8 consigli per combattere la depressione post vacanze a ferie finite
La sindrome post-vacanze non è diagnosticata come una vera e propria sindrome, ma è un malessere comune a molte persone. Come superare quella tristezza che attanaglia mente e corpo?
A tutti sarà capitato di provare la sindrome da rientro vacanze o depressione post-vacanze, quello strano groppo che inizia a farsi sentire allo stomaco quando i giorni che mancano alla fine delle ferie sono pochi o quando le ferie sono finite.
Come fare per superare questo momento e trovare nuove motivazioni?
Ferie Finite
Le Ferie sono finite. Il rientro in ufficio o a scuola si sta avvicinando e la tristezza si impossessa di te. La cosiddetta “sindrome della domenica pomeriggio”, in cui ci sembra che il tanto desiderato fine settimana, già di per sé corto, divenga ancora più corto, si potrebbe applicare anche a questo momento per spiegare l'ansia da rientro a lavoro.
Già dopo pranzo iniziamo a pensare con angoscia al giorno seguente, il lunedì. Il pensiero di una nuova settimana di lavoro e tutto lo stress che esso comporta, le situazioni spiacevoli che si possono vivere in ufficio, fanno sì che il lunedì ci sembri una giornata terrificante.
Se poi moltiplichiamo questa sensazione per una potenza molto elevata, otteniamo la sindrome da rientro, che spesso coincide con i primi giorni di settembre, ma potrebbe anche verificarsi alla fine delle feste natalizie. Se anche voi non fate altro che ripetere “Voglio tornare in vacanza”, forse questo articolo potrà aiutarvi a ritornare a respirare e a ritrovare la motivazione nelle vostre giornate.
Voglio tornare in vacanza: la sindrome da rientro
La sindrome da rientro viene anche chiamata ansia o stress da rientro a lavoro e secondo alcuni studi riguarderebbe molte persone anche se non si può parlare di una vera e propria entità diagnostica ma di un malessere psicologico dovuto all’adattamento alla quotidianità, dopo un periodo di disconnessione.
Infatti, nella maggior parte delle persone, questo tipo di depressione post-vacanza scompare dopo poco tempo.
Se così non fosse e se i sintomi dovessero persistere, o anche solo in caso di un dubbio, è sempre il caso di contattare un esperto in depressione, ansia o psicologia del lavoro.
Alcuni dei sintomi della depressione post-vacanze riguardano i cambiamenti d’umore, disturbi del sonno, percezione negativa di ciò che ci circonda e stanchezza, ma sia l’intensità che i sintomi in sé possono variare da persona a persona.
Cause della sindrome da rientro
Le cause invece della sindrome da rientro, dipendono ovviamente dal ritorno al lavoro o agli studi, e agli obblighi della quotidianità ma in particolare sono da ricercare nei seguenti punti:
- la vita da vacanziere è finita: orari, impegni, obblighi, tornano ad essere all’ordine del giorno
- Le ferie sono finite ma non sono andate così bene: aspettative mancate. Hai aspettato tanto ma alla fine le ferie non sono andate come speravi e il rientro al lavoro è ancora più duro perché ti sei illuso e non sei riuscito a sfogarti
- L’ambiente e le persone che hai conosciuto in ferie non fanno parte della tua vita e ti mancano
- Il senso di colpa per gli eccessi delle ferie ti fa sentire male
- Il lavoro che fai non ti piace o l’ambiente è ostile o negativo.
Tutti questi fattori possono potare a vivere male il rientro dalle ferie e la fine delle vacanze. Come accennato precedentemente, nel caso di una tristezza circoscritta o di breve periodo, è una situazione piuttosto comune dovuta a un adattamento del nostro cervello alla routine e alle consuetudini. Nel caso però di dubbi è sempre meglio rivolgersi a uno specialista.
Ma come fare per combattere e superare la depressione post-vacanze e la sindrome da rientro?
Combattere la depressione post-vacanza
Combattere la depressione post vacanze è possibile cercando di pianificare piccoli cambiamenti e ritagliando del tempo per sé stessi. Si potrebbe lavorare su alcuni punti.
Per esempio:
- Cercate di programmare il rientro dalle ferie uno o due giorni prima del rientro a lavoro. Durante le vacanze ci abituiamo a orari e luoghi diversi e avendo un po’ di tempo per riorganizzarsi con calma può rendere meno brusco il passaggio. In questo modo potremmo riabituarci con calma alla sveglia, alla pausa pranzo e all’idea di ritornare in ufficio.
