I benefici dell'ippoterapia (Terapia Assistita con il Cavallo) per i bambini con Disturbi dello Spettro Autistico
Gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) costituiscono la variegata gamma di interazioni con gli animali finalizzate alla cura, alla riabilitazione, all'educazione e alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone.
Gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) costituiscono la variegata gamma di interazioni con gli animali finalizzate alla cura, alla riabilitazione, all'educazione e alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone. La Terapia Assistita con il cavallo, in particolare, ha radici molto lunghe; infatti, già in epoca greco-romana, tutte le attività equestri erano considerate "benefiche" per la salute umana. (Ministero della Salute, 2020).
I benefici dell'ippoterapia
Gli Interventi Assistiti con i Cavalli si sono rivelati molto efficaci nei confronti dei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico, grazie alla capacità di questi animali di stimolare aspetti legati alla socialità e alla comunicazione, contrastando la tendenza al ritiro sociale (Borgi et al., 2016; Llambias et al., 2016). Il rapporto con il cavallo permette una sintonizzazione corporea e non verbale, in quanto i cavalli rispecchiano e rispondono costantemente al linguaggio del corpo dei bambini e i loro segnali emotivi sono più salienti dal punto di vista comportamentale.
I bambini con diagnosi di DSA possono mostrare una vasta gamma di comportamenti che si manifestano con compromissione dell'interazione sociale e della comunicazione, nonché comportamenti ripetitivi o stereotipati e possono essere osservati prima dei 3 anni di età (American Psychiatric Association 2013). Gli effetti positivi delle sessioni di Terapia Assistita con il Cavallo sono stati maggiormente notati nelle aree del funzionamento sociale, del funzionamento fisico, del funzionamento scolastico e della salute e del comportamento mentale in generale:
- Il miglioramento delle funzioni fisiche è dovuto al fatto che è stato dimostrato che andare a cavallo migliora le capacità motorie di bambini con varie disabilità muscolari e neurologiche (Zadnikar and Kastrin 2011).
- Altre evidenze scientifiche suggeriscono che la Terapia Assistita con Animali influenzi fattori fisiologici come l'abbassamento della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca e la diminuzione dei livelli di ansia (Morrison 2007).
- Per quanto riguarda il miglioramento scolastico, le insegnanti di alunni con DSA che hanno partecipato a sessioni di Terapia Assistita con il Cavallo hanno evidenziato un miglioramento nella comunicazione sociale, così come nell'attenzione, nella tolleranza e nelle reazioni a stimoli sensoriali durante le lezioni in aula.
- Numerosi studi mostrano miglioramenti nel funzionamento sociale, in particolare nell'interazione con gli altri e nella comunicazione sociale, nelle funzioni esecutive e nei comportamenti adattivi, nel controllo motorio e nel grado di partecipazione sociale, oltre ad una globale riduzione dei comportamenti disadattivi quali irritabilità, iperattività, comportamenti auto-lesivi e stereotipie (Harris e Williams, 2017).
L'equitazione terapeutica può essere particolarmente adatta per i bambini con disturbi neurologici che spesso presentano una combinazione di disabilità motorie, cognitive e sociali. È possibile queste attività forniscano un ambiente sensoriale che si rivelerà benefico per i bambini con profonde carenze sociali e comunicative. I partecipanti alle sessioni di Terapia Assistita con il cavallo hanno dimostrato un miglioramento della motivazione sociale e della sensibilità sensoriale, nonché una diminuzione della disattenzione e della distraibilità.
L'atto di cavalcare il cavallo potrebbe essere stato percepito come uno stimolo gratificante che giustificava livelli più elevati di motivazione e impegno sociale. Inoltre, durante queste sessioni viene chiesto ai pazienti di ascoltare le indicazioni, verbalizzare i comandi al proprio cavallo e identificare le forme e l'anatomia del cavallo; ciò ha richiesto ai partecipanti di impegnarsi attivamente e mantenere un livello di coinvolgimento diretto, questo ha portato ad un miglioramento dell'integrazione sensoriale e dell'attenzione diretta.
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