Senso di colpa per aver lasciato
Buongiorno,
Ho 30 anni e sono stata per 3 anni con un uomo di 43 anni che potrei definire il classico peter Pan.
La nostra storia è iniziata con la sua decisione di lasciare la sua compagna storica (8 anni insieme) che viveva insieme a lui a casa dei suoi genitori! Si, lui vive e credo viva ancora a casa con i suoi! Per tutto il tempo della nostra storia non sono mai stata presentata ai suoi genitori, per un motivo o per un altro. Troppo presto? La sua ex viveva con loro e non voleva che ci facessero un inevitabile paragone? I suoi genitori hanno cominciato a portargli rancore e alla fine il tempo è passato e non li ho mai conosciuti. Ho sempre sofferto per queste cose, ma devo ammettere che neanche io sono stata un’ottima compagna. Molte volte ho preteso delle cose senza chiederle con gentilezza. Per me essere in una relazione significa progettare un futuro insieme. Con naturalezza. Ma questo non è mai avvenuto. E quindi ci sono stati vari lascia e metti. So per certo che lui mi amasse. Ma questo non bastava per farmi stare bene. E sono arrivata anche a tradirlo.
Alla fine decido di lasciarlo definitivamente ad aprile. (In questo periodo mi sono comprata casa da sola) Lui sta molto male e per 4 mesi continua a voler chiarimenti, contatti, etc. Ad agosto decidi di riavvicinarmi. Per poi lasciarlo di nuovo ad ottobre. Questa volta in modo definitivo. Poi ho conosciuto un nuovo ragazzo e mi sono innamorata di lui. Con lui è tutto naturale. Mi ha aperto il suo mondo. E mi sono detta:”bastava così poco!” .
Adesso mi chiedo. Perché continuò a sentirmi in colpa per non “aspettato” di più? Magari poteva cambiare? O magari no, le persone non cambiano. Non sono certa di averlo mai amato nel senso più profondo. Ma gli ho voluto molto bene. È una persona intrappolata in se stessa. Nelle decisioni che non ha la forza di prendere.
Ho ancora in mente il suo sguardo triste quando in piena notte gli ho detto di non amarlo e di lasciarmi stare.
Da quel giorno non l’ho più visto. Anche se lavoriamo nella stessa azienda.
Lasciare andare una persona significa anche lasciar andare una parte di te; quella parte che ci aveva sperato, creduto. Ed io non so accettare le perdite.
Mi chiedo che diritto ho di essere felice così da subito se lui sta male? Con che cuore amo un’altra persona ?