Buona sera sono una ragazza di 20 anni, ho un bimbo di 2 e soffro d’ansia.
Da qualche mese ho la convinzione che morirò presto, quest’anno per intenderci...non riesco più a vivere.
Inoltre la vita mi sembra faticosa e priva di senso, la concepisco in modo strano.
Sono seguita da una psicologa clinica da 2 mesi.
Il mio è un pensiero ossessivo, sono convinta e certa che accadrà quest’anno, immagino spesso il mio funerale, la gente che piange...
Non so come liberarmene, non vedo via d’uscita
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15 LUG 2022
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Buongiorno Mariana,
più si cerca di liberarsi di un pensiero ossessivo e più esso prende forza a causa del fatto che l'atto mentale stesso di scacciarlo gli fornisce attenzione.
Ciò che bisogna fare è accogliere questi pensieri con la consapevolezza che non sono fatti reali. Sono semplicemente dei pensieri intrusivi e ricorrenti, scorie di processi mentali dei quali non siamo consapevoli. E' importante pertanto esplorarli, o come si dice nella mindfullness, contemplarli. Bisogna cioè ascoltare le emozioni e le sensazioni che si presentano in concomitanza con questo tipo di pensieri, nonché seguire dove esso ci può portare. In altre parole è possibile esplorare i pensieri che facciamo su questo pensiero, quali implicazioni porta con sé. In questo modo, essi non saranno più una minaccia, bensì un alleato per conoscersi meglio, su ciò che le manca affinché la sua vita abbia senso.
Mi colpisce che abbia detto che immagina il suo funerale e la gente che piange. Ciò mi fa pensare che vorrebbe un contatto emotivo con le persone. Sarebbe utile comprendere, quando parla genericamente di "gente", a chi pensa. Lì potrebbe aprirsi la strada per consapevolizzare un problema relazionale con una persona significativa specifica e intervenire per migliorare il rapporto con questa persona. Essendo una giovane madre, posso immaginare che nella sua vita ci siano molti doveri. Per trovare le energie fisiche ed emotive per crescere un bimbo è necessario ricaricarsi affettivamente. Anche la motivazione e il senso di quello che facciamo si trovano nelle persone a cui vogliamo bene e sono importanti per noi.
15 LUG 2022
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Gentile Mariana,
probabilmente il suo disturbo d'ansia comprende pensieri ipocondriaci, intrusivi e tono basso dell'umore.
E' auspicabile che un bambino piccolo da crescere per una ragazza giovane come lei, oltre che essere una responsabilità e allo stesso tempo una fatica sia anche una gioia ed una soddisfazione che potranno tirarle su il morale nei momenti di calo e tenere lontani i pensieri negativi.
Quanto alla possibile intrusività di questi ultimi, nell'attesa di un rafforzamento dell'autostima e della struttura del Sè con l'aiuto della psicoterapia, l'atteggiamento migliore è quello dell'accettazione e della negoziazione con essi per salvaguardare le sue priorità.
Qualora poi si rendesse necessario, è possibile aggiungere alla psicoterapia una integrazione farmacologica.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
15 LUG 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Mariana,
capisco come questo pensiero ti possa spaventare, e possa spingerti a rinunciare a ciò che la vita ti propone poiché privo di senso; mi dici che hai già iniziato il lavoro su di te con una collega, e ti invito a parlare apertamente con lei di questo aspetto. La tua terapeuta è li per te, e più informazioni le dai, più parli con lei degli obiettivi che speri di raggiungere con il vostro percorso, più la aiuterai ad aiutarti nel modo più efficace ed efficiente possibile. Ti invito proprio a prenderti lo spazio e il tempo di un incontro con lei per rimettere in ordine le tue priorità, i tuoi obiettivi, le tue difficoltà nel percorso. Affidati alla collega perché lei possa aiutarti al meglio e se stabilite che non c'è margine di lavoro, consulta altri colleghi o colleghe.
Resto a tua disposizione per domande o curiosità, online e in studio.
Buona giornata
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati