Ansia sul non essere ancora sposata.

Inviata da Marianna · 7 ago 2024 Ansia

Gentili Psicologi,
Vi scrivo perché da qualche giorno (e indirettamente da qualche anno) provo una profonda tristezza per non essere ancora sposata.
Ho compiuto 30 anni da qualche settimana, e fino a qualche giorno fa tutto procedeva bene.
In questi due anni ho migliorato tantissimo la mia salute mentale, sono riuscita ad avere il lavoro dei miei sogni (anche se sono ancora precaria), ho allargato la mia cerchia di amici, ho iniziato ad approfondire i miei hobby, ho cominciato ad uscire spesso, anche per andare ad appuntamenti, ecc. Oltre a tutto questo ho una famiglia fantastica, una migliore amica da sogno, tanti successi lavorativi nel sacco, tantissimi progetti...
Insomma, avevo raggiunto un senso di pace e soddisfazione personale sul quale ho lavorato davvero sodo. Sentivo fino a qualche giorno fa che la mia vita è solo iniziata e ci sono cose meravigliose che mi aspettano nel futuro.
Certo, qualche momento nel quale il pensiero dell'essere ancora nubile è affiorato e mi ha causato temporanea tristezza, ma poi tornavo sempre in carreggiata. Era una cosa temporanea, appunto. Fino all'altro giorno.
Cos'è successo? Ho ricevuto notizia che la mia migliore amica d'infanzia si è sposata. E subito sono entrata in crisi.
Tra noi c'è stato un rapporto travagliato, contrassegnato anche da molta competizione. Non ci vediamo da 11 anni e abbiamo chiuso i rapporti 15 anni fa.
Ma l'idea che anche lei si sia sposata prima di me, mi ha fatta crollare. Ho pianto tutto il giorno e se ci penso mi affiorano le lacrime...vorrei avvilupparmi in una coperta per piangere e dormire per giorni.
So che ho una vita piena, anche se ho ancora tanti sogni da raggiungere (la stabilità lavorativa, una casa mia, il matrimonio, un bambino, ...), ma capisco la cosa solo dal punto di vista razionale. Dal punto di vista emotivo, non riesco ad accettarlo. Non importa di quante statistiche leggo, non importa guardare i miei amici (una è divorziata con un bimbo e un compagno (32), un'altra è in crisi con il marito (32), una si sta separando (55), uno tradisce la moglie (43), una (33) pur essendo felicemente sposata odia il suo lavoro, ecc...), non importa ragionare sul fatto che non è colpa mia di non aver incontrato ancora la persona giusta (tra relazioni brevi fallite, siti d'incontri, speed dating, uscite tra amici, ...); io continuo a sentirmi in difetto.
In difetto rispetto ai miei sogni, alle aspettative di quando ero una bambina, alle aspettative di tanti ("Come sei single?!? Tu?! Sei così bella!!"), alle aspettative della società, al mio orologio biologico.....
Sono stanca. Stanca di sentirmi così e non so come fare per smettere di ossessionarmi su questa cosa e cosa succederà in futuro e lasciare che la mia vita segua il suo corso.
Aiuto.

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Miglior risposta 9 AGO 2024

Gentile Marianna,
alla base del suo malessere vi è un livello di autostima non ancora soddisfacente che ha dato spazio ad un rancore residuo nei confronti di quella amica d'infanzia che poi in seguito è diventata una grande "avversaria".
Incontrare il partner adatto per una relazione di coppia che può portare al matrimonio è spesso una questione di fortunata casualità nelle interazioni sociali e non una questione di arrivare primi in una gara di corsa.
Pertanto, per correggere il suo pensiero disturbante in merito, è consigliabile un supporto psicoterapeutico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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8 SET 2024

Buongiorno,
Dalla sua descrizione sembra piuttosto chiaro come la cosiddetta “ansia del tempo che passa”, piuttosto che la preoccupazione rispetto al non essere “in pari coi tempi”, possa avere avuto origine, in lei, fin dai tempi dell’infanzia. Potrebbe essere proprio per questo motivo che, ad oggi, ragionare razionalmente non le è d’aiuto nel combattere l’angoscia connessa a questo tema.
Un percorso di terapia breve le potrebbe essere d’aiuto nell’’individuare i propri reali bisogni e,successivamente , permettersi di sperimentarsi in attività più rispondenti ad essi. Difatti, spesso l’ansia rispetto al tempo che passa insorge o si fa più pregnante nel momento in cui non si è, in realtà, pienamente soddisfatti di ciò in cui ci si impegna nella quotidianità. Questo perché, a sua volta, è spesso difficile riuscire ad entrare in contatto coi propri reali bisogni, spesso confusi coi doveri o con i bisogni di chi circonda.

