Gentilissimi, sono una donna di 39 anni che, dal momento che ha deciso di intraprendere un nuovo percorso universitario per una maggiore di vita, è da due anni tornata a vivere con i genitori. Genitori che la continuano a trattare come una bambina, impedendole di vivere come vorrebbe. (es, mangiare ad orari diversi, fare ciò che vuole, adottare animali in difficoltà, sogno della sua vita, ecc).. E anche precludendole la speranza, un giorno, di vivere nella sua casa natia, perché loro sostengono che la loro figliola sia incapace a mandarla avanti, e che quindi, con loro, invecchiando, si concluda tutto, dal momento che io non ho nessuno accanto. A me sta roba avvelena sempre di più. È da quando ho 13 anni che sogno di allontanarmi da loro (ed è stato ad estremo malincuore che ho deciso di provare questa strada pur sapendo che sarei dovuta stare con loro), e più sono li, più mi accorgo che non li sopporto più, essendo loro persone che si stanno spegnendo mentalmente, e che pensano che senza di loro la vita andrebbe male difficilmente. Io spero che il prossimo anno posso comunque andarmene, però così facendo mi tolgono la possibilità di realizzare un mio sogno, ovvero creare le basi per un oasi felina, dal momento che abito in campagna e che da sempre mi dedico agli animali ( nonostante ho un sacco di spazio mi tocca però non riuscire a salvarli del tutto perché per loro è impensabile, come se fossero loro a doversene occupare).. Aiuto.
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16 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Luce,
Oggi sta nuovamente accadendo quanto pensavamo appartenesse alle generazioni di un secolo fa: la convivenza in età da adulta con i propri genitori.
A differenza di una volta, però, adesso si tratta di un *rientro* dei figli/e nella casa di genitoriale ad una età ormai avanzata: 40-50 anni. Avviene per motivi legati alla perdita del lavoro, alla separazione della coppia, oppure a scelte personali come nel Suo caso.
Quasi mai la convivenza è gradevole, né per i genitori né per i figli/e che rientrano. D'altra parte che posto ci sarebbe nel nido se una delle rondini, ormai adulta, volesse rientrarvi anziché migrare?
Eppure le attuali congiunture economico-sociali obbligano talvolta a scelte di per sé innaturali da un punto di vista psico-evolutivo. La maturazione del figlio/a porta infatti a voler rendersi indipendenti dal punto di vista economico e psicologico e a costruirsi una vita propria autonoma.
Unicamente Lei sa se il tornare dai genitori era l'unica scelta possibile; anziché, ad es., andare a vivere in un appartamento con studenti, o altro; certamente più scomodo ma maggiormente evolutivo per Lei.
Resta ora il fatto che Lei é loro ospite transitoria; e in quanto tale è necessario cercare di pesare il meno possibile su una coppia anziana che pensava:
.di aver (finalmente) concluso il proprio compito genitoriale,
.di poter impostare la propria vita e giornate come meglio crede, senza rendere conto a nessuno,
.di non aver più a che fare con quelle discussioni che nascono frequentemente con i figli/e conviventi,
.di sentirsi libera di andare serenamente incontro alla naturale involuzione senile.
Anche per loro .. progetti infranti.
Riguardo alla casa genitoriale alla quale aspirerebbe, sta a Lei dimostrare loro - ma con i fatti - di saperla sostenere; ma solo quando non ci saranno più.
Come?
Trovandosi un lavoro confacente e stabile, prendendo in mano la propria vita da ogni punto di vista. Cosa che avverrà, a quanto è dato capire, tra un paio d'anni. Nel frattempo, se riesce, eviti di chiedere loro ulteriori attestazioni di fiducia o di condivisione dei suoi sogni e progetti.
Le segnalo inoltre un possibile approfondimento della complessa tematica: "Brunialti, La relazione complessa tra figli adulti e genitori", https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9264-la-relazione-complessa-tra-figli-giovani-adulti-e-genitori.html .
