Quanto capisce un neonato ?

Inviata da Roberta · 5 mag 2024 Psicologia infantile

Buonasera a tutti.
Sono mamma di una bambina di 10 mesi. Da quando è nata la cresco sola e con mia madre perché vivo con lei. Ho 27 anni. Il padre di mia figlia è una persona che mi ha causato un forte trauma emotivo perché abbiamo passato una relazione infelice a cui non sono mai riuscita a sottrarmi. In uno dei vari tira e molla sono rimasta incinta. Ho deciso di portare avanti la gravidanza. La gravidanza è stata un esperienza che non ho vissuto bene anche per causa sua. Dopo che è nata la bambina mi ha lasciato da sola ( con mia madre ) a gestire una neonata di una settimana perché era coinvolto in guai ( che lui si era creato.) La persona in questione è una persona instabile, debole e con un trascorso di dipendenza da cocaina che non ha mai risolto. Non lo definirei pericoloso piuttosto un ragazzo fragile emotivamente, debole… senza forza né controllo sulla sua vita, incapace di essere all’altezza del ruolo primario di essere umano dignitoso. Insomma incapace di prendersi cura di se stesso e degli altri. Io cresco felicemente mia figlia perché da quando è nata ho dimenticato la mia relazione di cui prima mi “ nutrivo “ per vivere, come se fosse una droga di cui non potevo fare a meno ma che mi faceva sempre più male. Lui è stato completante e assente per sei mesi, si faceva vedere ogni tanto, mandava dei messaggi strappalacrime su quello che avrebbe voluto fare ma che non riusciva di fatto a fare… fatto sta che io mi son fatta la mia vita senza di lui con mia figlia. La madre di questo ragazzo ha sempre cercato di aiutarlo anche quando non se lo meritava proprio anteponendo il suo bene a quello mio e di mia figlia insistendo talvolta per farmelo vedere o fargli vedere la bambina. La definirei un po invadente nel voler cercare di salvare suo figlio. Una che non si arrende. Se devo essere sincera quello che fa con suo figlio poco mi importa ma a volte mi da un po’ fastidio perché sembra minimizzare o non riconoscere il male che mi ha fatto. Detto questo mi ha sempre aiutato ed è sempre stata presente con la bimba e noj posso dire nulla su questo. Mia madre invece è avvelenata per ovvie ragioni e spesso l’atmosfera in casa è pesante perché si aspetta, probabilmente da me che io non faccia vedere la bambina al padre. Io agisco e ragiono sempre credendo di fare del bene a mia figlia. Dopo i primi sei mesi di presenze occasionali e senza senso ha iniziato a palesarsi più spesso, finché non abbiamo concordato che i fine settimana poteva venire a vederla . Ovviamente mai solo con la bambina, né ora né mai. Anche in questo impegno non è stato costante e quindi quando diceva che veniva e non lo faceva, ed è successo varie volte, io mi arrabbiavo e non gli permettevo più di vedere al bambina per qualche periodo. Adesso la situazione è questa: lui che vuole essere presente nella vita della bambina, ma che non ci riesce. Sua madre che cerca di spingerlo nella direzione giusta senza ( fin ora) nessun risultato, anzi a volte mi fa pure incazzare perché non dovrebbe coinvolgermi. E mia madre che odia sia lui che lei. Io non so come gestire questa situazione perché onestamente a me di lui non mi interessa più niente mentre sua madre alla fine la compatisco perché penso che sia patologica nei confronti del figlio. L’unica cosa che voglio capire è : come faccio con la bambina ? Lei praticamente è nata con le due figure di riferimento che siamo io e mia madre. Quindi è abituata ? Cioè come gestisco il rapporto con il padre? A 10 mesi quanti capsicono ? Cosa devo fare… io voglio solo fare il bene di mia figlia, quindi se devo farglielo vedere, fare finta di andarci d’accordo lo faccio non mi costa niente se lo scopo è
Il benessere di mia figlia. Ma se invece facessi l’opposto ? Facendoli vedere questa presenza ogni tanto ? Aiutatemi e ditemi da quale figura devo andare perché io non so come gestire la situazione.

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