Sono fidanzata da quando avevo 19 anni..

Inviata da Silvia94 · 21 ott 2024 Terapia di coppia

Salve a tutti. Mi chiamo Silvia, ho appena compiuto 30 anni e faccio l'educatrice. Sono fidanzata da quando avevo 19 anni e lui 36. È stato ed è tutt'ora il mio grande amore ma da circa 6 mesi la situazione non va. Abbiamo vissuto tanti momenti difficili ed altri bellissimi. Vorrei andare a convivere, dato che ancora ognuno vive a casa con i genitori ed avere un figlio. Lui ormai va per i 47 anni ma non ne vuole sapere. Dice che un affitto costa troppo dato che solo lui ha un contratto indeterminato mentre io sono ancora a tempo . Dice che vuole fare le cose con calma dato che ha avuto anche un precendente matrimonio andato male. Se mentre per questi anni bellissimi sono stata sempre bene adesso vorrei di più e ho come la sensazione che lui non voglia questo ma che voglia sempre stare in questo modo senza andare avanti. Vorrei di più, a volte mi sento non capita ed anche annullata. Vorrei un consiglio.. vi ringrazio molto

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Miglior risposta 22 OTT 2024

Ciao Silvia, capisco la tua frustrazione, soprattutto se avete già parlato tanto e le cose non sembrano cambiare. È importante continuare il dialogo per capire cosa lui vuole davvero per il futuro e se è disposto a fare dei passi avanti. Allo stesso tempo, è fondamentale che tu dia importanza ai tuoi desideri e bisogni, senza metterli da parte. Se senti di non essere capita o che la relazione non sta evolvendo come vorresti, è il momento di riflettere su cosa ti renda felice e su come raggiungere una vita che ti soddisfi, sia a livello personale che di coppia.

Diletta Bardazzi Psicologo a Firenze

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IERI, 23 OTT 2024

Cara Silvia,
comprendo la difficoltà della situazione. è bene mantenere una comunicazione efficace per esprimere i propri dubbi e perplessità rispetto la relazione e la costruzione del futuro insieme.
D'altra parte deve sempre avere a mente i suoi valori e obbiettivi personali, non mettendo da parte i suoi bisogni e desideri più profondi. Se esprimendo ciò si incontrano delle discordanze sarebbe bene ragionare sulla funzionalità di portare avanti la relazione e salvare la coppia oppure no.
Rimango a completa disposizione,
Cordialmente
Dott.ssa Covini Sofia

Dott.ssa Sofia Covini Psicologo a Milano

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22 OTT 2024

Cara Silvia,
Intanto la ringrazio per la fiducia che ci dai rivolgendo a noi la sua domanda.
Sembrerebbe che i suoi bisogni e quelli del suo partner non siano, in questo momento, corrispondenti e che questo generi in lei una serie di emozioni negative. Dice di sentirsi incompresa e "annullata", dove per annullata credo intenda dire che sente che le sue necessità non vengano prese in considerazione.
Per comprendere meglio come aiutarla, necessiterei di indagare in modo più approfondito ciò che funziona e ciò che invece non funziona; come comunicate e altri aspetti che caratterizzao la vostra coppia. Si potrebbero valutare dei colloqui mirati proprio ad approfondire questi aspetti. Se lo desidera può prenotare con me un primo colloquio conoscitivo gratuito per valutare insieme questa possibilità.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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22 OTT 2024

Buongiorno cara,

la relazione di coppia (come quella amicale o genitoriale) è viva come le persone che ne fanno parte: segue le fasi della vita e gli avvenimenti. Quando la situazione inizia a starci stretta può voler dire che il rapporto spinge alla metamorfosi, e questo si traduce nel suo desiderio di creare un progetto di vita vostro.
A questo punto ci potrebbe essere la necessità di un sostegno psicologico, per capire se esiste la disponibilità da parte di entrambi di lasciar andare qualcosa del presente per costruire qualcosa nel futuro oppure se lei è disponibile a rinunciare al suo desiderio che si proietta nel futuro per salvare la coppia nel presente.

Rimango a disposizione,
un saluto!

Dott.ssa Alina Bucurescu Psicologo a Padova

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22 OTT 2024

Buongiorno Silvia,

i rapporti di coppia (come quelli amicali e genitoriali) sono vivi: cambiano e si trasformano assieme alle persone che ne fanno parte, con il procedere delle fasi di vita e degli avvenimenti.
Quando le situazioni iniziano a starci strette forse la relazione spinge a una metamorfosi, nel suo caso l'inizio di un progetto tutto vostro. Dovete capire, assieme, se entrambi siete disponibili a cambiare le vostre vite per il futuro lasciando andare qualcosa del presente oppure se lei è disponibile a rinunciare al progetto futuro per salvare la coppia nel presente.

Rimanendo a disposizione,
un saluto.

Dott.ssa Alina Bucurescu Psicologo a Padova

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22 OTT 2024

In una relazione sana, bisogna avere degli obiettivi comuni.
Se questi obiettivi non ci sono difficilmente la relazione potrà andare avanti.

Dalla situazione l’hai descritta lei è il suo fidanzato avete due bisogni del futuro differenti.
Ognuno porta dei suoi motivazioni che sono giuste per entrambe.
Le consiglio di parlare col suo fidanzato e di spiegarle desiderio di andare a vivere insieme.


Se lui non se la sente Non si può costringerlo a cambiare idea.

