Preoccupazioni nella relazione

Inviata da rigormortis · 12 ago 2024 Terapia di coppia

Salve, sono una ragazza di 23 anni, da circa 4 mesi ho iniziato una relazione con un ragazzo 9 anni più grande di me.
Premetto che con lui non c'è alcun problema, perchè di fatti il problema sono io. Ogni qual volta che inizio una nuova relazione non riesco a godermela appieno per via dei miei costanti pensieri negativi che mi fanno sentire male e non mi fanno essere me stessa, ho sempre la paura di essere abbandonata o sostituita e quando intravedo anche un minimo cambiamento negli atteggiamenti del mio partner o nel suo umore mi viene l'ansia e provo gli stessi sentimenti negativi di quando si viene lasciati, anche se in realtà non sta accadendo realmente. Inizio poi ad avere altri pensieri ossessivi su me stessa e sulla relazione, inizio a pensare di non valere niente e di essere noiosa o che forse tra di noi non c'è chimica e non siamo fatti per stare insieme. Tutto questo è irrazionale, e delle volte sto talmente male che non riesco a vedere la realtà per quella che è e mi comporto di conseguenza. Tutto questo mi porta anche ad avere gli incubi durante la notte e mi porta anche ad una gelosia molto pesante, in cui vedo segnali di possibile tradimento ovunque. Tutto questo mi sta facendo stare malissimo, e nonostante io sia consapevole di questi meccanismi non so come tranquillizzarmi da sola quando queste cose accadono (infatti chiedo costantemente rassicurazioni al mio partner per poi scusarmi per paura di risultare pesante) e non so come trasformarle in comportamenti e pensieri funzionali. Quindi vorrei sapere se avreste qualche consiglio da darmi a riguardo, magari qualche tecnica per evitare di cadere nel circolo dei pensieri ossessivi.
Grazie in anticipo per l'aiuto.

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Miglior risposta 14 AGO 2024

Gentile utente,
è stata molto precisa nel descrivere le sue ansie e il suo disagio ed è anche ben consapevole del rischio correlato di deterioramento della qualità della relazione di coppia attualmente in essere, deterioramento probabilmente già vissuto come esperienza negativa nel passato.
E' opportuno un appropriato percorso di psicoterapia per comprendere le origini delle sue insicurezze e scarsa autostima onde poterle correggere mediante strategie e tecniche incluse nel percorso terapeutico stesso e ritagliate di volta in volta sulle sue reali e personali situazioni di vita.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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12 SET 2024

Buongiorno,
Grazie per aver condiviso questa parte della sua vita così importante qui con noi.
Personalmente come professionista non credo che qualcuno le possa dare delle tecniche che le facciano sparire per magia ciò che sente e credo anche non sarebbe funzionale. Quello che sentiamo, i sintomi, le emozioni così forti, l'ansia e così via arrivano per comunicarci qualcosa e cercare di combatterli per eliminarli non toglierà il problema, più probabilmente lo farà spostare. La sua gelosia, le sue insicurezze, la sua paura non può "trasformarle". Sono segnali che le stanno tentando di comunicare che forse deve guardare sotto di essi: le immagini come un grande ice berg; lei ne vede solo la punta, ma sotto, in profondità, celano un mondo. E l'unico modo per permettere che lei possa vivere alleggerita da questi pesi che sente è scendere sotto la superficie per scoprire proprio quel mondo interno nascosto.

Non li combatta, stanno combattendo così tanto per cercarle di farle capire che hanno "solo" bisogno di essere ascoltate di più.

Sarebbe importante che lei possa avere uno spazio dove parlarne con un professionista.
Spero di esserle stata d'aiuto e di averle dato uno spunto.

Resto a disposizione qualora ne abbia bisogno,
Dott.ssa Giorgia Tanda.

