Perché un uomo non è mai pronto?

Inviata da elisa · 8 lug 2015 Terapia di coppia

Ho 29 anni e sto da tre anni con un ragazzo mio coetaneo, dice di amarmi, ma non è mai pronto x fare passi importanti. Mi ha fatto conoscere alla sorella dopo un anno e mezzo di relazione, non conosco ancora i genitori (abitano all estero e dice che non è pronto a portarmi, che non.è ancora il momento) perché dice di non essere pronto. Non mi ha invitata nemmeno al matrimonio della sorella
( che non conosco, ne conosco solo una). Io mi sento umiliata da questo comportamento. Qualsiasi gesto importante che mi includa nella sua vita lo evita semplicemente dicendo di non essere pronto senza dare spiegazioni comprensibili. Ma come può dopo tre anni non avere questa esigenza? Progetti sul futuro non.ne vuole fare, la risposta è sempre non sono pronto . Non so che Fare, mi sento imprigionata in.questa relazione. Lui mi invita solo dalla sorella a pranzo o per un caffè.

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Miglior risposta 8 LUG 2015

Cara Elisa,

La sua pazienza e comprensione, che ora vacillano, hanno permesso a questo meccanismo di autoalimentarsi: lui dice di non essere pronto, lei accoglie, lui si sente compreso.

A lungo andare questo meccanismo potrebbe averlo protetto dagli imprevisti consentendogli, al contempo, di mantenerla vicina a sè. Lo scotto lo ha pagato lei, esaurendo le energie e la pazienza, ma ora rischia di pagarlo anche lui, allontanandola con il suo comportamento ripetitivo.

Non è facile relazionarsi con chi non riesce a decidere, ma nemmeno con chi, come il suo uomo, decide di non essere pronto.

Pronto per cosa? Provi a esplorare con lui cosa significhi essere "pronto", quali caratteristiche dovrebbe guadagnare per potersi definire "pronto".

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella




Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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14 LUG 2015

Cara Elisa.
L'essere pronti o meno per fare dei passi significativi in una relazione di coppia dipende dalla maturitá psicologica della persona.
Il suo ragazzo probabilmente non é ancora riuscito a raggiungerla e probabilmente tende a non andare oltre le parole, dice di amarla ma avrebbe serie difficoltá a dimostrarglielo.
La invito pertanto ad esaminare codesta situazione, semplicemente insistendo sulla sua mancanza di coinvolgimento effettivo in questa relazione e cercando di indagare sulla natura del vostro rapporto, su quanto le sue parole siano in linea con i suoi sentimenti.

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14 LUG 2015

Cara Elisa, la risposta che lei vorrebbe dovrebbe essere cercata dal suo fidanzato. E' probabile che si senta frenato, oppure che sia spaventato, possono essere valide ragioni per non sentirsi "pronto". Ciò non significa che magicamente un giorno lo sarà. Se non si è pronti ci si può preparare, affrontare i propri timori, discuterne con uno specialista o con il proprio partner. Ci vuole anche la volontà di essere pronti, se questa manca, o è più comoda l'attuale situazione, difficilmente le cose potranno cambiare da sole.
Tutto questo però ha principalmente a che vedere con ciò che può o non può fare il suo fidanzato. Ma lei? Che ruolo ha in tutto questo? Può fare effettivamente qualcosa oppure non le resta che attendere che un giorno lui sarà pronto?
Forse anche lei può scegliere se accettare questa condizione passivamente oppure considerare che le cose così come stanno non le vanno più bene e non è ciò che desidera. In alcuni casi darsi dei tempi e fissare dei limiti può essere una soluzione per evitare di logorarsi, fare dei piccoli passi di avvicinamento verso la soluzione desiderata e verificare come vanno le cose.
Non dipende tutto da lei, ma qualcosa sono certo che lei la possa fare.
Le auguro che tutto vada per il meglio.

Dott. Andrea Paschetto

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14 LUG 2015

Gentile Elisa.
La ringrazio per averci contattata. Tre anni di relazione sono piú che sufficienti per effettuare passi importanti per il futuro. Questo ragazzo sicuramente nutrirá sentimenti verso di lei, da chiarirne ovviamente la natura, ma probabilmente la sua maturitá psicologica gli impedisce di condividere la vostra relazione alla luce del sole
Dovrebbe pertanto confrontarsi con lui circa i suoi sentimenti reali e dopodiché prendere una decisione, che gioverá in ogni caso, all'equilibrio della coppia.

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14 LUG 2015

Cara Elisa, è più facile per te pensare a cosa vuoi tu piuttosto che pensare a lui, visto che il suo comportamento sembra abbastanza ambiguo. Recupera il rispetto per te stessa e per i tuoi desideri così potrai prendere decisioni più consone ai tuoi bisogni.
dott. Daniela Materazzi

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14 LUG 2015

Cara Elisa, la prima cosa che mi viene da pensare è che questa persona possa avere un'altra relazione, quindi potrebbe condurre una doppia vita.Comunque la cosa migliore per te sarebbe quella di chiederti cosa vuoi tu, quali sono i tuoi desideri, a cosa saresti pronta, questo ti renderebbe un pò più facile agire di conseguenza rispettando te stessa e i tuoi desideri.

