La teoria dei bisogni e la piramide di Maslow
La teoria dei bisogni e la piramide di Maslow cercando di evidenziare i bisogni fondamentali dell’essere umano.
Per bisogno in psicologia si intende la mancanza totale o parziale di qualcosa che è fondamentale per la persona, la sua sopravvivenza e il suo benessere. Non tutti i tipi di bisogno però sono uguali e non tutti questi bisogni creano delle motivazioni all’agire per soddisfarli.
Quali sono i bisogni fondamentali per l’essere umano?
Abrham Maslow e la sua teoria gerarchica dei bisogni
Maslow è uno psicologo statunitense che iniziò a studiare a metà del secolo scorso una teoria che cercasse di spiegare i bisogni e i desideri legati al comportamento umano. Per postulare la sua teoria gerarchica dei bisogno, i due concetti a cui fece riferimento furono quelli di motivazione e bisogno. Le sue conclusioni furono raccolte nel saggio del 1954 “Motivation and Personalità”.
La spinta motivazionale
La motivazione viene definita da Maslow come una spinta dettata dai bisogni che sono alla base del comportamento. La motivazione unisce pertanto quelle che sono le nostre necessità e valori con quello che sappiamo fare: ossia unisce le nostre competenze con i nostri valori personali.
In altre parole quando si presenta un bisogno, ovvero quando vi è uno squilibrio tra ciò che desideriamo e la nostra situazione, la motivazione ci spinge ad agire unendo le nostre competenze e i nostri valori.
Esistono tre tipologie di motivazione:
- primaria: motivazioni di natura fisiologica che implicano azioni necessarie alla nostra sopravvivenza, come per esempio bere o mangiare.
- Secondaria: si presenta nei casi di natura sociale o individuale, derivati dal processo di socializzazione degli individui, come per esempio la competizione o la cooperazione.
- Livello superiore: Queste motivazioni riguardano la sfera della persecuzione dei proprio obiettivi in base ai propri valori e ideali.
I bisogni dell’uomo
Per Maslow le motivazioni e i bisogni sono in qualche modo la stessa cosa e sono divisi più o meno nelle stesse categorie. I bisogni si strutturano in gradi, e secondo questa scala dei bisogni, non si può passare allo scalino successivo se prima non vengono soddisfatti quelli di grado inferiore. Vi è pertanto una struttura gerarchica dei bisogni in cui l’individuo viene rappresentato come somma di tutti questi bisogni: riconoscere tali bisogni permette di centrare l’assistenza sull’individuo.
Maslow parte dall’idea che gli individui siano unici ed irripetibili, mentre i bisogni sono comuni a tutti: per migliorare la condizione delle persone è necessario soddisfare i bisogni elementari dell’uomo
. I bisogni sono divisi in fondamentali e superiori, e la non soddisfazione dei primi, come abbiamo visto precedentemente, porta alla non realizzazione dei secondi.
Il concetto di bisogno in psicologia
Il concetto di bisogno in psicologia è stato ripreso da diversi autori. In particolare, si è cercato di analizzare la piramide di Maslow, criticando però la strutturazione in piramide di alcune parti così complesse del sé. Molte caratteristiche del sé sono interdipendenti e dipendono da diversi fattori e non è possibile segmentarle così nettamente.
Un altra critica che è stata rivolta a livello psicologico è il fatto che non ci siano mai state sperimentazioni scientifiche per convalidare tale teoria. A livello psicologico pertanto si critica a Maslow di porre l’attenzione più sui bisogni psicofisiologici che non psicologici, non considerando la complessità della società odierna. I filoni più recenti della psicologia, tendono a considerare il bisogno un elemento che attiva e dirige il comportamento, e la motivazione un elemento complementare ad esso.
Auto-realizzazione e piramide dei bisogni
Abbiamo visto come la piramide dei bisogni sia stata criticata per la sua base troppo funzionale e schematica. In particolare la parte riguardante l’autorealizzazione è quella che destato più opinioni contrastanti.
Nonostante poi in un secondo momento, Maslow riveda la sua posizione nei confronti della società, la critica più comunemente esposta è quella riguardante il fatto che la punta della piramide prenda solo la realizzazione del sé come una realizzazione personale delle sue più alte potenzialità, ma che non contempli una realizzazione etica, morale o sociale.
Ossia è un processo totalmente interiore.
In un secondo momento Maslow rivedrà quest’ultima parte della piramide, inserendo che l’autorealizzazione comprende anche una “self-trascendence”, in cui l’individuo davvero realizzato è colui che include anche valori ed obiettivi esterni che hanno a che fare con la società e con l’altruismo.
