le permetta di dirsi, se mai la storia dovesse finire, "te l'avevo detto io!".
Difendersi preventivamente non è sempre l'ideale, perché tra l'altro predispone l'attenzione selettiva verso tutti gli stimoli che non ci fanno stare bene, ma che in realtà non sono gravi e a volte neanche reali, come "le cose stupide che possono dare fastidio durante il giorno" o il passato.
Imparare a godere del presente, accrescere la propria autostima e comprendere il meccanismo di sabotaggio della relazione messo probabilmente in pratica, sono tutti passi che potrebbe percorrere in un percorso psicologico.
Nel frattempo il mio consiglio è questo: la prossima volta che sentirà di voler innescare una lite (forse per sentirsi rassicurata?) provi a darsi preventivamente le risposte che le darebbe il suo ragazzo, e cerchi di capire come si sente.
Un saluto
14 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Mia,
ci offre già una possibile risposta alla sua domanda. Scrive che la sua paura per le cose belle potrebbe essere una difesa per restare con i piedi per terra.
Le chiedo, allora, cosa succederebbe se si consentisse di "volare". Come pensa si sentirebbe? Sarebbe piacevole?
Potrebbe riflettere anche su cosa la spinga a litigare: si tratta di paura? Di rabbia? Di orgoglio? E' insicurezza? E' senso di inadeguatezza?Si prenda del tempo per considerare bene questi aspetti ed altri che le possano venire in mente. Potrebbero essere la chiave per comprendere i meccanismi che la portano a cercare il conflitto.
Condivida con il suo ragazzo quello che ci scrive: è una buona cosa per rassicurarlo del suo amore e per rendere più salda la vostra relazione.