Dott.ssa Giorgia Tanda Psicologo a Roma

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10 SET 2024

Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Dalle sue parole appare un certo grado di consapevolezza e un desiderio di risolvere tali problemi. Il tema che lei porta è comunque complesso e richiede un’introspezione profonda su cosa significhi per lei essere abbandonata o sostituita. Per quanto riguarda i pensieri ossessivi (come lei li definisce) mi sembrano più attribuibili ad una strategia di controllo che mira a rassicurarla. Come si renderà conto, questo controllo non è reale e le dà, forse, solo un sollievo temporaneo. Al contrario, le ruba tutte le energie mentali esulando nella sofferenza che riporta. Non è facile dare una soluzione in poche righe, tuttavia spero di averle dato qualche valido spunto di depressione. Resto a disposizione qualora decidesse di affrontare più nel dettaglio questi temi. Un saluto. Dott.ssa Chiara Manna

Dott.ssa Chiara Manna Psicologo a Cernusco sul Naviglio

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4 SET 2024

Gentile utente, prima di tutto ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto. Comprendo come questa situazione sia per te motivo di forte disagio. Sicuramente c'è una motivazione dietro questo tuo modo di rispondere ai segnali di allontanamento del partner. Una ragione che con ogni probabilità ha a che vedere con la tua storia di vita. Per migliorare il modo in cui vivi le tue relazioni è importante, da una parte, sviluppare una comprensione più profonda sul funzionamento della tua mente; dall'altra, apprendere modi diversi per rispondere alle esperienze interiori ed esteriori per poterle gestire in modo più efficace, a beneficio tuo ed altrui. Per far questo, un approccio orientato alla mindfulness, improntato sull'osservare momento per momento ciò che che accade dentro di sé per coltivare modi originali e migliori per rispondere alle diverse situazioni della vita, potrebbe essere per te particolarmente proficuo. Spero di averti dato una risposta utile e rimango a disposizione in caso volessi rivolgermi delle domande o prenotare un primo colloquio gratuito. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari

Dott. Alessandro Pittari Psicologo a Milano

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4 SET 2024

Salve buon pomeriggio!
Indubbiamente da quanto emerge da ciò che ha scritto sarebbe opportno che lei iniziasse un percorso perché queste paure, ansie e "ossessioni" sono figlie di una autostima molto bassa, perché se lei riuscisse a darsi valore e a percepire la propria consistenza tanti dubbi non avrebbero modo di esserci! A mio avviso le difficoltà nascono da ciò, ma ovviamente è difficile poter dare un rimando preciso senza conoscere lei!
Le auguro una buona giornata, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento!

Dott.ssa Maria Luisa Di Costanzo Psicologo a Fuorigrotta

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3 SET 2024

Buongiorno, quello che risulta fondamentale in quello che scrive è "ogni qual volta". Ritengo molto buona la consapevolezza e lettura di quello che le succede e, mi creda c'è una logica sottostante. Se rivede uno stile copione che si ripresenta in ogni nuova relazione, significa che si attivano degli schemi che hanno origine nella sua infanzia (Schemi Maladattivi Precoci). È come se la situazione andasse a riportarla a un vissuto che l'ha fatta stare male, per questo è irrazionale, perché è emotivo. Gli schemi, derivando da un vissuto reale, quando si attivano, li percepiamo come reali (l'angoscia e la paura le percepiamo come vere), non riusciamo a metterli in discussione. Le consiglio un percorso di Schema Therapy, in modo che possa eliminare alla radice delle ferite legate a bisogni emotivi non soddisfatti, che si attivano quando cerca di creare un legame stabile con qualcuno.
Un caro saluto
Dott.ssa Elena Massari

Dott.ssa Elena Massari Psicologo a Darfo Boario Terme

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30 AGO 2024

Buongiorno Gentile Utente e grazie per aver condiviso apertamente le sue preoccupazioni e vissuto. È evidente che sta passando un momento di grande ansia e incertezza emotiva all'interno della sua relazione. Dimostrano una profonda consapevolezza dei suoi pensieri e comportamenti, il che è un primo passo molto importante verso il cambiamento.

Ciò che sta descrivendo sembra legato a un ciclo di ansia, pensieri negativi e necessità di rassicurazione che molte persone sperimentano, soprattutto quando hanno una forte paura dell'abbandono o dell'inadeguatezza. Riconoscere questi schemi è già un segno che sta cercando di lavorare su se stessa per migliorare la situazione.

Alcuni suggerimenti e tecniche potrebbero aiutarla a gestire questi pensieri e a promuovere un cambiamento positivo.

Un primo step sta nel prendere consapevolezza dei pensieri, quando si rende conto che sta entrando in un circolo di pensieri negativi, provi a fare un passo indietro e a riconoscere questi pensieri come quello che sono: pensieri, non fatti. A volte, solo etichettare un pensiero come "pensiero intrusivo" o "pensiero irrazionale" può aiutarla a distaccarsi da esso e a vederlo da una prospettiva più obiettiva.