IERI, 20 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
La ringrazio per aver condiviso con noi la sua situazione che comprendo quanto sia problematica. Il suo sogno è la creazione di un oasi felina, un meraviglioso progetto che deduco la faccia sentire realizzata sul piano emotivo che personale. Purtroppo il rientrare nella casa genitoriale la porta in qualche modo a regredire in uno stato dal quale si era già dovuta staccare. Unico consiglio che sento di darle è che ora da adulta prenda lei in mano la situazione, non cerchi di modificare i comportamenti dei suoi genitori che ormai sono consolidati. Si incentri su sé stessa, sul suo obiettivo e si gratifichi in questo. Cordiali saluti
19 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno gentile Utente, comprendo quanto sia difficile trovarsi in una situazione in cui i suoi desideri e le sue aspirazioni sembrano essere ostacolati dall'ambiente familiare. La decisione di tornare a vivere con i suoi genitori, anche se motivata da un progetto importante come il percorso universitario, può averla portata a rivivere dinamiche familiari che la fanno sentire limitata e non pienamente riconosciuta come persona adulta.
I sentimenti di frustrazione e di "avvelenamento" che descrive sono segnali importanti. Indicano quanto questa situazione stia impattando sul suo benessere psicologico e sul senso di autonomia, elementi fondamentali per sentirsi realizzati. È chiaro che lei ha dei sogni e delle passioni molto profonde, come l'amore per gli animali e il desiderio di creare un'oasi felina, e percepire che questi siano in qualche modo invalidati o negati può essere estremamente doloroso.
Potrebbe essere utile, per quanto possibile, cercare un dialogo con i suoi genitori in cui lei possa esprimere con calma e fermezza i suoi bisogni e il suo desiderio di indipendenza. È importante che loro comprendano che il suo sogno di costruire una vita autonoma non è un rifiuto nei loro confronti, ma un passo naturale e necessario per la sua crescita personale.
Al contempo, potrebbe valutare delle strategie per rendere il suo progetto di autonomia più concreto. Ad esempio, pianificare un trasferimento in un luogo che le permetta di iniziare a coltivare i suoi interessi, anche in piccolo, o cercare opportunità di supporto (ad esempio reti di volontariato per animali) che la facciano sentire meno isolata in questa fase.
Inoltre, se il peso emotivo della situazione familiare è molto gravoso, considerare un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a esplorare i suoi sentimenti, rafforzare la sua capacità di gestire i conflitti familiari e trovare soluzioni che rispettino il suo benessere.
Le auguro di riuscire a trovare un equilibrio che le consenta di vivere in modo più sereno e autentico, avvicinandosi ai suoi obiettivi personali. Se ha bisogno di ulteriore supporto, non esiti a chiedere.
18 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima ti invito al momento a stabilire delle priorità che potrebbero essere quelle dello studio e del far crescere la tua vita in questo caso lontano probabilmente dalla tua famiglia considera l'opportunità di andartene e costruire comunque la tua vita con una maggiore serenità
Sono a disposizione un grande abbraccio
17 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Luce,
Grazie per aver condiviso qui con noi la difficoltà che attraversa.
Lo svincolo dalla propria famiglia è un passaggio complesso a qualunque età esso avvenga, che comporta non solo un movimento fisico e pratico come quello di uscire letteralmente dalla propria casa ma anche un distacco a livello emotivo. Comprendo le motivazioni che la hanno portata a tornare a vivere con i suoi per rincorrere un suo desiderio ed immagino sia stata una scelta dolorosa. Credo però possa prendere in considerazione alcune modalità che le permettano di sentirsi meno dipendente da loro, per mettere dei confini ed essere finalmente adulta. I suoi genitori la trattano come una persona poco capace ed infantile, ma sarebbe importante domandarsi come mai lei permette che sia fatto tutto questo a se stessa. Le radici di questi blocchi spesso ci parlano di problematiche più profonde che hanno bisogno di essere ascoltate, e in qualche modo vengono così messe a tacere: dia “luce” a ciò di cui ha bisogno e avverte dentro di sé.
Mi auguro di averle dato uno spunto e qualora avesse bisogno di parlarne, sarei lieta di aiutarla.
Dott.ssa Giorgia Tanda.
16 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara utente, la tua situazione è certamente complessa e richiede riflessione, ma il fatto che tu stia cercando supporto e soluzioni dimostra la tua forza e determinazione. È evidente che hai sogni e valori profondi, come il tuo desiderio di salvare animali in difficoltà e di costruirti una vita indipendente. Tuttavia, l'ambiente attuale sembra ostacolarti. Ti propongo alcune strategie per affrontare questa situazione:
---
### **1. Affrontare il conflitto con i genitori**
- **Comunica con chiarezza e calma**: Spiega loro che, anche se apprezzi il loro aiuto e supporto, hai bisogno di autonomia per crescere e realizzarti. Usa frasi che iniziano con "Io sento" per esprimere le tue emozioni senza accusare. Ad esempio:
> "Io sento di non poter esprimere appieno chi sono e di non poter seguire i miei sogni vivendo con queste restrizioni."
- **Stabilisci confini**: Anche se vivi con loro, cerca di rivendicare piccoli spazi di indipendenza (come organizzarti per mangiare o dedicarti agli animali in difficoltà).
---
### **2. Pianificare l'indipendenza**
- **Organizzati per andare a vivere da sola**: Anche se ora sembra difficile, puoi pianificare concretamente di lasciare casa. Considera opzioni come affitti condivisi o programmi di sostegno per studenti lavoratori, che potrebbero darti la possibilità di affittare un piccolo spazio.
- **Trova fonti di reddito temporanee**: Se l'università ti consente un lavoro part-time, potresti iniziare a costruire un fondo per il futuro. Questo ti permetterebbe di realizzare i tuoi sogni gradualmente, come avviare un’oasi felina.
---
### **3. Trovare un equilibrio temporaneo**
- **Fai valere il tuo sogno**: Parlare della tua passione per gli animali con i tuoi genitori potrebbe richiedere pazienza, ma è importante. Prova a spiegare loro quanto questo progetto significhi per te e che, gestendolo in modo indipendente, non peserebbe su di loro.
- **Trova soluzioni intermedie**: Se creare un’oasi felina completa non è ancora possibile, potresti cominciare con una versione ridotta, salvando e curando solo uno o due animali alla volta, dimostrando che puoi occupartene senza complicare la vita in famiglia.
---
### **4. Sostenere il tuo benessere mentale**
- **Cerca supporto emotivo**: Parlare con un professionista (psicologo o counselor) può aiutarti a gestire il risentimento e a trovare strategie per affrontare il rapporto con i tuoi genitori.
- **Circondati di persone che ti supportano**: Coltiva amicizie o un gruppo di supporto con interessi simili, come il volontariato animalista. Potresti trovare alleati per il tuo progetto e un sostegno morale.
---
### **5. A lungo termine**
- **Sogna in grande, ma pianifica passo dopo passo**: Il tuo progetto per un’oasi felina è nobile e realizzabile. Anche se ora sembra lontano, inizia con piccoli passi concreti, come studiare eventuali normative, cercare associazioni o fondi di finanziamento per i rifugi animali.
- **Dimostra le tue capacità**: Spesso, i genitori trattano i figli come incapaci di gestirsi per paura o mancanza di fiducia. Dimostra la tua organizzazione e competenza nei piccoli gesti quotidiani.
---
### **Conclusione**
Non è facile vivere in un ambiente che limita la tua autonomia, ma è evidente che sei una persona determinata e appassionata. Prenditi il tempo necessario per pianificare i prossimi passi e affrontare la situazione con calma, ma resta fedele ai tuoi sogni.
16 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Luce, i tuoi genitori non potrebbero trattarti diversamente, né il loro ruolo è soddisfare i desideri di una persona già da tempo adulta.
Ciò che ti intralcia è la pretesa che qualcun altro possa soddisfare i tuoi desideri anziché trovare altre soluzioni per farlo da te. Questo significa farsi in 4, darsi da fare il doppio, ma è ciò che permette il tuo processo di individuazione e di autorealizzazione ed è l'unico modo per diventare quella persona che sarà in grado, un domani, di arrangiarsi a mandare avanti una proprietà o qualunque altra cosa sarà necessario fare.
Credi in te stessa e vedrai che niente potrà fermarti dal raggiungere ciò che vuoi.
In bocca al lupo!