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14 LUG 2015

I progetti per il futuro, i desideri, la maturità per assumersi gli impegni nella vita hanno tempi diversi nei 2 generi: maschile/femminile. Molto prima le donne rispetto agli uomini, sentono il desiderio di fare coppia, di pensare ad una casa in comune, dove abitare, dove progettare una famiglia, ecc...
Questo in linea generale, nel suo caso, sarebbe interessante che lei non si fermasse alla risposta, poco chiara, "Non sono pronto..." e che gli chiedesse, per es.:"Che cosa manca per sentirti pronto?" . probabilmente è il timore delle responsabilità, di una vita che non sarebbe più da single, bensì di coppia che lo trattiene nella difensiva. In ogni caso gli faccia presente che lei ha bisogno di risposte chiare per comprendere o saper attendere, e anche questo rappresenta un'assunzione di responsabilità.

M. Piera Nicoletti Psicologo a Pordenone

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13 LUG 2015

Credo che sia importante capire cosa vuoi tu a prescindere da lui. Non aspettare che sia lui a cambiare. .se tu ti rispetti per prima lo farai pure tu. Affrontalo, esplicira i tuoi bisogni e quello che vorresti e trovate insieme un compromesso.
Gabriella

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9 LUG 2015

Gentile Elisa, non vorrei sembrarle nichilista ma ha lei la chiave della sua prigione e sta a lei decidere se usarla, magari per far uscire entrambi.

Rimango a sua disposizione.

Dott.re Lorenzetto Claudio Psicologo a Ferrara

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9 LUG 2015

Non è vero che un uomo non è mai pronto. Assumersi le proprie responsabilità fa parte della vita di tutti noi. Quella che tu descrivi è una persona che non è capace di assumersi le proprie responsabilità. L'amore è anche questo. Venire incontro con responsabilità e correttezza ai bisogni e desideri della persona amata. Dici di sentirti "imprigionata" in questa relazione. Il desiderio più comune di chi si sente imprigionato è quello di fuggire e questo desiderio prima o poi verrà anche a te, inevitabilmente. Cerca di farglielo capire. Se lui ti ama verrà incontro alle tue aspettative, comunque dovrà prendere una decisione, non ha senso continuare in un modo che ti fa soffrire. La vita è fatta di decisioni, viene sempre il momento di prendere o lasciare. Lui dice di non sentirsi pronto, ma pronto a cosa? Far conoscere i genitori alla propria ragazza non è una decisione così difficile da prendere. Alla fin fine non significa assumersi alcun impegno, se non quello di comportarsi in un modo corretto. Non vuole fare progetti. Mi riesce difficile immaginare un uomo che non ha progetti per il futuro. Come vuole continuare a vivere? Alla giornata? Gli obiettivi sono il sale, il senso della vita. In un modo o nell'altro devi farglielo capire. Chiedigli cosa vorrebbe fare nel futuro. L'amore è anche progettare una vita insieme. Non è pronto? Allora non è pronto neanche per amare. Cerca di approfondire questo punto.

Dott. Sergio Rossi Psicologo a Spoleto

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9 LUG 2015

Il comportamento del suo ragazzo non mi sembra corretto e lei probabilmente non ha sufficientemente contrastato questa scorrettezza.
Le consiglio di consultare uno psicologo psicoterapeuta che sappia migliorare la sua assertività e la comunicazione tra voi. Dovrebbero infatti derivarne dei cambiamenti in positivo per lei e per il vostro rapporto.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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9 LUG 2015

Cara Elisa,
innanzitutto potresti chiederti se la sua indecisione sia causata da una tua modalità di rapportarti con lui in modo dipendente e con questo, non lasciando lo spazio al suo desiderio. Se trovi che il tuo atteggiamento è di questo tipo, è ovvio che dovresti allentare la presa e comunque puoi fare una verifica da un punto di vista 'strategico'. Vale a dire che dovresti 'snobbare' anche gli incontri che lui ti concede con una delle sorelle. Se però, dopo un certo numero di volte , noti che non ne viene fuori nulla di nuovo, abbandona del tutto l'idea di cambiarlo da com'è. O lo tieni così, prefigurandoti se riuscirai a sopportare la frustrazione che ti procura,o farti aiutare da qualche mio/a collega di persona, per prendere la giusta distanza da chi ti mantiene, con il suo comportamento in uno stato di dipendenza che non porta da nessuna parte. Auguri!
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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9 LUG 2015

Cara Elisa, purtroppo c'è una sola e fondamentale consapevolezza da prendere: che lei, in questa situazione, può solo decidere di aver esaurito la sua pazienza e quindi chiudere, oppure continuare questa relazione accettando di vivere "il mistero che la abita". Nulla arriva a caso nella vita e forse questa relazione così "priva di sicurezze" vuole farla proprio entrare in contatto con una parte di sè che cerca sicurezze e punti fermi per farle comprendere che nella vita le sicurezze possiamo solo cercarle in noi stessi, mai negli altri. Quindi, detto questo, sta a lei scegliere: di certo se lui è fatto così stargli addosso e pressarlo potrà solo ottenere l'effetto contrario. Semmai si renda più sfuggente e meno attaccata al suo cordone, è l'unico modo sensato per vedere se si smuove qualcosa. Ma certa è una cosa, nell'incertezza di questa situazione: non sarà lei a poterlo cambiare se non sarà lui a volerlo.