Molto utili sono le tecniche di Grounding, in particolare quando sente che l'ansia sta prendendo il sopravvento, può provare ad utilizzarle per ritornare al presente. Un esempio è la tecnica del 5-4-3-2-1: elenchi 5 cose che può vedere, 4 che può toccare, 3 che può sentire, 2 che può odorare, e 1 che può gustare. Questo può aiutare a spostare la Sua attenzione dai pensieri negativi e a concentrarsi sul momento presente.

Il diario dei pensieri e delle emozioni, in cui riportare i propri pensieri e sentimenti può aiutare a dare loro uno spazio sicuro in cui essere espressi senza giudizio. Questo le permette di esplorarli e di comprenderli meglio. Può provare a descrivere la situazione, i pensieri che ha in quel momento, come si sente e come ha reagito. Poi, può provare a sfidare questi pensieri: "È davvero vero quello che penso? Quali prove ho? Esistono altre spiegazioni possibili?"

Anche pratiche di accettazione e mindfulness possono essere strumenti potenti per imparare a stare con le sue emozioni senza giudicarle o cercare di cambiarle immediatamente. Invece di combattere i pensieri negativi, potrebbe provare a osservarli senza giudizio, lasciando che vadano e vengano come nuvole nel cielo. Questa pratica può aiutarla a non identificarsi completamente con quei pensieri e a ridurre l'ansia associata.

Se sente che la Sua ansia sta influenzando la relazione, potrebbe essere utile trovare un equilibrio tra il chiedere rassicurazioni al suo partner e darsi l'opportunità di sviluppare fiducia in se stessa. Lavorare su questo aspetto richiede tempo, ma può aiutare a creare una relazione più equilibrata e meno dipendente dalla conferma esterna.

Le tecniche di respirazione e rilassamento (respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo o la meditazione) possono aiutare a ridurre l'ansia. Quando si sente sopraffatta da pensieri ossessivi o paura, fermarsi per un momento e respirare lentamente e profondamente può contribuire a calmare il sistema nervoso e ridurre il livello di stress.

Infine ricercare il supporto di un professionista, anche se ha già una certa consapevolezza dei suoi schemi di pensiero, le può fornire strumenti e strategie più specifiche per affrontare questi problemi. Se pensa di non potersi permettere uno psicologo, potrebbe considerare risorse come servizi offerti dal sistema sanitario, servizi di consulenza a basso costo, supporto online, o gruppi di auto-aiuto che possono offrire supporto emotivo e strategie pratiche.

Un ulteriore punto importante può essere il lavoro sull’autostima e il valore personale: spesso, la paura dell'abbandono e i pensieri di inadeguatezza sono collegati a una bassa autostima. Potrebbe essere utile dedicare del tempo a riflettere sui propri punti di forza, sulle qualità che apprezza di se stessa e sulle cose che ha realizzato. Sviluppare un senso più forte del proprio valore può ridurre la dipendenza dalla rassicurazione esterna e aumentare la sicurezza nella relazione.

Lei ha già dimostrato molto coraggio nel riconoscere questi meccanismi e nel volerli affrontare. Spero che queste tecniche possano esserle utili nel Suo percorso verso una maggiore serenità e fiducia in se stessa. Mi auguro che possa trovare la pace e la stabilità emotiva che sta cercando.

Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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23 AGO 2024

Tre cose che mi sembra ancora non siano state dette:

- la soluzione più efficiente per la tua situazione è cominciare un bel percorso: per aiutare te stessa a stare meglio, per goderti questa relazione, per vivere meglio. Capisco che sia costoso, ma mi verrebbe da chiederti: quante relazioni sono già fallite per via di questo problema? Cosa accadrebbe se la situazione rimanesse così per altri 3 o 5 anni?