16 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima utente, mi ricorda tanto quegli adolescenti che, una volta raggiunta la maggiore età, pretenderebbero di vivere come vogliono, con regole proprie, pur continuando a vivere all'interno di un contesto familiare che soddisfa tutti i loro bisogni, concreti
ed emotivi, convinti che sia giusto cosi'. Ritengo che la maturità di un individuo. al di là dell'età anagrafica, consista anche nel comprendere che, soltanto quando si è completamente autonomi ed indipendenti, si possa gestire la propria vita, senza rendere conto a nessuno; in tutti gli altri casi, proprio per una questione di rispetto reciproco, ci si adegua alle regole vigenti in quel
determinato ambiente. Mi dispiace che lei non sopporti i suoi genitori e che usi nei loro confronti parole piuttosto ingenerose, ma
sinceramente non saprei proprio come aiutarla.
Le faccio tantissimi auguri.
Dott.ssa Daniela Noccioli.
16 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Luce, capisco molto bene la tua frustrazione e il conflitto interiore che stai vivendo. La tua situazione sembra essere un equilibrio delicato tra il desiderio di crescere, realizzare te stessa e inseguire i tuoi sogni, e l’oppressione che provi nel sentirti trattata come una bambina dai tuoi genitori, i quali, pur agendo con l’intento di proteggerti, non riescono a comprendere e rispettare la tua autonomia. Il ritorno a vivere con loro, sebbene motivato dalla necessità di intraprendere un nuovo percorso universitario, sembra essersi trasformato in una prigione emotiva che ti impedisce di agire secondo i tuoi desideri e valori.
I tuoi genitori sembrano non comprendere il valore della tua crescita personale e della tua indipendenza, arrivando a limitare le tue possibilità anche in merito a sogni che ti sono molto cari, come la creazione di un’oasi felina.
In questa situazione, sarebbe utile riflettere su come trovare un equilibrio tra il rispetto per i tuoi genitori e il rispetto per te stessa. Probabilmente, il fatto che tu stia cercando di conciliare il desiderio di realizzarti con l’obbligo di convivere con loro sta generando una crescente frustrazione, ma il passo che stai cercando di compiere, ovvero andare via, rappresenta una liberazione fondamentale per te. Tuttavia, se percepisci che la loro opposizione ti sta soffocando, forse sarebbe utile iniziare a comunicare apertamente con loro riguardo ai tuoi sogni e a spiegare loro in modo calmo e razionale come la tua indipendenza non significhi separazione o abbandono, ma un’opportunità per crescere come persona. Anche se questo non sarà facile e probabilmente incontrerai resistenze, potrebbe aiutarti ad affrontare la situazione con maggiore serenità. Non dovresti sentirti in colpa per il desiderio di costruire la tua vita secondo le tue necessità, e prendere tempo per progettare la tua indipendenza ti aiuterà a raggiungere un equilibrio tra il perseguire i tuoi sogni e mantenere una relazione sana con i tuoi genitori.
Nel frattempo, potrebbe essere utile cercare un supporto psicologico, dove poter esplorare queste dinamiche familiari e il modo in cui affrontarle in modo costruttivo, senza rinunciare a te stessa. La tua strada, anche se complessa, è quella di trovare un equilibrio tra le tue aspirazioni e il rispetto per chi ti ha cresciuto, e meritarti una vita che rifletta veramente ciò che desideri.
In bocca al lupo, cordialmente,
Dott.ssa Velia Morati.
16 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Luce,
la ringrazio per aver condiviso le sue difficoltà con tanta sincerità. Capisco quanto possa essere frustrante sentirsi limitata nella propria autonomia e nei sogni, come quello di creare un’oasi felina, a cui tiene profondamente.
Il fatto che abbia intrapreso un nuovo percorso universitario dimostra grande determinazione e desiderio di migliorare la sua vita, nonostante le sfide che sta affrontando. So quanto possa essere complesso il rapporto con i genitori in questa fase, ma la invito a non perdere di vista i suoi obiettivi, cercando magari piccoli spazi di indipendenza.
Se lo ritiene utile, il supporto di uno psicologo potrebbe aiutarla a rafforzare la fiducia in sé stessa e a trovare strategie per affrontare al meglio questa situazione. Sono a disposizione per una consulenza psicologica online, qualora lo desiderasse.
16 NOV 2024
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Gentile Luce, alla difficoltà dei genitori di percepirla grande, probabilmente corrisponde una difficoltà ad emanciparsi da loro. Gli studi sono importanti ma se si protraggono in età più adulta, è importante che siano affiancati da una qualsiasi attività lavorativa che consenta l’autonomia minima per potersi opporre alle pressioni genitoriali. Provi ricostruire in che modo ha partecipato alla realizzazione della condizione attuale e cerchi strade alternative.
