Salve, scrivo questo messaggio in un momento di disperazione.
Sono fidanzata da quasi 3 anni con un fantastico ragazzo con cui ho molti interessi comuni, stessi valori, progetti di vita simili. Sto molto bene con lui, se non fosse per...LA DEPRESSIONE.
Credo che il mio ragazzo soffra di depressione con sempre più alti e bassi.
A volte passa giornate intere a letto,non risponde ai miei messaggi,si sente insoddisfatto della sua vita.
Lui si è trasferito nella mia città, mentre sto studiando per l'università.
Quando ci siamo conosciuti era una persona più allegra e spensierata, ma sono quasi certa che fosse tutta apparenza, un modo per non pensare a questo "qualcosa che tanto si affanna a cercare ." Vive male anche il fatto di vivere qui, perché non gli piacciono le grandi città, all'inizio ho pensato che il problema potesse essere questo, ma lui stesso mi ha detto che si trascina questa tristezza da anni.
A volte sparisce dicendomi che deve riflettere e io gli lascio i suoi spazi, nella speranza che possa davvero aiutarlo a superare questo momento.
Si era anche creata una brutta situazione con una sua cara amica, in cui lei mi scriveva constantemente ogni volta che lui spariva e io, dall' altro lato, stavo già male per il fatto che non sapessi cosa stava facendo, come stava, etc.
Io cerco di aiutarlo nel mio piccolo, standogli vicino, facendogli fare cose che gli piacciono, ma a volte mi sembra inutile.
Lui dice di non volersi fare aiutare da uno psicologo e di certo non posso costringerlo.
Quello che mi fa arrabbiare è che mentre io cerco di stargli vicino, faccio attenzione a tutto quello che dico pur di non ferirlo, evito di appesantire la relazione, lui a volte mi ha detto "che forse non c'è neanche una soluzione al suo problema", scartando totalmente l'idea di uno psicologo, mi sembra un capriccio anche mentre lo scrivo.
"Non voglio andare dallo psicologo, quindi se risolvi da solo bene, altrimenti forse vuol dire che magari non c'è una soluzione."
Sono delusa, arrabbiata, ma non posso mostrarlo perché i miei sentimenti reali potrebbero solo peggiorare la sua situazione, devo sempre avere del tatto estremo anche quando non lo sopporto.
Un'altra mia preoccupazione è che anche io in passato ho sofferto di depressione e l'ho risolta in parte da sola e in piccola (ma MOLTO utile) parte con uno psicologo. Ciò nonostante mi piace l'idea di migliorarmi e fare un lavoro introspettivo su me stessa,motivo per cui vorrei fare nuovamente un percorso di terapia.
Ecco, il punto è che ho faticato tanto per ottenere la solarità che ho oggi e il mio ragazzo, a volte, "mi spegne". A volte non riesco ad avere l'energia tale per contagiare anche lui con la mia felicità, mi sento piuttosto assorbita della mia positività.
Cosa devo fare? Lo amo, so che è un momento passeggero e che la depressione può essere curata, ma questa situazione mi sta davvero stressando.
Come si fa ad aiutare un partner depresso senza cadere nel vortice?
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17 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Arianna,
è sicuramente molto difficile stare vicino ad una persona che "vede solo nero". Solitamente i tentativi di aiutarla sono vani e ci fanno sprofondare nel senso di impotenza.
Penso che lei abbia bisogno di prendere consapevolezza del fatto che purtroppo non ha nessun potere di cambiare la situazione del suo ragazzo e che solo lui può decidere di fare qualcosa per uscirne, facendosi aiutare. Ciò significa che in questi casi la prima cosa da fare è lasciar perdere l'illusione di poterlo aiutare, se non standogli a fianco. Non ci sono frasi magiche o comportamenti che possono cambiare la situazione.
E' comprensibile che stare vicino ad una persona pessimista e negativa verso tutto e verso il futuro possa influenzarla e portarla a sentirsi "prosciugata" dell'energia positiva che invece sente di avere. Penso abbia bisogno di dare voce a questa energia positiva al di là di lui e che abbia bisogno di imparare ad esprimerla indipendentemente dalle reazioni del suo ragazzo e dal suo modo di vedere la vita.
So che non è facile, perché il legame con lui la porta a coinvolgersi emotivamente nella sofferenza che vive, allo stesso tempo, non potendo concretamente fare niente per cambiare le cose, può fare in modo di vivere la sua vita serenamente trovando modi e tempi per godersela e stare bene.
15 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Arianna Buongiorno.
Spesso la difficoltà dell'individuo è anche la difficoltà di sta intorno: con questo intendo che capita che chi si prende cura di qualcuno sofferente, a sua volta inizia a soffrire per il carico che questo comporta. Credo che possa essere di beneficio per lei rivolgersi ad un terapeuta: se lui non è pronto ad affrontare il suo problema, può beneficiarne lei stessa per gestire meglio il problema di lui, ed evitare questo spegnimento che teme in lei possa avvenire. Si aiuti lei stessa per aiutare meglio lui.
Resto a disposizione online e in studio per qualsiasi domanda o curiosità, e la saluto caramente
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati
15 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Arianna, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che potete entrambi sperimentare e quanto sia impattante sulla vostra vita quotidiana. Ritengo fondamentale che voi possiate richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutare il suo compagno ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che gli impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarlo a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa essere utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
15 OTT 2022
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Gentile Arianna, purtroppo non c'è una risposta facile alla sua domanda: "come si fa a non cadere nel vortice?". Prima di tutto mi sento di dirle che non è accertato che il suo compagno soffra di depressione. Sicuramente vive uno stato di profondo malessere.
Mi dispiace che non voglia rivolgersi ad un professionista nonostante il suo stato di sofferenza. Su questo fronte si può solo cercare di essere comprensive e sperare che col tempo cambi idea. Come dice lei, non lo può costringere.
Tutto questo però non fa bene alla vostra relazione. Lei si sente delusa e e arrabbiata, ma non si sente libera di parlarne con lui. E lui si sta rifugiando in profondi silenzi.
Provi a comunicargli il suo stato di malessere e la prospettiva di andare in terapia insieme per stare meglio come coppia. Forse ad una proposta di coppia potrebbe rispondere diversamente.
Sia fiduciosa, ma provi finché se la sente, non si trascuri troppo.
15 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Arianna,
la situazione che stai vivendo è molto difficile. Ma il problema più grande è che il tuo ragazzo non vuole farsi aiutare da uno psicologo.
Bisogna innanzi tutto capire se si tratta realmente di depressione e in quale forma. Il rischio principale, è che inizi a prendere psicofarmaci, senza andare alla radice del problema, per poi diventare un dipendente.
Cerca, con molta calma, di fargli capire che dovrebbe farsi aiutare, perlomeno per avere una diagnosi precisa del suo stato. Magari dallo psicoterapeuta ci potreste andare assieme, in modo da evitargli di iniziare questo percorso da solo.
Ti auguro una vita felice.
dott. Rodolfo Vittori