- puoi da subito cominciare a scrivere i tuoi pensieri, anziché tenerli a mente. Scrivere senza rileggere, di getto, per poi buttare via quanto scritto. Un po' come faceva Silente col suo pensatoio

- ultima osservazione: siete in due nella relazione. Lui in questo momento ha scelto te, consapevole, almeno un po', del fatto che tu porti con te questi meccanismi

Spero possano essere spunti utili. Resto a tua disposizione, lavoro principalmente online.
Buon proseguimento,

Paolo Perez

Dott. Paolo Perez Psicologo a Torino

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23 AGO 2024

Buongiorno, la ringrazio per la condivisione. Potrebbe esplorare le sue emozioni, i suoi pensieri, i suoi bisogni e le sue aspettative connesse alle relazioni in una terapia individuale o di coppia per raggiungere una maggiore consapevolezza a livello personale e relazionale e per vivere con serenità la sua vita quotidiana.
Un saluto
Dott.ssa Romina Cantarini

Dott.ssa Romina Cantarini Psicologo a Arzago d'Adda

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22 AGO 2024

Buonasera, la sua ossessione per il fatto di essere abbandonata o di pensare che dipenda da lei il cambio d'umore del suo ragazzo, riflette un bias (un errore) nel suo modo di pensare che la porta a sovrastimare gli effetti del suo comportamento sull'umore del partner. Quando si sceglie di stare insieme ad una persona lo si fa sulla base di un sentimento che si prova rispetto ad una globalità di caratteristiche di personalità e di identità che non mutano radicalmente per un comportamento o per una situazione spiacevoli. In altre parole, il suo ragazzo continuerà a vedere in lei la ragazza che gli piace anche se lei facesse qualcosa di poco desiderabile ai suoi occhi. In conseguenza di ciò è importante che consapevolizzi che anche dovesse esserci un litigio o qualcosa che non va tra voi, il sentimento e la percezione che il suo ragazzo ha di lei non è così mutevole e definitivo, bensì la maggior parte delle volte conflitti e attriti possono essere riparati.
Un altro aspetto importante da considerare è che gli stati d'animo dell'altro possono essere determinati da una molteplicità di fattori contingenti o storici: può avere problemi nello studio, ricordi del passato poco piacevoli o preoccupazioni per il futuro. In virtù di ciò, le suggerisco di allenare la sua capacità di ascolto, osservazione e mentalizzazione degli stati d'animo del suo ragazzo. In altre parole, è importante che esca dal suo rimuginio e si concentri su ciò che il suo ragazzo fa, dice o su ciò che gli succede. Questo l'aiuterà a comprendere quali sono i fattori che influenzano il suo umore o i suoi atteggiamenti. In questo modo potrà interrompere le interpretazioni meccanicamente disperanti che fa: "non mi ama più" o "mi vuole lasciare".
Il modo migliore per rifuggire le paure è quello di rinforzare la relazione e per fare ciò è importante mostrare attenzione, empatia ed amore.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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20 AGO 2024

Gentilissima,
grazie per aver condiviso la tua esperienza con così tanta sincerità. Riconoscere i tuoi pensieri e comportamenti come problematici è un passo importante, e dimostra quanto tu sia consapevole e pronta a lavorare su te stessa.
Da quello che descrivi, sembra che tu possa avere una tendenza verso una personalità dipendente. Le persone con questo tipo di personalità spesso provano un forte bisogno di rassicurazione, temono l'abbandono e possono avere difficoltà a stare bene da sole, sviluppando una sorta di ansia legata alla relazione.
La personalità dipendente si manifesta spesso con sentimenti di inadeguatezza, ansia e paura di essere lasciati. Questi sentimenti possono portare a un bisogno costante di rassicurazione e a comportamenti che cercano di evitare l'abbandono a tutti i costi. Anche se sei consapevole che questi pensieri sono irrazionali, possono essere così pervasivi da influenzare negativamente la tua relazione e il tuo benessere.
Ti consiglio vivamente di considerare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia. Un terapeuta potrebbe aiutarti a esplorare le radici di queste paure e a sviluppare strategie per gestirle in modo più efficace.

Nel frattempo, vorrei offrirti qualche suggerimento per affrontare i pensieri ossessivi e l'ansia:

1. "Mindfulness e Respirazione": Quando senti che l'ansia sta aumentando, prova a concentrarti sulla tua respirazione. Inspira profondamente e lentamente, contando fino a 4, trattieni il respiro per un momento, ed espira più lentamente dell'espirazione.
Questo ti aiuterà a calmarti e a ritrovare il controllo.

2. "Ristrutturazione Cognitiva": Quando emergono pensieri negativi, cerca di distaccartene. Chiediti: "Quali prove ho che questo pensiero è vero?" e "C'è un altro modo di vedere la situazione?".
Questo può aiutarti a distanziarti dai pensieri irrazionali e a vedere la realtà in modo più equilibrato.