Se non riesce da sola si rivolga a uno psicoterapeuta che la aiuti ad uscire da questa situazione così poco gratificante.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli
16 NOV 2024
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Buongiorno,
Capisco molto bene quello che sta vivendo e mi dispiace per il malessere che questa situazione le provoca. Purtroppo, sono dinamiche abbastanza comuni, per molti genitori è difficile accettare che i figli non siano di loro proprietà e che hanno sogni, valori, aspettative diversi da quelli che loro avevano pensato... Sicuramente, come ben sa, sarà necessario allontanarsi anche fisicamente nel mentre, però, è essenziale che lei riesca a ritagliarsi un suo spazio in cui coltivare se stessa e focalizzarsi sui propri obiettivi.
Ci sono varie tecniche che potranno aiutarla e accompagnarla in questo percorso, potrà scegliere quella che preferisce e che più si addice alle sue necessità e inclinazioni e che la aiuteranno anche a gestire le sue emozioni: la meditazione, la scrittura, il contatto con la natura. Le auguro buona fortuna per il suo percorso di studi.
16 NOV 2024
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Gentile Luce,
La situazione che descrive è comprensibilmente frustrante e opprimente, soprattutto considerando il suo desiderio di indipendenza e la passione per gli animali, che si scontra con le convinzioni e i limiti imposti dai suoi genitori. Tornare a vivere con loro per necessità è stata una scelta pragmatica, ma il prezzo emotivo è chiaramente molto alto.
È importante che lei continui a lavorare verso il suo obiettivo di ritrovare autonomia, magari vedendo questa fase come temporanea e come un mezzo per costruire il futuro che desidera. Può essere utile stabilire confini chiari e, dove possibile, rivendicare piccole aree di indipendenza, come decidere autonomamente su aspetti della sua quotidianità (ad esempio, i suoi orari o le scelte personali).
Per quanto riguarda il sogno dell’oasi felina, anche se al momento è bloccato, potrebbe iniziare a pianificarlo concretamente per il futuro: individuare spazi alternativi, cercare fondi o alleanze con associazioni. Questo le darà una sensazione di controllo e la motivazione per continuare a muoversi verso una vita più libera e in linea con ciò che desidera.
Si dia il permesso di vedere oltre questa fase, anche se ora sembra pesante. Ritrovare la propria indipendenza richiede tempo, ma il primo passo è non perdere di vista i suoi sogni e lavorare gradualmente per realizzarli.
16 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Luce,
grazie per aver condiviso la tua storia con noi, capisco quanto possa essere doloroso vivere una situazione in cui ti senti intrappolata tra il desiderio di realizzarti e le aspettative familiari.
Il fatto che i tuoi genitori continuino a trattarti come una persona incapace di gestire la propria vita, nonostante tu stia facendo degli sforzi concreti per migliorare te stessa, può causare un senso di frustrazione e impotenza.
In queste situazioni, è molto comune che si sviluppi un senso di colpa, che viene alimentato dal fatto che i tuoi genitori, anche se non lo fanno con cattive intenzioni , sembrano non riconoscere la tua autonomia e le tue capacità e il fatto che ti trattino come una bambina, pur essendo adulta con un progetto di vita chiaro, può minare la tua autostima e il tuo senso di indipendenza.
In situazioni come la tua, è importante riconoscere che il tuo desiderio di libertà e di realizzazione non è solo un capriccio, ma una necessità per la tua felicità.
L’autonomia che stai cercando non significa negare o distruggere il legame con i tuoi genitori, ma piuttosto cercare un equilibrio che ti permetta di essere te stessa e di vivere secondo i tuoi valori, mantenendo un rapporto maturo e consapevole con loro.
Il tuo sogno di creare un’oasi felina potrebbe essere un passo importante per realizzare il tuo desiderio di libertà e di cura, non solo per gli animali, ma anche per te stessa.
Il percorso che hai intrapreso, anche se carico di sfide, è un passo importante, e spero che tu possa trovare le risorse per affrontare questa situazione in modo costruttivo, che ti permetta di vivere secondo i tuoi valori senza rinunciare a te stessa.