Una relazione sana si basa sul rispetto, il dialogo, la complicità, la comprensione reciproca ed il volere costruire un futuro insieme

Se avete delle visioni diverse sul futuro e non sono conciliabilivaluti se è il caso di continuare questa relazione

Resto a disposizione, se ha necessità mi contatti

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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22 OTT 2024

Carissima Silvia,
la situazione di coppia che descrive appare complessa e delicata. Quando si è in relazione non è sempre semplice far coincidere i bisogni propri con quelli dell'altro. Forse potrebbe essere utile un dialogo aperto e sincero rispetto alla questione. Come coppia è importante capire quale sia il legame, il patto che vi tiene uniti.
Pensa che potrebbe esserle utile un percorso individuale per potersi capire meglio?
Eventualmente anche di coppia?
Resto a disposizione online e per ulteriori chiarimenti,
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Bertucco

Dott.ssa Francesca Bertucco Psicologo a Caselle

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22 OTT 2024

Buongiorno
Penso che sia opportuno che fate dei colloqui con uno psicoterapeuta,per avere le idee chiare su che cosa volete.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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22 OTT 2024

Cara Silvia,

comprendo perfettamente il tuo stato d'animo e la tua voglia di costruire un futuro insieme al tuo compagno. È naturale, a 30 anni, desiderare una vita più stabile e condivisa, magari coronata dall'arrivo di un figlio.

Analizziamo la situazione:

Differenze di prospettiva: Tu hai 30 anni, sei pronta per un impegno più grande e hai delle aspettative chiare sul futuro. Lui, con i suoi 47 anni e un precedente matrimonio alle spalle, potrebbe avere un approccio più cauto e desiderare consolidare ulteriormente la vostra relazione prima di compiere passi importanti.
Situazione economica: La precarietà del tuo contratto lavorativo potrebbe influenzare la sua decisione di affrontare un impegno economico come un affitto.
Paure e insicurezze: Il suo precedente matrimonio fallito potrebbe averlo reso più diffidente nei confronti di nuovi impegni e cambiamenti.
Cosa puoi fare:

Dialogo aperto e sincero: È fondamentale che tu parli con lui apertamente e sinceramente dei tuoi sentimenti e delle tue aspettative. Evita di accusarlo o di fargli sentire colpevole, ma esprimi chiaramente ciò che desideri.
Comprendi le sue ragioni: Cerca di metterti nei suoi panni e di capire quali sono le sue paure e le sue preoccupazioni. Ascoltalo attentamente e cerca di trovare un punto d'incontro.
Valuta le alternative: Potreste iniziare a cercare soluzioni intermedie, come affittare una stanza più piccola o condividere un appartamento con amici.
Stabilisci dei tempi: Potreste concordare dei tempi precisi entro i quali rivalutare la situazione e prendere una decisione definitiva.
Non avere paura di chiedere aiuto: Se il dialogo non dovesse portare ai risultati sperati, potreste rivolgervi a un terapeuta di coppia. Un professionista esterno può aiutarvi a comunicare in modo più efficace e a trovare delle soluzioni.
Rifletti su alcuni aspetti:

Sei disposta ad aspettare ancora? È importante che tu valuti se sei disposta ad aspettare che lui si senta pronto per questo passo.
Sei disposta a fare dei compromessi? Potresti essere disposta a rimandare il desiderio di avere un figlio per concentrarti prima sulla convivenza.
Quali sono le tue priorità? È importante che tu sia chiara sulle tue priorità e che tu non rinunci ai tuoi desideri per paura di perderlo.
Ricorda: una relazione sana si basa sulla comunicazione, sulla comprensione reciproca e sulla capacità di trovare un equilibrio tra i desideri di entrambi i partner.

Non sei sola. Molte coppie affrontano difficoltà simili. È importante che tu non ti senta sola e che tu cerchi il sostegno di amici, familiari o di un professionista.

Dott. Alessandro Cancellieri Psicologo a Genova

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22 OTT 2024

Andare a convivere è una grande passo per una coppia che sta da molti anni insieme,perché si va oltre alle proprie abitudini,ai propri agi e servizi, soprattutto se si è 'grandi'. Parlarne,mettere tutte le carte scoperte sul tavolo, è l'unico modo per poter comprendere ee capire realmente le intenzioni di uno e dell'altro,le paure sono enormi,i dubbi altrettanto,ma se si vuole stare insieme si va oltre anche alle proprie comodità. Se così non dovesse essere, nonostante i tanti anni insieme,si può sempre ripartire da sé e da quello che si è imparato in quella relazione e su cosa si può lavorare per migliorarsi e andare oltre

Dott.ssa Emanuela Grosso Psicologo a Salerno

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22 OTT 2024

Buongiorno Silvia,
Instaurare una comunicazione aperta e assertiva con il suo compagno è sicuramente il primo passo utile al fine di esprimere ciò che sente e raccogliere informazioni, necessarie poi a comprendere ciò che in questa situazione può e non può controllare e agire di conseguenza in base a desideri, scelte e valori. Tutto questo non è sempre semplice e si impara in un percorso di terapia, dove il giusto spazio e ascolto può essere dato a vissuti e aspettative più profonde.
La invito a parlare al suo compagno raccontando di sé, usando il pronome personale IO più del TU, in modo da esprimere tutte le sue emozioni e indirizzarsi ad un punto più chiaro di incontro (o non incontro). Resto a disposizione,
Un saluto,
Dott.ssa Federica Favro

Dott.ssa Federica Favro Psicologo a Busto Arsizio

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