3. "Diario dei Pensieri": Annota i tuoi pensieri e sentimenti quando l'ansia si fa sentire. Spesso, scrivere può aiutarti a mettere in prospettiva i tuoi timori e a identificarne cosa li scatena.

4. "Autocompassione": Cerca di essere gentile con te stessa. Tutti hanno insicurezze, e lavorare su di esse è un processo. Non colpevolizzarti per avere bisogno di rassicurazioni, ma piuttosto cerca di capire che è un segnale di qualcosa su cui puoi lavorare.

La tua consapevolezza è già un grande passo verso il cambiamento. Con il supporto di un terapeuta e l'uso di alcune tecniche pratiche, puoi iniziare a costruire una relazione più sana con te stessa e con il tuo partner. Non esitare a cercare l'aiuto di un professionista, perché meriti di vivere le tue relazioni in modo sereno e appagante.
Cordialmente,
Dott. Cristian Chiappini

Dott. Cristian Chiappini Psicologo a Perugia

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19 AGO 2024

Buongiorno, immagino il dolore e soprattutto la rabbia che prova verso queste dinamiche. Ha bisogno di capire da dove arriva questa profonda paura abbandonica che non le fa vivere bene le relazioni
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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17 AGO 2024

Buongiorno,
quella che descrive sembra una situazione di disagio e malessere scatenata da pensieri intrusivi, che lei riconosce come irrazionali e non corrispondenti alla realtà della relazione che sta vivendo. Per poter evitare che questi pensieri influenzino la sua vita e le sue relazioni, occorre prima di tutto capire da cosa essi originano, che vissuti comportano e da quanto tempo prova queste sensazioni.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, permettendole di riconoscere questi pensieri nel momento in cui si affacciano alla sua mente e dare loro il giusto significato, più che agirli.
Resto a disposizione,
dott.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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17 AGO 2024

Ciao, posso consigliarti di intraprendere un percorso di crescita personale che possa migliorare umore e autostima. Sono a disposizione, un grande abbraccio!

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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14 AGO 2024

La nostra mente Biologicamente parlando ha una sua autonomia nel pensare i pensieri. Noi non possiamo Impedire la mente di pensare non possiamo controllare il flusso di pensieri e non possiamo Controllare il contenuto dei pensieri.

Tuttavia Dove sta a noi la scelta se farci condizionare ed influenzare Dei nostri pensieri.
I pensieri sono semplicemente pensieri non sono Verità assolute e non ci obbligano a niente.

I pensieri negativi ci mostrano sempre una realtà negativa che non è detto che succede
Spesso senza accorgersene cadiamo nella logica “lo penso quindi è vero, è vero perché lo penso “.

Questa logica è assolutamente fallace e disfunzionale i pensieri non sono automaticamente nelle profezie o delle verità assolute ma sono solo pensieri.

Noi possiamo sempre scegliere se farci condizionare o meno.
Credo che percorso psicologico potrebbe aiutarla ad affrontare la sua situazione.

Resto a disposizione per eventuali colloqui. Se ha necessità mi contatti.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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14 AGO 2024

Gentile Utente,
è evidente che sta vivendo un momento difficile, e la sua consapevolezza rispetto ai pensieri e alle emozioni che prova è un passo molto importante per cercare di affrontarli.
I pensieri e le emozioni che descrive, come la paura dell’abbandono, l’ansia legata ai cambiamenti percepiti nel comportamento del suo partner, e i pensieri ossessivi su se stessa e sulla relazione, sono spesso collegati a insicurezze profonde e a un possibile timore di non essere abbastanza. Questi sentimenti, se non affrontati, possono portare a un circolo vizioso di ansia, dubbi e bisogno costante di rassicurazioni, che finisce per alimentare ulteriormente la sua inquietudine.
La prima cosa che vorrei suggerirle è di cercare di interrompere questo ciclo, riconoscendo quando i pensieri negativi iniziano a prendere il sopravvento. Può essere utile praticare la "tecnica del distanziamento cognitivo", che consiste nel prendere consapevolezza dei pensieri senza identificarvisi completamente, riconoscendoli come semplici prodotti della mente e non come realtà oggettiva. Può dirsi, ad esempio: "Sto avendo il pensiero che potrei non essere abbastanza" anziché "Non sono abbastanza". Questo piccolo cambiamento nel modo di formulare i pensieri può aiutarla a prendere una certa distanza emotiva da essi.
Inoltre, lavorare sulla gestione dell’ansia può essere molto utile. Una tecnica spesso efficace è la respirazione profonda, che può aiutarla a calmarsi nei momenti di forte ansia. Prendersi qualche minuto per concentrarsi sulla respirazione, inspirando profondamente dal naso e espirando lentamente dalla bocca, può ridurre l’intensità delle emozioni negative e permetterle di affrontare la situazione con maggiore lucidità.
Infine, vorrei sottolineare l'importanza di cercare un sostegno esterno. Anche se è consapevole dei meccanismi che si attivano in lei, affrontarli da sola può risultare molto difficile. Parlare con uno psicologo potrebbe aiutarla a esplorare le radici di queste insicurezze e a sviluppare strategie più efficaci per gestirle. Il lavoro su sé stessi richiede tempo e pazienza, ma è un percorso che può portare a una maggiore serenità e a relazioni più appaganti.
Spero che queste indicazioni possano esserle di aiuto e che riesca a trovare la serenità che merita nella sua relazione.
Rimango a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna Psicologo a Mesagne