L’evoluzione della scala dei bisogni
Oltre a queste critiche è sicuramente doveroso considerare, anche il fatto di come si sia evoluta la società negli ultimi anni. Rispetto anche solo agli anni ’50, quando questo Maslow ha scritto il suo saggio, i valori e le tradizioni della società sono cambiate notevolmente.
Il consumismo e la cultura di massa hanno cambiato notevolmente i nostri desideri naturali, portandoci invece a desiderare tutto ciò che riguarda beni o servizi che si possono comprare.
Gli oggetti diventano solo un bene da collezionare o da tenere nell’armadio, e molto raramente vengono acquistati per la loro utilità. Anche i valori tradizionali e culturali che reggevano le società del ‘900 si sono persi, lasciando pesto a un vuoto esistenziale e a una società dove tutto è relativo.
In questa situazione è possibile dover rivalutare la piramide dei Maslow e adattarla a una società con un paradigma culturale molto diverso da quello del 1954.
La struttura della piramide
Abbiamo visto che la struttura della piramide è considerata una struttura gerarchica, in cui alla base si trovano i bisogni più basilari, che devono essere soddisfatti per portare poi alla realizzazione dei gradini superiori. Vediamo i rispettivi gradini.
1. Bisogni fisiologici
Rappresentano i bisogni fondamentali e la base della vita, perché riguardano tutto ciò che concerne il sostentamento e la riproduzione. Questi bisogni sono i primi a dover essere soddisfatti perché hanno alla base il desiderio di autoconservazione. Se tali bisogni fisiologici non verranno appagati, la loro realizzazione diventerà la motivazione principale del comportamento, e non ci sarà spazio per nessun altro bisogno (questo vale sia per gli uomini che per gli animali.) Mentre, una volta in cui tali bisogni siano soddisfatti regolarmente, ci sarà spazio e tempo per dedicarsi ad altri tipi di bisogni.
I bisogni fisiologici sono bisogni tipo:
La fame
La sete
Il sesso
La respirazione
Mantenere la temperatura ideale per il nostro corpo.
2. Bisogni di sicurezza
Una volta soddisfatti i bisogni primari, si può far spazio ad alcuni bisogni che riguardano una sfera più sociale che permettano di instaurar un sistema di ordine e sicurezza. Anche questi bisogni possono sfociare nell’assunzione di comportamenti specifici, che può variare da cultura a cultura.
Da notare infatti, che molti comportamenti sociali che ogni comunità impone, sono regole che servono per mantenere l’ordine, la stabilità e la sicurezza nella crescita dell’individuo.
Alcuni di questi comportamenti sono:
Sicurezza
Lavoro
Stabilità
Pulizia
Buona salute
Protezione
3.Bisogni di appartenenza e sociali
Nonostante i bisogni di sicurezza rappresentino già in qualche modo dei comportamenti sociali, è in questa terza fase che possiamo parlare di soddisfazione di bisogni sociali legati alla compagnia: quindi necessità di avere compagnia e ricevere affetto. Pertanto questo gradino riguarda la necessita di avere delle relazioni sociali e interpersonale di valore. Quindi rientrano in questo gradino la voglia di avere delle amicizie, delle relazione d’amore solide e strutturate, ed avere conoscenti o colleghi che ci stimano.
Fanno parte di questi bisogni:
Avere degli amici
Comunicare
Ricevere affetto
Essere parte di un gruppo e di una comunità
Essere accettati dagli altri
4. Bisogni di stima (e autostima)
Anche in questo gradino ritroviamo delle aspirazioni che si possono considerare sociali. In particolare questi bisogni fanno riferimento alla necessità dell’individuo di essere percepito dalla sua comunità come un essere benvoluto, stimato e degno di considerazione.
Le valutazioni della comunità possono influire anche sulla propria autovalutazione (anche se non sempre è congruente con ciò che dicono gli altri). Infatti ci sono individui che nonostante siano molto stimati, la loro autostima non gode di ottima salute, mentre altre possono sentirsi molto più stimate di quelli che sono i loro limiti reali.
In questa categoria rientrano bisogni come:
Aver prestigio
Sentirsi apprezzati
Risaltare all’interno di un gruppo
Aver rispetto per sé stessi
Darsi valore
5. Bisogno di autorealizzazione
Questo gradino è la parte della scala di Maslow che ha ricevuto più critiche in generale, come abbiamo visto, perché non è possibile incasellare in maniera cosi pragmatica, essenziale e gerarchica, tutte le sfumature che sottendono alla scoperta del sé.
