Salve,
Tre mesi fa il mio fidanzato mi ha lasciata dopo 4 anni e mezzo di relazione e dopo che avevamo fatto insieme progetti di famiglia.
Da più di un anno lui ha intrapreso un percorso di psicoterapia per una forma di depressione innescata da una situazione lavorativa che gli ha procurato un forte stress psicologico ed emotivo. Purtroppo negli ultimi mesi il suo malessere è andato progressivamente accentuandosi (nonostante gli incontri settimanali con lo psicologo), al punto che mi diceva di non riuscire a provare entusiasmo per niente, di avere difficoltà di concentrazione e di sentirsi perennemente senza energie.
Naturalmente, data la situazione, tutti i nostri progetti sono stati messi in stand by e questo ha provocato malumori e contrasti tra noi, perché pur capendo il suo malessere, ho cominciato a dubitare sui suoi reali sentimenti per me. Ho cercato di stargli vicina in tutti modi, ascoltandolo, rassicurandolo sulle sue capacità e potenzialità e rendendomi sempre disponibile quando aveva bisogno di me, ma sembrava che nulla servisse a farlo stare meglio, mentre la sensazione di impotenza che provavo mi stava pian piano distruggendo.
Tre mesi fa circa abbiamo avuto una brutta discussione al telefono ed è stato in quell'occasione che mi ha lasciata, dicendo che io sarei stata meglio senza di lui, perché lui, pur amandomi moltissimo, non era in grado di rendermi felice.
Ho cercato di convincerlo che non era vero e che ne avremmo potuto parlare di persona quando ci fossimo calmati, ma lui mi ha detto di uscire dalla sua vita con una freddezza che non aveva mai mostrato nel tempo che siamo stati insieme.
A distanza di qualche settimana da quella telefonata, ho provato a ricontattarlo, per sapere come stava e per dirgli che mi mancava e che mi dispiaceva per come era finita tra noi. Gli ho chiesto di dirmi apertamente se i suoi sentimenti per me erano cambiati, ma non mi ha dato nessuna risposta, allora gli ho detto che lo avrei aspettato se lui vedeva amcora un futuro con me. A quel punto è scoppiato a piangere e mi ha detto che non poteva chiedermi di aspettarlo, perché sentiva che non c'erano stati progressi nella sua condizione psicologica e non sapeva se e quando sarebbe riuscito a superare la depressione. Mi ha detto anche che mi avrebbe chiamata dopo qualche giorno per riprendere alcune cose che ha lasciato a casa mia, ma da allora non l'ho più sentito.
Un paio di settimane fa gli ho scritto un'email per ribadirgli che io lo amo ancora, che vorrei stargli vicina e che mi fa stare male non sapere neanche come sta, ma ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta, neanche per dirmi che ha letto la mia email.
Ora mi domando cosa dovrei fare, chiamarlo per dirgli che, di fronte al suo silenzio, penso sia il caso di restituirgli le sue cose, magari inviandogliele per posta, dato che sembra che lui non voglia vedermi, oppure se dovrei dargli ancora tempo, non cercandolo più e aspettando eventualmente che si faccia risentire lui.
Mi chiedo perché una persona che diceva di amarmi fino al giorno in cui mi ha lasciata ora mi ignora, facendomi sentire come se questi quattro anni non gli avessero lasciato nulla, come se non meritassi più neanche una risposta da parte sua.
È possibile che la depressione stia offuscando la sua mente al punto da renderlo così diverso da come l'ho conosciuto e così incurante del male che mi sta facendo ignorandomi?
Può questa malattia cambiare i sentimenti di una persona, oppure questi vengono solo anestetizzati perché il dolore è tale da non far sentire più emozioni alla persona che ne è colpita?
Scusate se mi sono dilungata, ma ho cercato di fornire gli elementi necessari per avere un quadro sufficientemente chiaro della situazione.
Vi ringrazio fin da ora per l'aiuto che vorrete offrirmi.