Dott.ssa Chiara Pica Psicologo a Grosseto

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8 LUG 2015

Buonasera Elisa, ha mai provato a farsi "rincorrere"?!? Mi spiego meglio, ad essere lei che si fa deisderare, che prova a rimanere in alcune situazioni nel mistero, cercando di stimolare la curiosità del suo partner. Sembra che al momento attuale il suo ragazzo sia tranquillo sul fatto che lei ci sarà sempre e comunque. Piccole scosse potrebbero smuoverlo dalla sua posizione di apparente tranquillità e a rovesciare la vostra situazione, sppingendolo a prendere finalmente delle scelte e dei passi importanti.
Buona Serata,
Dott. Guido D'Acuti

Dott. Guido D'acuti Psicologo a Padova

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8 LUG 2015

Cara Elisa
spesso l'uomo è così: bisognoso di essere condotto nei passi importanti un poco per mano e un poco "tirato". Poi magari fatto il passo si sente a suo agio nella nuova situazione e, in definitiva, si vede che è pronto.
Insomma voglio dire che lui esprime in modo vago un disagio col dire di "non essere pronto" e lei però gli sta dietro e non accelera minimamente in avanti.
Gli indecisi mi sembrate entrambe.
Una minima "forzatura" positiva a quest'uomo rivelerebbe meglio le sue reali intenzioni (non è pronto o non ne ha proprio voglia?)
Se si lascerà condurre vorrà dire che "pensava di non essere pronto", se invece tirerà proprio indietro allora è probabile che non ne abbia proprio voglia.
Possono sembrare sottigliezze ma, in realtà, sono elementi molto importanti anche per una valutazione del rapporto.
Però se lei è decisa e pronta allora si faccia avanti!!
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologa-Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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8 LUG 2015

Cara Elisa, mi verrebbe da chiederle "e lei perché sopporta tutto questo?"
Non si sente partecipe della sua vita, non si sente coinvolta nei suoi affetti familiari, si sente esclusa da un progetto insieme, si sente umiliata da questo comportamento da anni, e perché ci resta insieme?

Spesso si resta intrappolati in sentimenti che non ci soddisfano e si trascinano relazioni fino al momento in cui non si tollera più tutta la frustrazione accumulata, per poi pentirsi del tempo perso a credere in qualcosa che non c'era.
Probabilmente questa relazione si è evoluta in modo da lei imprevisto e questo non significa che lei debba insistere nel cambiarla; le scelte si fanno insieme.

A mio avviso, lei ha bisogno di prendersi del tempo per capire se stessa, più che capire perché lui faccia così; ha bisogno di guardarsi dentro e comprendere cosa vuole e, soprattutto, se lo vuole con un uomo così.

Cari auguri.
Dott.ssa Annalisa Iovane

Dott.ssa Annalisa Iovane Psicologo a Roma

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8 LUG 2015

Buongiorno Elisa,
sarò molto sintetica: provi a pensare se questa relazione e quest'uomo sono veramente ciò che lei vuole. Il fatto che il suo compagno non si senta "pronto" dvrebbe farla riflettere sul tipo di persona che lei vuole accanto a se. Se si sente imprigionata il problema non è del suo fidanzato ma suo: la scelata di restare o andarsene da una relazione che non la soddisfa spetta a lei.
Cari saluti
Dott.ssa Carla Francesca Carcione

Dott.ssa Carla Francesca Carcione Psicologo a Capo d'Orlando

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8 LUG 2015

Buongiorno Elisa,
posso capire come si sente, quello che le posso dire è di valutare le sue esigenze e assecondarle senza dare responsabilità a lui di tutto quello che non va nella vostra relazione. Ci sono donne, sicuramente non è il suo caso, che a volte stanno con il fiato sul collo dei loro compagni levandogli la fiducia della loro capacità di scegliere, e trattandoli come bambini da educare, facendo così si spostano dal ruolo di compagna a quello di genitore; e il risultato potrebbe essere la ribellione del fidanzato.
Inoltre non capisco cosa significa che lei si sente imprigionata, cerchi di spostarsi da un ruolo passivo di scelta a un ruolo attivo e quindi consapevole di quello che vuole da questa relazione, cercando di prendersi le sue responsabilità vedrà che la situazione le sarà più chiara.
Inoltre parli con lui e cerchi di capire cosa significa per il suo fidanzato “non essere pronto” in questo modo lei potrà fare le sue scelte.
Spero di esserle stata d’aiuto.
un saluto
Dott.ssa Valentina Milena Anna Falanga

Dott.ssa Valentina Milena Anna Falanga Psicologo a Firenze

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