ho bisogno di un aiuto da uno psicologo, ma i miei genitori non mi hanno mai ascoltato e non mi hai preso sul serio su questo argomento. nel 2021 ho sofferto di autolesionismo ma ora sono pulita da un anno, ma nonostante questo in questo periodo ho di nuovo la tentazione di farlo. sono di nuovo in un periodo no, soprattutto per la scuola non riesco ad avere più la stessa grinta ma sono veramente stanca mentalmente e non so come affrontare ancora questa situazione. io so che devo essere aiutata da un professionista ma non so come fare per farmi ascoltare.
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11 GEN 2023
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Buonasera, hai fatto bene a scrivere in questa sezione, e ogni volta che hai la tendenza e l'impulso a farti del male individuare qualcuno che possa aiutarti è una buona strategia , qualcuno di fiducia da chiamare per gestire l'impulso e la crisi, lo puoi individuare anche da subito.
L'autolesionismo può essere una strategia poco funzionale sul lungo termine per gestire stati emotivi dolorosi e pericolosa per la tua salute.
Se i tuoi genitori non ti danno ascolto e prima assicurati di aver fatto tutti i tentativi necessari, puoi rivolgerti a qualsiasi Pubblico Ufficiale, significa che chi ha un incarico pubblico come ad esempio lo psicologo scolastico, ma anche il tuo stesso dirigente scolastico a cui gli insegnanti possono parlare, ha l'obbligo di denuncia e di trasmettere una segnalazione che sicuramente arriva sia al Servizio Sociale della tua zona dunque a un Assistente Sociale .
La segnalazione può arrivare anche al Tribunale dei Minori , di solito viene gestita in prima istanza dall' Assistente Sociale che convoca i genitori. Gli Assistenti Sociali hanno delle competenze diverse dagli psicologi per cui non sono loro che possono aiutarti a risolvere questi stati mentali dolorosi ma a loro puoi dire che da sola non riesci a gestire questi impulsi e hai bisogno di fare un percorso con uno psicologo. E' importante che tu arrivi alla figura di competenza per questo tipo di problemi vale a dire uno psicologo possibilmente psicoterapeuta e con una competenza specifica, ad esempio la DBT è una terapia che tratta l'autolesionismo e non ti fermi all' aiuto che ti può offrire il Servizio Sociale per quanto valido. L'Assistente Sociale potrebbe intercedere per te e cercare di far capire ai tuoi genitori che è importante non trascurare gli impulsi che racconti di avere così da convincerli a firmare il Consenso Informato necessario per il percorso . Se sei minorenne è la Neuropsichiatria Infantile a cui potresti venire indirizzata o il Consultorio Familiare della tua zona, di solito nel Servizio Pubblico ci sono delle liste di attesa che variano in base all' urgenza che viene valutata .
Non mollare; ricevere cure adeguate è un diritto soprattutto se sei minorenne .
dott.ssa Elisa Sartoretto
Psicologa Psicoterapeuta
26 GEN 2023
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Gentile utente,
i minori necessitano dell'autorizzazione genitoriale per poter iniziare un percorso di psicoterapia. Provi a spiegare meglio loro il suo malessere e quanto da solo non possa farcela. Cerchi di coinvolgerli maggiormente aprendo anche alla possibilità di poter esser accompagnato.
17 GEN 2023
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Ciao,
Se i tuoi genitori non prendono sul serio la problematica e non sono inclini nel portarti da un professionista privato su tua richiesta, potresti provare a rivolgerti allo sportello scolastico. In quasi tutte le scuole ormai c’è lo psicologo e se emerge una necessità importante di presa in carico lo può comunicare ai genitori.
C’è anche il consultorio in alternativa che è gratuito, ma in quanto minorenne, dopo una prima accoglienza, è necessario che i tuoi genitori firmino il consenso informato.
Spero di esserti stata d’aiuto!
11 GEN 2023
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Sono mortificata a nome dei suoi genitori.
Si faccia prescrivere dal medico di base dei colloqui psicologici tramite la mutua e se vuole continui a scriverci.
11 GEN 2023
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Buonasera cara, una soluzione potrebbe essere rivolgersi ad un consultorio familiare della ASL, posto che il consenso dei genitori come già spiegato è sempre necessario, in quel contesto un primo colloquio conoscitivo per valutare la situazione potrebbe essere possibile.
Spero che riuscirai a trovare la strada ed il modo per essere aiutata.
Dott.ssa Rachele Sales
11 GEN 2023
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L'articolo 31 del codice deontologico degli psicologi prevede che uno psicologo possa intraprendere un percorso di terapia con un minore senza l'autorizzazione dei genitori dopo aver inviato comunicazione all'Autorità Tutoria motivando la scelta di procedere con la terapia il consenso dei genitori. Considerando la problematica che lei espone, se confermata con un puntuale diagnosi psicologica che necessita anch'essa di autorizzazione per essere eseguita, sarebbe importante ed urgente intervenire per evitare ulteriori danni fisici e psicologici. Ne consegue che ci sono buone possibilità di ottenere l'autorizzazione al trattamento senza consenso genitoriale.
Tuttavia, è auspicabile coinvolgere almeno un genitore perché il disagio psicologico di cui soffre può essere conseguenza di particolari dinamiche familiari che dovrebbero essere modificate. Inoltre, si pone il problema del pagamento delle sedute che in tutta probabilità dovrà essere onorato dai suoi genitori.
Può chiedere supporto ad un adulto, un professore, un amico, un parente che possa aiutare a coinvolgere i suoi genitori almeno per coinvolgerli in un primo colloquio di consulenza e far autorizzare il trattamento. Un altro aspetto importante è verificare se nella sua regione può usufruire di contributi pubblici per il rimborso della terapia.
11 GEN 2023
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Buongiorno,
Immagino la difficoltà nell'affrontare tutto ciò da sola. Provi intanto a chiedere aiuto nella sua scuola, se eventualmente c'è la figura dello psicologo e quindi degli sportelli d'ascolto, altrimenti alle sue insegnanti. Inoltre, può intanto mettersi in contatto con l'Asl: consultorio, tsmree, csm, in base a cosa c'è nella sua zona e saranno loro poi a richiedere il consenso dei suoi genitori e probabilmente questo avrà un impatto diverso. Non so se arriverebbero al punto di rifiutare di dare il consenso, ma anche in questo caso, l'ASL dovrebbe fare una segnalazione se incontra una situazione che necessita di cure che non vengono accettate.
Le faccio un grande in bocca al lupo.
11 GEN 2023
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Ciao anonima, creo che la prima cosa da fare sia parlare con i tuoi genitori anche a proposito del fatto che senti la necessità di essere seguita da un professionista. Se loro non dovessero accogliere la tua richiesta di aiuto o ignorarla o non comprenderla, chiedi aiuto e informazioni ad adulti che ti circondando un parente vicino o rivolgiti al personale scolastico che potrebbe seguirti o sicuramente approfondire il tema con i tuoi genitori.
Mi auguro che troverai il modo per sentirti ascoltata e accolta, sei giovane e sono sicura tu abbia molte risorse.
Buona giornata
Dottoressa Francesca Panucci
11 GEN 2023
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Cara Anonima, accolgo la tua sofferenza. Un aspetto importante in quanto minorenne è il consenso da parte dei tuoi genitori. Sicuramente ne avrai parlato con loro, magari non prenderanno sul serio le tue difficoltà o emozioni o non lo capiranno. Ma se comunichi loro che non chiedi di essere capita (non è sempre facile anche se ce lo aspettiamo dai nostri genitori) ma che almeno ti diano la possibilità di farlo con qualcuno competente? Ovvero di darti una possibilità di un luogo dove essere ascoltata, compresa, accolta ...
11 GEN 2023
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ciao e grazie per aver condiviso queste parole.
Il primo passo, quello di capire e riconoscere di avere bisogno di aiuto è il passo forse piu complicato e doloroso che si possa fare, il fatto che i tuoi genitori non vedano e non ascoltino quello che stai passando mi dispiace e posso immaginare quanto dolore ti porti dentro.