Sperando di esserle stata d’aiuto,

Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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5 SET 2024

Buongiorno Marianna,
Le scrivo le mie impressioni

Mi sembra importante riconoscere quanto è stata brava a raggiungere tutti quegli obiettivi che dipendevano solo da lei, come il lavoro, le amicizie, la tua crescita personale.
Per gli obiettivi di coppia, però, è diverso, perché richiedono la partecipazione di un'altra persona, e questo non è qualcosa che puoi controllare interamente da sola. Forse è utile riflettere sul fatto che considerare il matrimonio un traguardo che dipende solo da te potrebbe essere fuorviante, perché per far funzionare una relazione bisogna essere in due. Non è un fallimento personale, ma solo una questione di tempo e circostanze. Nel frattempo, puoi continuare a vivere pienamente e goderti tutto ciò che hai costruito.
Aggiungo anche, sarà che io sono una psicanalista, che a volte gli sogni di bambini possono essere molto pericolosi se riportati alla vita adulta così come sono nati. È sempre molto interessante, nelle varie sessioni, comprendere di che cosa erano veramente fatti i sogni dell’infanzia e scoprire come si può arrivare alla soddisfazione, ma con le modalità e le più ampie capacità della vita adulta

Dott.ssa Giuliana Gibellini Psicologo a Carpi

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5 SET 2024

Gentile Utente,
comprendo la sua sofferenza e l'intensità delle emozioni che sta vivendo. Il matrimonio e la costruzione di una famiglia sono sogni profondamente radicati per molte persone, e quando questi obiettivi tardano a realizzarsi, è normale sentire un senso di frustrazione o inadeguatezza. Il confronto con gli altri, specialmente con figure significative del passato come la sua amica, può far riemergere vecchie insicurezze e alimentare la sensazione di essere in ritardo rispetto a una sorta di "tabella di marcia" che ci si è imposti o che la società sembra suggerire.
Tuttavia, è importante riconoscere quanto ha già costruito nella sua vita: ha raggiunto traguardi personali e professionali significativi, ha ampliato i suoi interessi e ha una vita ricca di esperienze. Non sono traguardi da sottovalutare. Il matrimonio, così come qualsiasi altro obiettivo di vita, non definisce il valore di una persona né il suo successo, e spesso arriva nel momento più inaspettato.
Un punto centrale che può aiutarla è provare a separare le aspettative che si è autoimposta da ciò che realmente desidera, al di là della pressione sociale o dei confronti. Il percorso di vita di ciascuno è unico, e forzare i tempi o ossessionarsi su ciò che "dovrebbe" accadere rischia di sottrarle la serenità conquistata con fatica.
Le suggerisco di prendersi del tempo per sé, per riflettere su cosa desidera davvero e, se sente che la situazione diventa troppo pesante, considerare un supporto psicologico che la guidi nel processo di accettazione e di gestione di queste emozioni. Ricordi che il suo valore non dipende da ciò che ha o non ha raggiunto, ma dal percorso che sta seguendo, fatto di scelte consapevoli e di crescita personale.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordialmente,
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna Psicologo a Mesagne

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5 SET 2024

Cara Marianna,

grazie per aver condiviso i tuoi sentimenti con tanta sincerità. È evidente che stai attraversando un momento di profonda riflessione e difficoltà emotiva, nonostante i tanti successi che hai raggiunto. Prima di tutto, è importante riconoscere la complessità delle emozioni che provi e il loro legame con le aspettative personali, sociali e culturali.

Hai descritto un percorso personale ricco di progressi: il miglioramento della tua salute mentale, un lavoro che ami, una cerchia di amici e numerosi progetti di vita. Questi sono tutti risultati di cui essere molto orgogliosa, eppure comprendo come l'evento del matrimonio della tua amica d'infanzia abbia risvegliato una tristezza latente. Il confronto con gli altri e con le proprie aspettative di vita può spesso essere fonte di frustrazione, soprattutto quando si tratta di obiettivi legati a relazioni e matrimoni, che la società spesso carica di aspettative e pressioni.

