Salve a tutti,
2 anni fa a seguito di un forte stress (malattia di mio padre) ho iniziato ad avere attacchi di panico che non mi permettevano più di condurre una vita normale . Così ho consultato uno psichiatra che mi ha prescritto eutimil . Ho iniziato contestualmente un percorso psicoterapeutico. In breve tempo sono rinata e dopo un anno dall'inizio della cura ho sospeso gradualmente tutti i farmaci. Lo psichiatra però mi ha avvertito nell'ultimo controllo che si sarebbero potuti verificare nuovamente soprattutto nei cambi di stagione . A distanza di 4 mesi, contestualmente ad un periodo di stress lavorativo e familiare (mio padre disabile con il quale ho un pessimo rapporto dovuto ad un infanzia fatta di violenze psicologiche) si sono ripresentanti gli attacchi di panico. Ora io vi chiedo, sono "condannata" ad utilizzare i farmaci a vita oppure posso farcela con una terapia "specifica"? Ringrazio tutti per il tempo che vorrete dedicarmi.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buongiorno Elisa e grazie per essersi aperta e confidata a noi.
Vorrei rassicurarLa assolutamente sul fatto che non è "condannata" ad utilizzare i farmaci per tutta la vita: i farmaci servono semplicemente per aiutarci a star meglio e a togliere dei fastidiosi sintomi che non ci consentirebbero di vivere una vita quotidiana adeguata ai nostri standard. Accanto a questo, una psicoterapia, soprattutto se di stampo psicoanalitico, potrebbe aiutarla a comprendere meglio l'origine dei suoi attacchi di panico, il significato che essi assumono nella sua vita e aiutarla così a portarli all'estinzione.
Le consiglio quindi di intraprendere un percorso di questo tipo: mi sento di suggerirle una terapia come quella da me praticata, che potrebbe supportarla nel dare un significato agli attacchi di panico all'interno della sua modalità di funzionamento e del suo contesto relazionale.
Resto a disposizione per un consulto, anche online, e Le faccio un grandissimo in bocca al lupo!
Cordialmente,
Dott.ssa Alice Agazzi
20 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
solitamente i farmaci servono in una fase in cui la sintomatologia è presente in uno modalità abbastanza acuta. Solitamente un buon percorso di psicoterapia aiuta ad acquisire gli strumenti per poterli prevenire ridimensionando notevolmente l'angoscia. Proprio per questo solitamente quando si parla delle psicoterapie si dice che queste ultime guardino ad un benessere più a lungo termine. Piuttosto continui o riprenda la psicoterapia iniziata, vedrà che col tempo la aiuterà ad uscirne definitivamente.
Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli
15 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
No, c’è un buon grado di remissione però non si scoraggi. Il percorso terapeutico non è lineare. Ci si aspettano ogni tanto delle ricadute.
A mio avviso deve controllarsi periodicamente in terapia, al netto dell’orientamento, e discutere il dosaggio farmacologico con lo psichiatra curante
14 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Elisa almeno che non siamo noi a non permettere il cambiamento tutto è modificabile. In questi casi la terapia d'elezione è quella cognitivo comportamentale.
Auguri.
Dott.ssa M.A. Consalvi
Studio Roma / Online
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera
Per quanto riguarda i farmaci.
Questo lo deve chiedere al suo psichiatra.
Invece per gli attacchi di panico, si può rivolgere,
Ad uno psicoterapeuta.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Roma
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Elisa
il corpo reagisce a situazioni stressanti talvolta "urlando" , collassando o congelandosi, chiedendo aiuto come può avvenire durante attacchi di panico. La reazione alla situazione stressante e dolorosa che vive è certamente invalidante, l'aiuto del farmicao le consente di reintrare in una finestra di tolleranza che le consente di affrontare con amggiore consapevoelzza il rapporto terapeutico.
Non si peroccupi della dipendenza dal farmaco ma ne tragga benificio per affrontare con maggiore serenità il percorso.
