Sto sbagliando qualcosa? #2

Gentile utente, mi chiedo per quale motivo non abbia già interrotto il suo percorso. Trovo strano che lei chieda
conferma a persone, anche se del mestiere, dell'adeguatezza o meno del comportamento della collega. Dovrebbe essere
espressa un'opinione su di una professionista, in base alle impressioni ed ipotesi da lei riferite; non le sembra un pò
contorto come ragionamento? Se lei non si trova bene, vuol dire che deve cambiare terapeuta; ma la decisione spetta esclusivamente a lei. Le faccio tanti auguri.
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Gentilissima, nelle riflessioni che fa è già implicita la risposta. Se sta facendo una cosa che non la fa stare bene ha tutto il diritto e il dovere di cambiare.
I miei migliori auguri
dott.ssa Miculian

Buongiorno,
le suggerisco vivamente di discutere con la professionista della possibilità di cambiamento delle modalità di terapia o direttamente di interruzione del percorso terapeutico. Se non dovesse riuscire a parlarle potrebbe decidere autonomamente di interrompere il prima possibile la terapia e rivolgersi a qualcun altro.
Il disagio e la rabbia che prova durante e dopo gli appuntamenti impediscono inevitabilmente la costruzione di una relazione terapeutica sana e di fiducia, compromettendo così il raggiungimento degli obiettivi della terapia e la sua efficacia.

Inoltre, è importante farle sapere che la professionista sta potenzialmente violando le norme del nostro codice deontologico professionale raccontandole storie di altri clienti. Le consiglio di verificare la sua iscrizione all'albo degli psicologi cercando il suo nominativo o numero di matricola sul sito dell'Ordine Nazionale degli Psicologi, per assicurarsi che sia effettivamente una psicologa qualificata e non una figura diversa che abusa del titolo professionale.

Detto questo, tengo ad esprimerle il mio dispiacere per il suo vissuto e spero sinceramente che lei possa trovare presto un professionista capace di supportarla ed ascoltarla, aiutandola ad affrontare queste situazioni delicate che ha vissuto.

Dott.ssa Melania Melito

Buongiorno,
Posso capire la sua confusione in questo momento e per aiutarla a trovare la strada che ritiene più adatta, le farei alcune domande, le cui risposte, le sue, potrebbero esserle d'aiuto.
Quante sedute ha fatto con questa terapeuta in questo modo? Il tempo cronologico investito potrebbe suggerirle aspetti di relazione terapeutica che ancora non ha tenuto conto.
Qual è stato l'obiettivo terapeutico che avete condiviso? Anche questo è un aspetto molto importante, guida prioritaria in ogni seduta.
Il malessere che sembra percepire a fine incontro può suggerirle qualcosa per ridefinire i suoi bisogni?
Le emozioni a fine seduta possono infatti ben delineare il suo stato d'animo generale e suggerirle molto sui suoi bisogni e desideri.
Afferma che "ha provato" a parlare, ma ancora non è riuscita a esplicitare le sue preoccupazioni: pensa di poter mettere come priorità questo suo sentire nel prossimo incontro?
Le risposte che si darà a queste domande-stimolo potranno rivelarle aspetti che ancora non ha considerato ed essere utili strumenti valutativi per una continuazione terapeutica, rimodulata secondo le sue esigenze, o per intraprendere un nuovo percorso.
Cordialità
Dr.ssa Peloso Ornella - Pedavena (Belluno)

Buongiorno, non giudico l'operato della collega ma dal suo scritto emerge il suo malessere, ansia e confusione. Chiaramente non sta trovando giovamento da questo percorso e quindi il mio consiglio è quello di cambiare terapeuta. Quante volte abbiamo avuto un problema di salute e ci siamo rivolti ad un medico che non ci ha soddisfatto e abbiamo chiesto un altro consulto! Ecco per la psicologia vale la stessa cosa. Non ha sbagliato e non si senta frustrata....ha provato e non ha funzionato non è lei la causa ma una mancanza di empatia tra lei ed il terapeuta. Se avesse bisogno mi contatti senza impegno in modo da poterle dare indicazioni sul tipo di percorso che è più adatto a lei.
Un saluto.
Marina

Buongiorno Anacleto,
Di certo non è molto usuale incontrare una terapeuta logorroica e con poche capacità di ascolto.
Il fatto di riportare altri casi con lei, durante le sedute, è un modo probabilmente di condivisione di altre situazioni di difficoltà..ma non è giustificabile!
Se non si riesce a creare uno spazio di ascolto all interno della seduta, le consiglierei di cambiare!
Buona giornata!
Dott.ssa Carmelina Proietto

Caro Anacleto
Mi dispiace molto per la situazione che riporta, deve essere molto frustrante tutto ció...il mio consiglio è quello di parlargliene apertamente, in maniera decisa.
E se la comunicazione non dovesse arrivare può sempre rivolgersi ad un altr* professionista.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Tanti saluti
Dott.ssa Michela Baccari