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27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 10 persone
Buongiorno ,la fine di una storia è sempre dolorosa in particolare se la fine è da addebitarsi ad altro che non i sentimenti delle persone. La depressione è una malattia come tante altre e necessita di cura e tempo, spesso cure anche integrate.
Purtroppo quando una persona è in una tale condizione non è in grado di vivere una relazione partecipandovi pienamente. Inoltre lo stato che si vive fa sentire indegni e incapaci di amare. Perciò capisco la decisione del tuo fidanzato e anche che qualsiasi cosa tu potessi fare non serviva. Non basta in effetti perché il focus del disagio è dentro di lui e solo lui può attivare un nuovo modo di vedersi. La depressione, come ogni altro disturbo e disagio psicologico rende diversi e cambiare è come entrare in un percorso dove ognuno affronta le proprie ombre. Ci vorrà tempo per poter far luce ma è necessario che tu lo lasci andare per la sua strada in modo che possa riprendere in mano la sua vita e allora vedrete. Anche questo significa amare. Un caro saluto e auguri grandi. rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
dott.ssa Silvia Chiavacci
1 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Delusa 48,
effettivamente un forte stato depressivo può far perdere l'interesse per qualsiasi cosa o persona e quindi anche per una persona con cui vi era prima un forte legame.
Tuttavia in realtà non sempre questo disturbo comporta la volontà di interrompere una relazione sentimentale che può essere addebitata ad altre cause e mascherata da una concomitante crisi depressiva.
In ogni caso, qualunque sia il motivo vero della rottura non si può costringere nessuno a restare in una relazione contro voglia se ha deciso di andarsene.
Pertanto, il consiglio è di ignorare questo ormai ex-fidanzato e prendersi cura del suo comprensibile malessere tramite un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Ciao,
sicuramente un disturbo depressivo può sovrastare le caratteristiche di personalità di un individuo. Sono spesso i sintomi a parlare al posto della persona stessa. Questo disturbo é caratterizzato anche da senso di impotenza, inutilità e senso di colpa tanto che lui ti ha ribadito di non essere in grado di renderti felice. Probabilmente la vive come una responsabilità in più e la sua paura di non esserne capace lo paralizza. Anche perché la depressione é un disturbo paralizzante per cui la persona non riesce a trovare energie per fare nulla. Le persone depresse non riescono a vedere via d'uscita di fronte alle problematiche che secondo loro non avranno possibilità di risolversi. La perdita di interesse é un altro sintomo della patologia, anche verso le cose che prima ne destavano.
27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Salve,
comprendo che la delusione che lei prova, per come questa relazione è terminata, è enorme, soprattutto per l’impotenza che sente nel non poterlo aiutare.
Per quanto riguarda le sue domande, si, è possibile che la depressione possa determinare un cambiamento nei modi di pensare, sentire, agire. Una persona depressa vede “tutto nero”, c’è un dolore di vivere che può investire ogni sfera della vita, anche quella sentimentale, e può portare a non riuscire più a godersi nulla, a perdere la motivazione in tutto.
I livelli di gravità posso cambiare, ma in ogni caso è necessario del tempo per uscire da questa condizione. Mi chiedo se lui voglia uscirne e farsi aiutare? Perché a volte questo può essere molto faticoso, per questo si può mollare.
Rispetto a lei può cercare di sostenerlo ancora, ma se lui non vuole, anche se a malincuore, va accettata la sua decisione. Non si può aiutare chi non vuole essere aiutato.
