Ho lasciato il ragazzo di cui credo di essere innamorata perché credo che lui non mi ami anche se dice di sì siamo stati 8 mesi insieme quando l'ho incontrato soffrivo di banjin eating poi grazie il suo amore io non ho più sentito la necessità di mangiare compulsivamente ma ho sempre più bisogno della sua presenza lui ha 31 anni io 26 ma a 25 ha avuto una trombosi venosa alla gamba e beve e fuma e litighiamo spesso per questo piango sempre ho paura di perderlo io ho perso mio fratello di 25 anni quando ne avevo 15 lui è morto di leucemia ma da allora vedo la morte ovunque sono preoccupata che chiunque mi stia accanto possa lasciarmi da un momento all'altro. I problemi sono tanti ne sono consapevole ma io quando l ho incontrato pensavo sarebbe diventato il padre dei miei figli ed io non ne volevo figli prima d incontrarlo volevo solo morire e raggiungere mio fratello ma è anche vero che lui ama l'alcool più di me e a parte dirmi ti amo non ha mai e dico MAI fatto qualcosa per me . Perché insisto con lui ? Lo so che non c'è niente ma non voglio stare con nessun altro il resto del mondo mi sembra così stupido io voglio solo che lui mi ami che mi valorizzi che mi rispetti che beva di meno . Perché mi dice che mi ama e non me lo dimostra? C'è troppa confusione nella mia mente mi sto aggrappando al nulla perché?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
19 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno gingi , le consiglio di prendere appuntamento con un terapeuta per far fronte alla difficile situazione che sta vivendo.
7 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Gingi,
Sembra che ci siano stati degli eventi traumatici nella sua vita che necessitano di essere elaborati. I problemi di alcolismo del suo partner, cui lei accenna ripetutamente, possono aggravare questa dimensione depressiva che aleggia nel suo discorso su di sé. È molto indicata una psicoterapia nel suo caso che sia strutturata rocciosamente, ovvero con delle sedute costanti nella settimana, in modo da acquisire consapevolezza sulle aree dell’angoscia di morte cui lei fa riferimento nel suo discorso. La psicoterapia potrà aiutarla anche nel comprendere il tipo di relazione instaurata col suo fidanzato. Buon lavoro.
Dott. Pietro Salemme
7 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno mi spiace molto della situazione in cui si trova.
Penso che sarebbe opportuno, che lei si affidasser a sé stessa, e non agli altri, anche perché possono andare via in qualsiasi momento
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta, per superare le due problematiche.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
7 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno cara,
dal tuo racconto sento quanto per te in questo momento sia difficile e spaventoso pensare o sentire di essere abbandonata.
Credo che in questo momento sia indispensabile per te sentirti al sicuro in un ambiente protetto e custodito dove poter imparare a stare a contatto di ciò che senti accompagnata da un terapeuta potrai imparare gradualmente a prenderti cura delle tue emozioni .
E' necessario che tu possa elaborare l' esperienza traumatica di perdita di una persona a te cara , potendo stare anche a contatto di quel vuoto profondo che si e'creato dento di te e che prima di riempirlo necessita di essere visto e ascoltato e nutrito da te stessa.
Ti suggerisco vivamente di intraprendre un percorso psicoterapeutico di sostegno ,che possa aiutarti a stare in primo luogo a contatto compassionevole con cio che senti per fare un viaggio in una esplorazione sana e riparativa delle tue emozioni.
Restando disponibile , un caro saluto .
dr.ssa Alessandra Petrachi
6 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Speranza che qualcuno ti ami può sicuramente verificarsi. Dovrai però essere in grado di non aver bisogno di riempirti in maniera inconsulta o di dipendere per esistere da qualcun'altro. Quanto ti apprezzi e quanto chi è intorno a te è in grado di apprezzarli, Quanto è difficile poi provare affetto profondo quando si ha paura di rimanere delusa?
6 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Mi dispiace molto per la sua situazione per tutto quello che lei ha passato nella sua vita.
Una coppia per essere sana e costruire un futuro e una famiglia si deve basare sul rispetto fiducia Dialogo Comprensione sostegno… Tutto questo da entrambe le parti.
Spesso quando si vive con la paura di rimanere soli Ci si “ Attacca “ Ad una persona anche se questa ci fa soffrire e da dei comportamenti disfunzionali.
Tutto questo pur di non rimanere soli.
Tuttavia questa logica è sbagliata in quanto porta soltanto a sofferenza e non costruisce niente.
Le lascio alcuni punti di riflessione:
Lei stessa afferma che tutto questo da parte del Suo ragazzo non c’è. C’è soltanto un “ti amo“ .
Una parola che non è Dimostrata a livello pratico rimane soltanto una parola.
Se lei vuole soltanto questo ragazzo nella sua vita ad ogni costo per quale motivo ha deciso di lasciarlo?
Per quale motivo vuole per forza nella sua vita questo ragazzo e nessun altro?
(Considerando anche il fatto che beve e fuma. Comportamenti che Influenze ebbero negativamente nel rapporto di coppia e anche sulla futura famiglia)
Lei stessa afferma che ha il terrore di Rimanere sola e di avere bisogno assolutamente di qualcuno accanto.
(Forse questa paura è ciò che la tiene veramente legata a questo ragazzo)
Questi sono soltanto Alcuni spunti per iniziare una riflessione.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad affrontare la situazione Ed anche le sue paure in modo da poter fare una scelta Più libera e consapevole
6 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
La relazione con questo ragazzo potrebbe essere per lei un'opportunità utile per andare a fondo di alcuni meccanismi che non la fanno stare bene. Un primo passo, in questo caso specifico, potrebbe essere quello di distinguere tra ciò che è sotto il nostro controllo e ciò che non lo è (perché è un pezzo puramente dell'altro, ad esempio) e analizzare i proprio pensieri alla luce di quello che sono desideri, aspettative, pretese - per vivere sulla base di quelli che sono utili a stare bene, e lasciar andare ciò che invece non lo è; tutto per poi fare chiarezza in questa confusione e capire come muoversi. Un percorso di terapia aiuta in questo senso, lavorando su questi punti.
Resto a disposizione,
Un saluto,
Dott.ssa Federica Favro