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Elisa,
l'obiettivo del farmaco, soprattutto in situazioni come quella da lei descritta, non è assolutamente quello di creare una "dipendenza" nell'assunzione ma, anzi, quello di fornire un aiuto più immediato rispetto alla psicoterapia ma momentaneo. In tal senso il farmaco può aiutare ma non "guarire" mentre una psicoterapia in associazione porta dei risultati più a lungo termine.
Mi viene quindi da chiederle se la psicoterapia è stata sospesa in occasione del maggiore benessere avvertito o se la sta continuando.
Il mio consiglio è quello di riprenderla o comunque di continuarla rivedendo gli obiettivi terapeutici.
Cordialmente,
dott.ssa Carucci.
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Elisa, gli attacchi di panico spesso sono segnali provenienti dal nostro corpo che hanno lo scomodo compito di farci capire a brutto muso che c’è qualcosa, che stiamo ignorando a livello consapevole, che non ci va più bene.
Il farmaco in casi molto gravi non solo è utile, ma è anche necessario per procedere con una terapia che possa analizzare le origini di questi scoppi d’ansia. Tuttavia, dal mio punto di vista, non ci si può condannare a una dipendenza farmacologica, facendone il nostro destino. Sono degli importanti tamponi per far rientrare temporaneamente una situazione acuta, ma con una psicoterapia è possibile sviluppare quelle competenze necessarie per individuare i fattori scatenanti l’attacco di panico, prima che questo si presenti, evitando in questo modo di cadere in periodiche recidive (che ahimè possono comunemente capitare: anche in questi casi ci sono delle strategie che si possono mettere in atto per limitare la sofferenza dell’esperienza).
Riconoscere i segnali che precedono una crisi di ansia è importantissimo per non costringere il nostro corpo a farsi sentire a voce così alta in seguito.
Spero di averle dato degli spunti interessanti e rimango a disposizione per qualsiasi cosa.
Un abbraccio,
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Elisa, dalla tua descrizione si capisce che gli attacchi di panico si verificano sempre in conseguenza di periodi di particolare stress, probabilmente hai interrotto il percorso psicoterapeutico troppo presto, per cui, visti i buoni risultati, ti consiglierei di riprendere.
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Elisa,
non sapendo che tipo di terapia psicologica abbia fatto non so dirle di più. Sicuramente con un approccio differente potrebbe avere maggiori benefici anche grazie al primo percorso. Non posso dirle altro perchè nel suo scritto ci sono poche informazioni.
se volesse altre chiarificazioni mi contatti.
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Elisa
con una psicoterapia che mira a comprendere il significato e il senso del mantenimento del sintomo si possono trovare degli strumenti per affrontare periodi di stress senza recidivare in attacchi di panico.
Spero di esserle stata utile.
MR
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Elisa,
posso comprendere la natura della sua domanda. Molte persone sono spaventate riguardo l'uso dei farmaci; a mio avviso andrebbero visti come un aiuto, un qualcosa di eventualmente complementare alla psicoterapia (il tutto ovviamente sotto controllo medico).
Le consiglierei di ricontattare il suo psicoterapeuta e il suo psichiatra per valutare la sua situazione.
Spero di esserle stata d'aiuto.
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao Elisa,
per gli attacchi di panico la Psicoterapia Breve Strategica ha dei protocolli specifici che consentono non solo di curare gli attacchi di panico ma anche di dare degli strumenti ai pazienti per imparare a riconoscere e gestire tempestivamente situazioni di ansia che potrebbero portare a successivi attachi di panico.
La terapia farmacologica invece se da un lato consente di eliminare le sintomatologie più evidenti dell'attacco di panico dall'altro non permette al paziente di affronatre e risolvere il problema che viene sostanzialmente nascosto dal famaco.
Cordiali saluti
Dott.ssa Cristiana Michelucci
8 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno,
è consigliabile una psicoterapia. Tra i vari approcci validi la terapia breve strategica ha protocolli di trattamento efficaci per ansia e attacchi di panico. I farmaci possono essere utili per periodi brevi ma non sostituiscono le risorse della persona e le strategie per percepire, reagire, gestire meglio l'ansia.
Le faccio tanti auguri
Dott. Giovanni Iacoviello