Ecco alcuni spunti per riflettere e, spero, per aiutarti a navigare questo momento di difficoltà:

1. Confronto con gli altri
È naturale confrontarsi con gli altri, specialmente con persone che hanno avuto un ruolo significativo nella nostra vita, come la tua amica d’infanzia. Tuttavia, il confronto diretto può essere insidioso. Ogni percorso di vita è unico, e quello che vediamo dall'esterno non racconta tutta la storia di una persona. Ad esempio, hai descritto situazioni complesse tra alcune persone sposate intorno a te. Questo dimostra che la felicità e la realizzazione non sono necessariamente legate allo stato civile. Il matrimonio di qualcun altro non cambia in alcun modo i tuoi progressi e i tuoi successi.

2. Le aspettative della società e dell'infanzia
Molti di noi crescono con aspettative su cosa significhi "essere realizzati", spesso basate su idee di successo che includono il matrimonio e una famiglia. Queste aspettative possono derivare dalla società, dalla cultura e persino da noi stessi. È importante ricordare che non esiste un'unica strada verso la realizzazione e che il percorso verso i propri sogni non deve per forza seguire un calendario prefissato. Stai costruendo la tua vita a modo tuo, con successi autentici che parlano di chi sei.

3. Il peso delle emozioni
Riconosci che, anche se razionalmente sai di avere molto di cui essere grata, le emozioni spesso non seguono la logica. La tristezza che provi è reale, e ha radici nelle aspettative e nei sogni che hai avuto fin da bambina. È importante non sopprimere queste emozioni, ma accoglierle, permettendoti di elaborarle senza giudizio. Sentirsi "in difetto" rispetto a un’immagine ideale di se stessi può essere doloroso, ma affrontare queste sensazioni può aiutarti a rinegoziare il tuo rapporto con le aspettative passate.

4. Prenditi cura di te
Nel momento in cui ti senti sopraffatta dalle emozioni, può essere utile prenderti del tempo per ascoltare te stessa. Trovare spazio per attività che ti portano gioia e soddisfazione, che siano legate ai tuoi hobby o a momenti di connessione con gli amici, può aiutarti a radicarti nel presente. Queste attività possono ricordarti che, nonostante la tristezza momentanea, la tua vita è piena di opportunità e bellezza.

5. Accogliere l’incertezza del futuro
La preoccupazione per il futuro, il "non sapere cosa succederà", è una fonte comune di ansia. Tuttavia, ricordati che molte delle cose che hai già raggiunto nella tua vita sono frutto del tuo impegno, della tua crescita e delle tue scelte. Non possiamo controllare ogni aspetto della nostra vita, ma possiamo continuare a costruire il nostro percorso passo dopo passo. Il matrimonio, se è un tuo desiderio profondo, potrebbe ancora far parte del tuo futuro, ma permettiti di vivere il presente senza farti schiacciare dalle aspettative.

6. Dialogo interno compassionevole
È utile sviluppare un dialogo interno gentile e compassionevole verso te stessa. Chiediti: “Se una cara amica mi raccontasse le stesse cose che sto vivendo io, come la rassicurerei?”. La gentilezza verso te stessa ti aiuterà a lenire il dolore e a riscoprire la fiducia nel tuo percorso personale.

7. Supporto professionale
Se senti che questo stato d’animo persiste e diventa troppo pesante da gestire da sola, non esitare a cercare supporto professionale. Un terapeuta può aiutarti a esplorare in modo più approfondito i tuoi sentimenti e a trovare modi per affrontare queste sfide emotive.

Infine, ricorda che ogni fase della vita ha il suo valore e che non sei definita dallo stato civile o dalle aspettative altrui. Le cose che hai già raggiunto sono straordinarie, e c'è ancora molto di bello e significativo che ti aspetta.

