Il ciclo di vita familiare : Cos'è e quali sono le sue fasi?
L'analisi del ciclo di vita familiare permette la ricostruzione e lo studio della fase di vita in cui la famiglia si trova in questo momento, è uno strumento molto utile e molto utilizzato (Scabini, 1989)
Il ciclo di vita familiare è un modello teorico che si utilizza per conoscere l'evoluzione familiare, intesa come processo dinamico caratterizzato da stadi di sviluppo che implicano un cambiamento.
Il ciclo di vita familiare: le sue fasi e fasi
Questi stadi presentano fasi critiche che portano a una riorganizzazione del sistema familiare. Viene utilizzato per identificare la fase che la famiglia sta attraversando ed esplorare e valutare il cambiamento e il processo di riorganizzazione familiare. Ogni stadio è caratterizzato da tre elementi centrali:
- Gli eventi critici: accadimenti che caratterizzano ogni stadio evolutivo e innescano processi di trasformazione. Esistono eventi normativi (eventi che accadono in ogni famiglia, come nascite, matrimoni, decessi di persone anziane, ecc.) ed eventi paranormativi (eventi che non vengono considerati comuni nelle famiglie, come divorzi, malattie, decessi di persone giovani, licenziamenti, ecc.).
- La regolazione delle distanze: è la capacità della famiglia di regolare le relazioni affettive al suo interno, tra lei e l'ambiente esterno e tra le generazioni.
- I compiti di sviluppo: si tratta di scelte basate su richieste interne (provenienti dai propri membri) o esterne (provenienti dal contesto socio-culturale di appartenenza). Riguardano i ruoli, le nuove modalità relazionali, la rinegoziazione del rapporto di dipendenza- autonomia, ecc
Le fasi
- La costruzione della coppia. L'evento critico è dato dal matrimonio, o unione dei due singoli. Per quanto riguarda la regolazione delle distanze la coppia deve definire i confini e le caratteristiche di questi, cosa che è possibile solo se si attuano una differenziazione e un distacco dalla famiglia di origine, che è quindi il secondo punto relativo alla regolazione delle distanze.I compiti di sviluppo riguardano la formazione dell'identità di coppia (la creazione di ciò che viene definito "noi di coppia") e la ridefinizione delle relazioni con la famiglia estesa e con gli amici.
- La famiglia con bambini. L'evento critico è dato dalla nascita del primo figlio. Per quanto riguarda il processo di regolazione delle distanze l'obiettivo è quello di allargare il confine della diade, cioè del sistema coppia, per includere il terzo (figlio). La coppia deve riuscire a fare questo passaggio sia dal punto di vista affettivo e comportamentale, ma anche fisicamente, in modo rappresentazione ed emozionale. Questa fase non riguarda soltanto la capacità di sintonizzarsi sui bisogni del bambino, ma è una crisi che riguarda anche le singole persone (i due sistemi individuali), il sistema coppia e il sistema familiare perché anche nelle famiglie di origine c'è un cambiamento. Un altro punto rispetto alla regolazione delle distanze è relativo al superamento della barriera gerarchica intergenerazionale (è la capacità di superare il conflitto, il contrario del taglio emotivo). I compiti di sviluppo riguardano l'accettazione di una nuova generazione, l'essere in grado e accettare l'assunzione di ruoli genitoriali e quindi l'accomodamento delle relazioni di coppia con l'inclusione degli aspetti genitoriali. Un altro compito è dato dalla ristrutturazione delle relazioni con la famiglia di origine attraverso il comune ruolo genitoriale: è importante che la famiglia di origine riconosca il nuovo ruolo genitoriale della seconda generazione. Infine, è necessario conoscere le persone dietro ai ruoli: quando diventi adulto devi anche riuscire a rinunciare alla presenza dei genitori che ti soccorrono quando hai bisogno. Viene quindi meno una parte che ha caratterizzato la nostra vita, cioè la dipendenza dal caregiver e bisogna essere in grado di capire che dovremmo farlo da soli. La sensazione di stare meglio se qualcuno si occupa dei problemi al posto nostro rimane e questa sensazione ci rende anche difficile simmetrizzare il rapporto con i genitori.
- La famiglia con adolescenti. L'evento critico è l'adolescenza dei figli. Per quanto riguarda il processo di regolazione delle distanze l'obiettivo è l'aumento della flessibilità dei confini familiari per permettere il progressivo svincolo dei figli con un successivo riavvicinamento alla famiglia di origine. In questo periodo della vita, inoltre, la seconda generazione si riavvicina alla prima. Uno dei compiti evolutivi è quello di adeguare la relazione genitori-figli, che deve consentire la reciproca separazione. La coppia deve risintonizzarsi nel sistema di coppia: l'uscita di un figlio lascia la coppia davanti alla realtà che spesso non è rimasto niente nella dimensione della coppia se non ricordi molto nostalgici. In realtà nel momento in cui i figli vivono l'adolescenza la coppia dovrebbe ricontattare il contratto di coppia, dovrebbe rilanciarlo in una dimensione che non è più quella di inizio, è differente, ma deve garantire il continuo della vita della coppia. Infine l'ultimo compito evolutivo è il riavvicinamento e la partecipazione alla prima generazione che sta invecchiando.
- La famiglia trampolino. L'evento critico è dato dall'uscita di casa dei figli. Per il processo di regolazione delle distanze si dovrebbe aumentare ulteriormente la flessibilità familiare per aprire le porte ai figli e spingerli verso l'esterno. I compiti evolutivi sono l'accettazione della relazione tra adulti (seconda e terza generazione), l'apertura del campo relazionale coniugale per includere nuore e generi, il sostegno della prima generazione (nonni) e la rinegoziazione e il reinvestimento nella relazione di coppia della seconda generazione data dall'allontanamento effettivo dei figli.
- La famiglia anziana. In questa fase gli eventi critici sono molteplici: il primo è il pensionamento, il secondo è la malattia o la morte propria e del coniuge. Per quanto riguarda il processo di regolazione delle distanze anche qui è necessario l'impegno nella coppia coniugale e verso la famiglia di origine, unito ad un riavvicinamento ai figli.
I compiti di sviluppo in questa fase sono di mantenimento degli interessi (mantenersi come persone, avere interessi, progetti, passioni, ecc. e essere riconosciuti socialmente come tali), di favorire e sostenere il ruolo della generazione di mezzo e di partecipare alla vita dei nipoti. Infine si parla di mantenere gli interessi adattandosi al declino psicologico e probabilmente accettare la perdita del proprio coniuge preparandosi alla propria morte.
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