Buongiorno
Uno dei principi di noi psicologi è l’ascolto anche se non è detto che non si possa portare “qualcosa di se” in seduta. Detto ciò, lei ha bisogno del suo spazio (alla fine va lì proprio per quello) e se la psicologa non glielo concede forse è il momento di cambiarla e trovare qualcuno più affine.
Rimango a disposizione
Cordialmente
Dottoressa Covini

Buongiorno non si deve scusare per le sfogo perché da quello che leggo, ha ragione ad a innervosirsi con la collega. Mi spiace molto leggere questa sua riflessione perché è tutto il contrario di quello che dovrebbe accadere in una seduta terapeutica. Lei dovrebbe sentirsi accolta e libera di parlare delle sue emozioni e dei suoi stati interiori senza essere interrotta e senza confronti con nessuno. Le posso solo consigliare di cambiare professionista. Le auguro di trovare il professionista che fa per lei che possa aiutarla realmente. Buon proseguimento e buona giornata

Salve , premesso che il principale strumento utilizzato dagli psicologi è l’ascolto, ma questo mi sembra di comprendere lo sappia anche lei.
Cosa la sta trattenendo e non le permette di interrompere un percorso costoso che la fa anche stare male?
Saluti
Dott.ssa Graziella Menniti

Gentile signora,
Mi sembra un po’ strano che la dottoressa non la faccia parlare, anche perché in terapia si va per quello, per esporre i propri problemi.
Se quando va da lei esce dallo studio frustrata, nervosa ed arrabbiata le consiglierei di valutare la possibilità di cambiare terapeuta! Magari la dottoressa non fa al caso suo! Un saluto
Dott.ssa Martina Romano

Buongiorno,
No, non è assolutamente normale e nemmeno professionale che una “psicologa“ abbia un comportamento di questo tipo durante le sedute con i pazienti, che si rivolgono a lei perché in un momento di difficoltà e quindi necessitano in primis di ascolto e successivamente di un aiuto concreto per superare le problematiche portate.
Comprendo il suo disagio e la sua delusione, dal momento che dedica tempo spazio e denaro per qualcosa che non le è di aiuto.
Valuterei bene se continuare o meno questo percorso…
Spero di esserle stata utile le auguro una buona giornata!
Dott.ssa Sonia Peretto

Uno psicologo, una psicologa in primis ascolta attentamente e in modo empatico il paziente. Costruita l’alleanza interviene con i dovuti tempi rispettando la persona, accompagnandola… a prendere consapevolezza del proprio disagio e scegliendo tra le competenze acquisite quelle più adatte per la persona che ha davanti.

Gentile,
Fare un percorso di psicoterapia implica il condividere in trasparenza e direttività una comunicazione aperta e reciprocamente disponibile al confronto. Importante è che lei come paziente possa esprimere i suoi vissuti e possa sentirsi ascoltata e che possa comunicare come si sente nella relazione con l’altro in seduta. Può rifare qualche tentativo in tal senso. Se poi perdura questa situazione di non equilibrio nella spazialità del dialogo e anche il suo comunicare tale disagio non trova luogo di ascolto, può comunque interrompere le sedute e cercare un nuovo psicoterapeuta.
Dott. Pietro Salemme

Buongiorno Anacleto! Assolutamente non sta sbagliando nulla. Un buon rapporto terapeutico è la base perché funzioni la terapia! Dunque se non si trova bene (per qualunque motivo), le consiglio assolutamente di cambiare psicologa!
Inoltre da come mi racconta, questo sembrerebbe un comportamento davvero poco professionale!
Si ricordi che non deve fare nulla che non le vada di fare, e andare in terapia dev’essere qualcosa di piacevole, non il contrario!
Le auguro di trovare la giusta terapeuta!

Salve,
Innanzitutto, mi dispiace sentire che la sua esperienza terapeutica non sia stata soddisfacente e che si senta a disagio durante le sedute. La terapia dovrebbe essere uno spazio sicuro dove il paziente può esprimersi liberamente e soprattutto sentirsi ascoltato.
È fondamentale che durante le sedute ci sia un equilibrio tra l'ascolto e l'intervento del terapeuta. La sua descrizione suggerisce che questo equilibrio potrebbe non essere stato rispettato. Un buon terapeuta dovrebbe facilitare il dialogo, permettendole di esplorare e affrontare le sue preoccupazioni, soprattutto questioni così delicate come il lutto e la separazione dei suoi genitori.

Se ha tentato di comunicare il suo disagio senza successo, potrebbe essere utile considerare di cambiare terapeuta perché è fondamentale trovare un professionista con cui si senta compresa e sostenuta. Non esiti a cercare un secondo parere o a trovare un nuovo psicologo se necessario.
Cordialità
Dott.ssa Pinella Chionna

Buongiorno, credo che lei abbia bisogno di una buona psicologa, per comprendere come mai continui ad andare da questa...'psicologa'!