Resto a disposizione per eventuali domande o chiarimenti.
Cordiali Saluti Dott.ssa Jessica Bombino
16 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Per una corretta comprensione, la situazione descritta necessita di essere approfondita.
Concretamente, parlando su cosa si basa la convinzione dei suoi genitori che lei non è in grado di badare a se stessa?
Questo è un primo elemento fondamentale da indagare.
Comunque ciò che conta poi sono i fatti. Se lei è felice di avere iniziato questo percorso universitario, anche se le costerà fatica perseveri in questa tua scelta.
Dimostri con i fatti che lei è in grado di badare a se stessa e al suo futuro. Non si preoccupi più di tanto ti costa di con i suoi genitori, pensa a costruire il suo futuro in concreto.
Il fatto che i suoi genitori non condividono che lei abbia abitudini diverse, ad esempio come lei stesse ha detto (mangiare in orari diversi fare ciò che voglio ecc..) non la deve influenzare. Anche perché a 39 anni è una donna adulta e può fare quello che vuole, anche se i suoi genitori non sono d’accordo.
Se lei mangia in orari diversi, cosa succede?
Se lei prende anche di organizzazione giornaliera che su genitori non condividono, cosa succede?
Lei continui a perseverare nei suoi sogni e a costruirsi il futuro e dimostra i suoi genitori, con i fatti, che è in grado di badare a se stessa e non è più una bambina.
Se lo desidera anche trovarsi qualcuno con cui iniziare una relazione e costruire una famiglia può essere un progetto per il futuro.
Resto a disposizione, per ulteriori chiarimenti domande mi contatti. Sarò lieto di aiutarla.
16 NOV 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
Lei descrive una situazione in cui sente che il suo desiderio di autonomia è soffocato dal modo in cui i suoi genitori la trattano, come quando sottolinea che “continuano a trattarmi come una bambina” e le impediscono di “vivere come vorrebbe”. Questo contrasto tra ciò che sente di essere e ciò che viene riconosciuto da loro sembra creare una forte tensione, tanto da descrivere che “mi accorgo che non li sopporto più”.
In questa dinamica emergono due poli: il suo sogno di indipendenza e di dedicarsi agli animali, rappresentato dall’idea di un’oasi felina, e la percezione di essere ancora legata alle aspettative e ai limiti posti dai suoi genitori. Forse potrebbe essere utile interrogarsi su come mantenere vivo questo sogno, anche a piccoli passi, mentre costruisce le condizioni per allontanarsi, preservando così uno spazio personale che non sia totalmente condizionato dal contesto familiare.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Cisternino
16 NOV 2024
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Gent.le Luce, dalla situazione attuale che descrive, e dai brevi accenni alla storia della sua relazione mi sembra di cogliere una tendenza all'allontanamento dai suoi ad elastico.
Da piccola sognava di allontanarsi, ma giustamente poteva rimanere solo un sogno perchè, considerata l'età, un distacco mi sembrava abbastanza prematuro, e destinato al fallimento. Quindi mi par di capire a un certo punto si sarà allontanata in età adulta per poi decidere di intraprendere un corso di studi e di rientrare in casa con la pretesa di condurre una vita autonoma dai suoi genitori. Ecco per farla breve a me la sua storia mi da l'idea di un esperienza che a partire dalle sue caratteristiche e capacità geneticamente ereditate, le interazioni con gli altri, i messaggi impliciti ed espliciti dei suoi e in seguito degli altri significativi l'hanno condotta a una necessità di auto affermazione e di dimostrare il suo valore. In realtà a mio parere in tutto questo c'è un non riconoscimento tra lei e i suoi genitori. Molto probabilmente di fondo c'è stato e c'è tutt'ora un atteggiamento di svalutazione nei suoi confronti e una conseguente rabbia, alla quale comunque molto probabilmente seguita a rispondere con progetti molto belli tipo l'oasi felina che attualmente non può realizzare con le sue forze.
Perchè non procedere allora con progetti di vita più graduali lavorando nel contempo sulle sue concezioni di sé, su una conoscenza più approfondita da parte sua delle sue responsabilità e capacità senza la necessità di accusare i suoi genitori della sua situazione. Solo dopo aver fatto ciò potrà tentare di ricostruire una relazione con i suoi di accettazione reciproca dei propri limiti.