Il consiglio che mi sento di darti è provare ad agganciare i tuoi genitori tramite un altro parente, un fratello o una sorella, uno zia o una zia, un nonno o una nonna. Capisco possa sembrare difficile parlarne con qualcun altro in famiglia ma se c’è una persona di cui ti fidi fatti aiutare ad abbattere quella barriera che non ti permette di stare meglio.
Ma non smettere di provare a far sentire la tua voce ai tuoi genitori, è ammirevole che alla tua giovane età tu riconosca il tuo dolore e voglia chiedere aiuto.
11 GEN 2023
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Buongiorno
Parla con gli insegnanti che stai male e hai bisogno di aiuto.
E di conseguenza loro parlassero con i tuoi genitori.
Oppure vai al servizio sociale e parla con un assistente sociale.
E riferisci quello che hai scritto a noi.
Oppure vai dai carabinieri
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
I tuoi genitori sono obbligati per legge a farti curare
11 GEN 2023
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Buongiorno,
comprendo il disagio che sta provando. Provi a parlare apertamente con i suoi genitori dicendo loro che sta attraversando un momento di difficoltà per il quale sente di avere il bisogno di chiedere aiuto ad uno psicologo.
I suoi genitori in questa fase rivestono un ruolo importante per lei.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Chiuselli
11 GEN 2023
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Gentilissima,
la norma prevede che un minore possa rivolgersi a uno psicologo solo col consenso di entrambi i genitori. Ci sono dei “però”: qualora lo psicologo venga a conoscenza di una determinata e grave situazione che coinvolge un minore i cui genitori non vogliono dare il loro consenso, può informare l’autorità tutoria.
Quello che io posso suggerirle è di riprovare a parlare coi suoi genitori di come si sente e di quello che sta vivendo, chissà che non la stupiscano. In caso contrario, l’associazione AliceOnlus prevede un primo colloquio che non necessita del consenso dei genitori/tutori legali. Loro la sapranno ascoltare e indirizzare.
Le faccio i miei migliori auguri e le mando un caro saluto.
11 GEN 2023
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Cara,
Come minorenne sappi che e' meglio coinvolgere i tuoi genitori in questo percorso, inoltre loro devono darti il consenso per iniziare la terapia. Puoi rivolgerti pero' alla tua Asp per sapere se ci sono centri specializzati per gli adolescenti, loro sapranno consigliarti.
Sei stata brava a chiedere a noi come fare ora io ti dico che il passo successivo e' di provare con calma a parlare ai tuoi della tua sofferenza, oppure chiedi a qualcuno di cui ti fidi di parlare con i tuoi genitori.
Forza! non mollare,
Dott.ssa Emanuela Tornabene
11 GEN 2023
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Insistere con i genitori spiegando al meglio le tue motivazioni è la cosa migliore. Nelle scuole di solito c’è un servizio di consulenza scolastica con lo psicologo. Se è presente anche nella tua scuola, potrebbe essere un primo passo del percorso. Il collega potrebbe aiutarti a parlare con i genitori o addirittura convocarli e parlarci insieme a te.
Se a scuola non è presente questo servizio, puoi rivolgerti al centro adolescenti della tua zona. In genere è all’interno del servizio pubblico Materno Infantile.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli
11 GEN 2023
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Buongiorno, se non riesce a farsi ascoltare dai suoi genitori, può fare un atto parlante in modo che capiscano finalmente. Può informarsi sul centro della Asl della sua zona dedicato all’adolescenza e prendere lei stessa un appuntamento. Già il contatto telefonico sarà ciò che farà la differenza perché il professionista potrà contattare i suoi genitori e chiedere informazioni. Esiste poi di solito uno sportello psicologo nelle scuole dedicato. La prima cosa da fare, se nella sua scuola c’è, è di contattarlo. Mi raccomando, il suo bisogno è importante e la sua richiesta più che legittima. Lei ha diritto a stare bene ed essere ascoltata per questo.
Dott. Pietro Salemme