Non riesco ad uscire da questa relazione.

Salve dottori, ho 37 anni e da 3 sto insieme ad un ragazzo di 27.
Il primo anno e mezzo è stato burrascoso , lui faceva uso frequente di crack e spesso mi maltrattava ed umiliava , soprattutto quando mi ribellavo alle sue richieste , intimorito dal fatto che col mio comportamento ribelle facessi scoprire tutto alla sua famiglia , quando ne erano già al corrente da anni. Nonostante tt gli sono stata molto accanto e lavorando poco lui era molto nervoso e stressato. Poca vita sociale , poco denaro e ciò lo faceva diventare sempre più anaffettivo nei miei riguardi ma allo stesso tempo morboso e paranoico, anche se non gli davo modo di esserlo.
Dopo aver subito tanti litigi e mancanze di rispetto inerenti al suo uso di sostanza, sono cambiata tanto nei suoi confronti. Avevo assorbito per un anno e mezzo la sua negatività ed era come se lo fossi diventata anche io, negativa, scorbutica e sempre arrabbiata con lui.
Lui percepiva il mio distacco e la mia freddezza e da quel momento ha cominciato ad accusarmi che stessi con lui per abitudine e non per amore.
Inoltre spesso mi accusava di tradirlo, soprattutto quando ho iniziato a lavorare e ad avere più vita sociale rispetto a lui.
Andavo al lavoro e ogni tanto uscivo con le mie colleghe...niente più.
Quando si discuteva non riuscivamo mai a trovare un compromesso o ad avere un dialogo sano. Aveva sempre ragione lui e tutto ricadeva su di me.
Stavo riprendendo in mano la mia vita e questo per lui era motivo di tradimento e di mancanza di rispetto nei suoi confronti.
In 3 anni non l ho mai tradito, ed ultimamente parlando su instagram ( senza alcuna malizia ed interesse) con un amico che nn vedevo da una vita ho scoperto che mi aveva messo un app spia sul cellulare per monitorare le mie conversazioni che fino ad allora erano state esclusivamente con colleghe e famiglia. Fino a quando nn ha scoperto che mi ero sfogata con questo amico , ma senza alcuna malizia ne interesse.
Da quando lo ha saputo ha preso la palla al balzo , mi accusa di tradimento ( mai stato ) e di essere una donna facile come lo ero a 20 anni. In questo modo le ferite del mio passato tornano a sanguinare , nonostante io sia cambiata tanto e abbia trovato un lavoro dopo la laurea.
Ho sempre avuto una bassa autostima della mia persona e lui con le sue continue accuse e offese non ha fatto altro che mettere il dito nella piaga , la mia autostima prima di conoscerlo si stava rafforzando ma da 3 anni a questa parte mi sento malissimo , mi metto in dubbio da sola e penso che senza di lui resterò a vita da sola. Io ho già poca fiducia nelle relazioni vere e fedeli , penso sempre che possano capitare agli altri e nn a me e che non esista per me qualcuno con cui costruire qualcosa di duraturo e di sano.
Mi sento costantemente in colpa nei suoi riguardi , soprattutto per essermi sfogata ( su instagram) con questo ragazzo .
Inoltre ultimamente mi cerca solo per offendermi e farmi richieste di denaro visto è in difficoltà e sta lavorando poco. ( adesso fa uso meno frequente di crack ma cmq molti dei suoi comportamenti sono rimasti invariati , sempre nervoso , scorbutico e poco empatico. )
Perché mi sento così in colpa? A volte mi convinco di essere stata e di essere io il problema e di essere andata avanti nonostante avessi compreso già da tempo che nn poteva andare )
Ho tanta ansia , mi sta ricadendo addosso tt ora , so che nn possiamo andare avanti ma allo stesso tempo senza i suoi SMS ossessionanti mi sento abbandonata e persa. Come se mi fossi cibata soprattutto di quello e mi fossi convinta che sia innamorato. ( preciso che mi cerca soprattutto per sapere dove sto e se sono uscita, per fare richieste di denaro anche se poco e per sapere se parlo col mio amico ) cosa che nn faccio e che nn ho fatto per malizia o mancargli di rispetto.
Quando ho ansia come posso risolvere ? Possibile che io debba rileggere le offese e le critiche per sentirmi più forte e allontanarlo? Mi sento plagiato e in un tunnel buio.
Grazie per l ascolto