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13 AGO 2024

Carissima,

Grazie per aver condiviso con me la tua esperienza e le tue preoccupazioni. È evidente che stai attraversando un momento difficile, e il fatto che tu abbia riconosciuto questi schemi di pensiero è già un passo molto importante verso il cambiamento.

I pensieri negativi e ossessivi di cui parli, insieme alla paura di essere abbandonata, possono avere un impatto significativo sulla tua vita e sulle tue relazioni. È comprensibile che tutto questo ti faccia sentire ansiosa e insicura, ma voglio rassicurarti sul fatto che esistono modi per affrontare e gestire queste emozioni.

In situazioni come la tua, può essere utile lavorare insieme per comprendere meglio le radici di questi pensieri e ansie. Spesso, queste paure possono derivare da esperienze passate o da convinzioni profonde su te stessa e sulle relazioni. Identificare e affrontare queste convinzioni è fondamentale per spezzare il circolo vizioso dei pensieri ossessivi e della paura.

Per quanto riguarda tecniche pratiche che potresti utilizzare:

1. Mindfulness e Respiro Consapevole: Quando senti che l’ansia o i pensieri ossessivi stanno prendendo il sopravvento, praticare esercizi di respirazione profonda e mindfulness può aiutarti a riportare l’attenzione al presente, riducendo l’intensità delle emozioni negative.
2. Sfida i Pensieri: Quando emergono pensieri negativi, prova a metterli in discussione. Chiediti se ci sono prove reali che li supportano e considera alternative più realistiche e positive.
3. Fissa un Tempo per i Pensieri: Puoi provare a dedicare un tempo specifico della giornata ai pensieri negativi, per esempio 10 minuti, durante i quali puoi scrivere ciò che ti preoccupa. Fuori da quel tempo, quando i pensieri emergono, ricordati che potrai affrontarli più tardi.

Tuttavia, considerando l’impatto che queste emozioni stanno avendo su di te, potrebbe essere utile esplorare queste problematiche in modo più approfondito attraverso un percorso terapeutico. Insieme potremmo lavorare sulle radici di questi schemi di pensiero e sviluppare strategie più efficaci per gestirli.

Se sei d’accordo, possiamo organizzare un incontro per discutere più a fondo della situazione e valutare come procedere. Sono qui per supportarti nel trovare maggiore serenità e fiducia in te stessa e nella tua relazione.

Resto a disposizione per qualsiasi domanda o per fissare un appuntamento.

Un caro saluto,

Fabrizio Paone

Fabrizio Paone Psicologo a Aversa

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13 AGO 2024

Gentile utente, le tecniche per l'ansia e i pensieri ossessivi possono tamponare il problema, ma non lo risolvono alla radice e non conoscendola prima sarebbe difficile dirle quali strategie usare. Dalle sue parole emerge una forte insicurezza e immagine negativa di sé che andrebbero approfondite. Mi dispiace non poter adempiere alla sua richiesta, ma più che delle tecniche sento che le sarebbe più utile un percorso ben strutturato con uno psicologo mirato a far fronte alle sue fragilità e potersi così vivere con serenità la sua relazione e tutto ciò che la vita può offrirle.

Distinti saluti, dr. Morgione Massimo

Dottor Massimo Morgione Psicologo a Torino

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