Un cordiale saluto
Dott. Gabriele Leardi
16 NOV 2024
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Buongiorno gentilissima utente, grazie per avere condiviso una situazione che le crea un evidente disagio.
Malgrado il suo racconto sia molto dettagliato, per poter esprimere un'opinione servirebbero una serie di approfondimenti che in questa modalità non è possibile ottenere.
Ciò nonostante sembra evidente che, malgrado le evidenti difficoltà di comunicazione e condivisione, lei non abbia mai "tagliato il cordone ombelicale con la sua famiglia" e, probabilmente, questo dovrebbe essere il vero tema da approfondire per meglio comprendere poi tutte le dinamiche da lei descritte.
Augurandole un profittevole percorso di studi, resto a sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento.
Dott. Marco Albertoni
16 NOV 2024
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Buongiorno e grazie per aver condiviso con noi la sua situazione.
E' sicuramente complicato tornare a vivere con i propri genitori e spesso capita che per loro, i figli non crescano mai e quando sono sotto il loro tetto si impegnino a ricreare dinamiche di una "vecchia" vita.
Nonostante ciò, avendo scelto di tornare da loro, è utile che lei riconosca tali dinamiche e, anche accompagnata da un percorso terapeutico, capisca cosa le impedisce attualmente di accettare i suoi genitori come persone con le loro fragilità, senza aspettarsi nulla. Quest'ultimo è un passaggio che richiede tempo e consapevolezza ma la può aiutare a distaccarsi da situazioni che la feriscono perché può non sentirsi accettata per quello che è.
Potrebbe provare a creare un dialogo aperto e sincero con i suoi genitori, senza aspettarsi che la capiscano o che ne condividano le scelte ma che serva a lei per vocalizzare quello che desidera nella convivenza con loro, vederlo più chiaramente e da qui partire per trovare un modo di vivere con loro più serenamente, provando a venirvi in contro sulle varie esigenze.
Se il suo desiderio è di salvare i felini in difficoltà, mentre aspetta di poter avere uno spazio tutto suo da gestire, potrebbe cercare una realtà nei dintorni che abbia la stessa missione e collaborarci attivamente, oppure trovare uno spazio non di proprietà dei suoi genitori in cui non per forza viverci ma utile per l'accoglienza degli animali.
In caso contrario se questo è un motivo di screzio in famiglia, forse vale la pena aspettare un po' e quando sarà il momento avere uno luogo tutto suo.
Se qualcosa la riporta a casa con i suoi genitori, è sicuramente da osservarla e approfittarne in quanto può essere un'opportunità per aiutarla a scoprire nuove parti di sé.
Le faccio un grande in bocca al lupo per il percorso di studi.
Un caro saluto,
Dott.ssa Viola Mastrocola
16 NOV 2024
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Ciao Luce, mi rendo conto che la tua situazione è abbastanza complicata, ma purtroppo appartiene un po’ alla mentalità dei genitori un po’ anziani, nel senso che loro pensano di conoscere tutto e di sapere tutto e quindi a non lasciarti spazio per le tue aspirazioni. Pensa però che questi comportamenti che a te giustamente disturbano c’è la paura di rimanere da soli. . La tua indipendenza corrisponde alla loro solitudine. È giustissimo che tu insegua la tua indipendenza, che intraprenda questo nuovo percorso di studi, è un atteggiamento sano alla tua età. Per quanto riguarda i gatti, anch’io gestisco una colonia felina, gli ostacoli ci sono sempre, sia tra i familiari che con gli estranei. Bisogna far capire un po’ alla volta , semmai con pochi gattini che la loro vita non cambierà e che sarai tu a gestirli e a curarli. Dott.ssa Beatrice Canino
16 NOV 2024
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Buongiorno, credo che sia sano per lei allontanarsi da queste dinamiche familiari per ritrovare se stessa. Con allontanamento ovviamente non intendo un taglio netto, ma uno spazio mentale e fisico che le permetta di prendere "aria". Detto questo, il suo sogno è importante e con un lavoro su di lei si potrà sicuramente trovare un modo per realizzare tutti i suoi bisogni.