È la parte più psicologica e individuale, e la sua realizzazione sopraggiunge una volta che tutti gli altri bisogni vengono soddisfatti. È la spinta, l’aspirazione, il bisogno di diventare ciò che si vuole essere, sfruttando al meglio le proprie capacità fisiche, intellettive ed emotive.
Per poter arrivare all’autorealizzazione non solo è necessario sviluppare le precedenti tappe, ma è anche necessario disporre di caratteristiche personali oltre che a capacità tecniche e sociali molto affinate. Questo perché l’autorealizzazione è un processo complicato che richiede tempo e arte. Per esempio alcune caratteristiche riguardano la capacità di accettazione del sé, la spontaneità, l’autonomia, avere rapporti umani positiva, originalità e creatività.
Mentre alcuni bisogni che vengono inclusi in questa sfera sono:
Sviluppo spirituale e morale
Ricerca di uno scopo nella vita
Applicazioni della piramide di Maslow: economia, marketing, scienze mediche
Le applicazioni della piramide di Maslow sono diverse in diversi ambiti, dall’economia, al marketing, dall’infermieristica alle risorse umane.
Possiamo prendere come esempi di applicazione della scala di Maslow l’ambito delle cure mediche.
Si pensi a un paziente che arriva al Pronto soccorso per un malore. Per risolvere il problema di salute del paziente si interverrà con i seguenti passi:
- Trattamento dei bisogni fisici (cercare di alleviare il dolore e realizzare una diagnosi)
- Trattamento dei bisogni di sicurezza (cioè offrirgli un posto dove stare per curarlo e possa stare in sicurezza, e cercare di applicare una terapia per farlo guarire e vivere meglio)
- Trattamento dei bisogni affettivi (informare gli affetti e la famiglia di ciò che sta succedendo).
Le pratiche di assistenza dei malati, rispecchiano i gradini della scala di Maslow e la procedura segue esattamente questo cammino.
Anche nelle risorse umane la piramide di Maslow è tenuta in considerazione per cercare di creare un ambiente di lavoro sano, efficiente e migliorare la motivazione degli impiegati.
A livello di marketing e economia, la Piramide di Maslow viene utilizzata soprattutto per identificare i bisogni dei clienti e in che punto della piramide si trovino. In questo modo si può creare una strategia di marketing e di comunicazione che abbia un valore rilevante, ripercuotendo direttamente sulla loro scala dei bisogni del momento.
Critiche e revisioni della piramide di Maslow
Come abbiamo già visto le principali critiche alla teoria di Maslow riguardano fondamentalmente i punti riguardanti lo sviluppo psicologico della persona e il contesto sociale.
- Critiche al contesto sociale. Maslow sembra dimenticarsi del contesto sociale, storico e culturale nella sua piramide. Per esempio il tipo di cultura può incidere profondamente sui tipi di bisogni degli individui. Può essere per esempio che in una cultura collettivista l’accettazione da parte del gruppo potrebbe diventare il massimo sviluppo individuale prima ancora della realizzazione personale. Oppure in periodi storici diversi i bisogni delle diverse persone potrebbero variare. Prescindere dal contesto culturale, storico e sociale fa sí che l’applicazione universale della piramide gerarchica dei bisogni non sia possibile.
- Critiche alla scarsa valorizzazione dei legami sociali. Sono state mosse critiche alla scarsa importanza che Maslow assegna alle relazione sociali. Abbiamo visto in altri articoli come l’isolamento possa essere fonte di squilibri mentali e di manipolazione, o come in alcuni sociali i legami sociali permettano di compiere azioni che si possono realizzare solo in gruppo (dalla caccia al mammut all’equilibrio psico-fisico di una persona) e che vadano pertanto classificate come un bisogno fondamentale per la sopravvivenza.
- Critiche dal punto di vista psicologico. Seguendo questa linea di pensiero, anche in psicologia la visione di Maslow è stata criticata, proprio perché troppo schematizzata e lineare. I processi psicologici e individuali sono così correlati e interconnessi che non possono essere spiegati su una scala gerarchica.
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Io la piramide la leggo dall' alto verso il basso.
A mio parere è proprio la rappresentazione gerarchica quali-quantitativa espressa con la "piramide" che semplifica eccessivamente e limita. Andrebbero considerate anche altre teorie quale ad esempio quelle di Manfred Arthur Max-Neef.