27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Carissima, ritengo che la depressione sia solo un motivo di questa frattura. Dal suo racconto trapela molta sofferenza e desiderio di mantenere questo rapporto. Per ogni relazione bisogna essere in due a volerla e nel momento che uno dei due decide di troncare, all'altro non rimane che, seppur con molta sofferenza, accettare e saper lasciare andare. è proprio nel rispettare la scelta del partner che dimostriamo il nostro amore. Amare non significa possedere ma permettere all'altro di evolvere verso il suo meglio. Questo nel vostro rapporto vale per entrambi. E' giusto in questo momento che lei si concentri su se stessa e sul proprio bene e chiedersi se effetivamente è rincorrere qualcuno che vuole stare da solo. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per fare chiarezza ma anche per riuscire a superare il trauma che questa rottura le ha provocato.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Rosella D'Avola
27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara delusa 48,
Mi dispiace per la sofferenza emotiva causata da ciò che ci hai esposto.
Resto a disposizione anche online se vorrai cercare di crearti uno spazio tuo personale di ascolto attivo e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
Cordialmente.
27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve.
Ho letto con attenzione il suo racconto e si percepisce chiaramente il suo dolore e la sua impotenza, che sono purtroppo frequenti condizioni che caratterizzano chi vive una relazione affettiva con chi soffre di depressione. Certamente questa condizione non aiuta ad avere una visione assertiva e positiva del futuro e la sensazione e’ sempre quella di non avere sufficienti energie per affrontare eventuali problemi. Posso solo consigliarle di concentrarsi maggiormente su se stessa e su cosa davvero lei desidera da questa relazione e se può essere realmente per lei una realtà da viversi in modo sereno o meno. I sentimenti devono sempre essere considerati anche in considerazione della propria condizione personale, valutando ciò che può procurare danno non solo all’altro o alla coppia, ma anche a se stessi. Un sostegno psicologico potrebbe aiutarla in tal senso, a capire cosa lei possa realmente fare e cosa sia la cosa migliore per lei e per entrambi. I miei auguri
27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara delusa,
la depressione, fra i suoi vari sintomi, è caratterizzata da uno in particolare, il quale spiega la sua mancanza di entusiasmo, ovvero l'anedonia: l'incapacità di provare piacere in tutte o quasi tutte le attività quotidiane.
Non è che non sente più le emozioni, ma è come se fossero ovattate e costrette.
In aggiunta, mi chiedevo che situazione lavorativa ha dovuto affrontare? Mobbing verticale oppure orizzontale? Nel primo caso, mi riferisco a vessazioni psicologiche da parte del suo superiore, ad esempio il demansionamento. Mentre nel secondo, intendo sempre vessazioni psicologiche, ma inferte dai suoi colleghi.
Per qualsiasi approfondimento sono a sua completa disposizione, anche online.
27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno.
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).
27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buongiorno,
Il suo ragazzo probabilmente ha ancora un forte sentimento nei suoi confronti e -con molta probabilità- è in virtù di questo che non vuole complicarle la vita. Sono cauta nel dirlo perché bisognerebbe ascoltare lui direttamente.
La depressione è un disturbo che comporta un tempo di terapia e di supporto importante. Ma non è un impedimento a costruire una vita di coppia.
Se l’amore che ha per lui la porta ad accoglierlo con le sue fragilità questo non può che aiutarlo a uscire dalla solitudine in cui la depressione generalmente induce a fare.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara, comprendo quanto tu sia addolorata è paralizzata da questa situazione, non è semplice stare accanto alla persona che si ama quando questa vive un suo profondo disagio interno, tale che si viene respinti e allontanati. A mio avviso tu hai fatto ciò che potevi per garantire i tuoi sentimenti, fargli sentire che ci sei e sei disposta a tutto pur di mantenere la vostra relazione salda e illesa. Ma vedi, è necessario rispettare le scelte dell’altro anche quando queste ci creano dolore.. è necessario perché anche questo è un modo per dimostrargli il tuo affetto. Il tuo partner è in una fase tanto delicata quanto difficile, se ha sentito il bisogno di mettere in stand by la relazione è perché lo ha ritenuto funzionale alla sua guarigione (magari è anche un modo per proteggerti?). Sii paziente e fiduciosa. Resto disponibile per qualsiasi tuo altro dubbio o chiarimento. Un caro saluto.
Dott.ssa Guercioni Clarissa