Dott. Cristian Conforti Psicologo a Rende

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12 AGO 2024

Buonasera Marianna,
Grazie per la sua condivisione.
Comprendo come l'influenza di queste aspettative di cui parla e di questo "orologio biologico" possa farla sentire... Ebbene, forse ciò che potrebbe aiutarla sarebbe proprio quindi un lavoro su questi elementi: un percorso di terapia potrebbe guidarla nell'esplorazione dei significati personali, pensieri, emozioni associate a questi aspetti. A volte la nostra mente produce dei pensieri e delle valutazioni che rappresentano i veri motivi scatenanti il nostro malessere: individuati questi, è possibile lavorarci in terapia in direzione funzionale ad una maggiore serenità.
Resto a disposizione,
Un saluto,
Dott.ssa Federica Favro

Dott.ssa Federica Favro Psicologo a Busto Arsizio

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9 AGO 2024

Gentilissima, quelli che ha toccato qui sono argomenti molto importanti e delicati che hanno un inizio già in una fase infantile.
Il dover essere costantemente al pari con tutti coloro che ci circondano, a lavoro, nel privato, posiziona le nostre aspettative attuali in una situazione di conflitto con quelle passate.
Crescendo impariamo che anche i nostri sogni possono cambiare e a volte diversificarsi di molto rispetto a prima.
Dobbiamo sempre tenere a mente che evolvere significa anche darsi l'opportunità di pensare che se prima volevamo una cosa, non è detto che adesso per noi sia la scelta più giusta.
Si è mai chiesta se questa paura o ansia, come lei la verbalizza, sia più il frutto di un'imposizione sociale o familiare piuttosto che un vero e profondo desiderio?
Ricordiamoci che viviamo in una società che ci vuole tutti efficienti e perfetti, una società che ci impone delle scadenze (certo tranne quelle biologiche) nel dover o non dover costruire le nostre vite in un determinato modo.
A volte queste pressioni possono mandarci in confusione e farci dubitare anche di quei bei risultati che abbiamo ottenuto a fatica.
Le consiglio di pensare alla possibilità di iniziare un percorso con un professionista con cui toccare alcuni di questi aspetti in maniera più sistematica e funzionale.
Cordialità.

Dott.ssa Letizia Lo Cascio Psicologo a Milano

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9 AGO 2024

Purtroppo molto spesso la società ci impone delle "regole" che noi interiorizziamo e quindi facciamo dei paragoni con le vite altrui. Creandoci magari delle aspettative che giustamente ci fanno sentire indietro qualora non vengono soddisfatte. E quindi dopo la relazione l'ansia del matrimonio, del primo figlio e così via..
Purtroppo però affidare la nostra felicità a qualcosa che non dipende da noi non ci fa bene. Può mettere in atto delle strategie per avvicinarsi al suo scopo e quindi magari conoscere nuove persone, frequentare nuovi ambienti ma provi a concentrarsi su ciò che in questo momento ha di bello nella sua vita

Rosaria D'Alia Psicologo a Palermo

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8 AGO 2024

Buongiorno Marianna,

Il suo vissuto emotivo di tristezza relativo alla notizia del matrimonio della sua amica meriterebbe un approfondimento per comprendere quale tassello ciò ha mosso dentro di lei. A partire da ciò, sarebbe possibile lavorare per fare in modo di rendere quel tassello meno doloroso per lei attraverso un percorso psicologico.

Rimango disponibile ad essere contattata,
Dott.ssa Ilaria De Mola

Dott.ssa Ilaria De Mola Psicologo a Milano

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8 AGO 2024

Buongiorno
Ci sono delle cose che si possono cambiare ed altre che si debbono accettare.
A cosa serve sentirsi in difetto? Sarebbe piu utile, trovare un modo per conoscere altre persone.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta, per avere chiarezza in sé stessa.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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8 AGO 2024

È il sogno di tante donne, quasi tutte quella di sposarsi e di farsi una famiglia.

Capita che quando vediamo gli altri o le altre sposarsi e andare avanti e non rimanere “Fermi” Proviamo sofferenza.
Assolutamente normale e comprensibile

Il mio consiglio è di non dare peso alla tristezza e di continuare ad andare avanti continui a uscire e continui A frequentare persone non si Chiuda in se stessa.
È vero che può succedere che alcuni si sposano e poi la situazione finisce male.

Tuttavia ogni caso è un caso unico.

Se la relazione è costruita con strane valori stati principi da entrambe le parti il matrimonio arriva fino alla fine naturale.

Non dia troppo peso alla tristezza e non Si faccia condizionare da essa.
Continui a vivere la vita A coltivare amicizie e a frequentare persone e vedrà che arriverà anche il suo momento.

Resto a disposizione

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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