- Disfate la valigia il prima possibile. Lasciare la valigia in giro o la casa in disordine non vi aiuterà a rientrare nella quotidianità. Cercate di mettere tutto in ordine e magari utilizzate le immagini delle vacanze appena finite, sul computer, come sfondo del desktop o sul telefonino per ricordarvi quei momenti e magari immergervi nei suoni e nei profumi delle ferie appena trascorse per calmare un po’ la nostalgia (e la mente).
- Non state con le mani in mano. Organizzate qualche cosa per la settimana, come una cena o un caffè tra amici, o una gita per distogliere il pensiero dal rientro dalle vacanze, e come occasione per raccontarsi le novità.
- Fate esercizio fisico. Un nuovo obiettivo per l’autunno e per stimolare la produzione di molecole che migliorano il buon umore, come le endocrine o la serotonina.
- Coccolatevi. Approfitta del rientro e del provvisorio stato di benessere per mantenere alcuni buoni propositi come quello di dedicare più tempo a voi stessi, che sia attraverso la lettura di un libro o un bagno rilassante o qualche minuto di silenzio e meditazione.
- Cercate di fissare degli obiettivi su cui lavorare fino alla prossima estate. Alcuni potranno essere realizzabili nel breve periodo, altri più a lungo termine. Non dovranno essere cose grandi, ma anche piccoli impegni come andare in palestra o un corso di inglese, salvaguardarsi 5 minuti al giorno per sé stessi, etc…. Ovviamente se siete alla ricerca di un cambiamento potrete anche valutare alcuni obiettivi più grandi come cambiare casa o lavoro, mettere su famiglia, o iniziare di nuovo a studiare. L’importante è che siate gentili con voi stessi e orgogliosi dei risultati. Provate a trascrivere i vostri obiettivi per ricordarvi quali sono i vostri desideri e provare così a realizzarli durante il corso dell’anno.
Questi esercizi vi aiuteranno a combattere la depressione post-vacanza e a rendere la sindrome da rientro più gestibile. Ovviamente se la depressione dovesse diventare troppo dura da affrontare non abbiate paura di chiamare uno specialista e chiedere aiuto. Per esaminare più da vicino alcuni di questi cosigli, abbiamo pensato di studiare qualche rimedio pratico per superare la depressione post vacanza.
Depressione consigli pratici: 8 brevi consigli per il ritorno in ufficio
Alcuni consigli pratici per la depressione, ci possono aiutare a superare la depressione di fine agosto. Dopo aver visto come a livello generale si possa cercare di affrontare la sindrome da rientro e la tristezza di fine estate, proviamo ad approfondire alcune tecniche più indirizzare al ritorno in ufficio vero e proprio, che coinvolgono tutta la parte relativa a ridurre l’ansia da rientro a lavoro e lo stress da rientro a lavoro.
Dopo un periodo di disconnessione molto spesso capita di fare bilanci della propria vita e del proprio lavoro, e il rientro dalle vacanze potrebbe essere una possibilità per migliorare alcuni aspetti della nostra vita, se riusciamo a trovare la motivazione e superare la tristezza.
Per questo questi consigli pratici per superare la depressione vi potranno essere utili per affrontare il ritorno in ufficio e trovare la motivazione giusta per un cambiamento o per riadattarvi con amore alla vostra vita!
Ecco 8 consigli pratici per aiutare a combattere l’ansia da rientro a lavoro:
- Ti piace il tuo lavoro? Dedicate 20 minuti, almeno una volta al mese, a riflettere su quello che non vi piace del vostro lavoro, ma anche a quello che vi piace, per capire al meglio il vostro contesto lavorativo.
- Motivazione sul lavoro: Dedicate 10 minuti, una volta alla settimana, a ciò che trovate di positivo nel vostro lavoro. In modo da tentare di migliorarlo sempre un po'.
- Migliorare il lavoro: Dedicate 10 minuti, una volta alla settimana, a pensare all’aspetto negativo e a cercare di capire come lo si può alleggerire e rendere un po’ meno sgradevole.
- Rispetta i buoni propositi: Settembre denota l’inizio di un nuovo periodo nella nostra vita. Durante tutta l’estate, il pensiero di quello che avreste voluto cambiare è stato chiaro e presente. Ma adesso, al rientro in città vi sembra tutto così difficile e insormontabile e preferireste mettere da parte questi propositi…. Non lo fate! Provate a prendere almeno due di questi buoni propositi e metterli in pratica con la maggiore assiduità di cui siete capaci. Se per esempio avete pensato di andare 5 ore a settimana in palestra, provate ad andarci almeno per 3 ore: in questo modo lo sforzo richiesto è minore e potrebbe rendere l’impegno più duraturo.
- Obiettivi a piccoli passi: Trovate per ogni giorno di lavoro un minimo di uno e un massimo di tre obbiettivi da portare avanti. Non pretendete di riuscire a fare tutto in una giornata, sarebbe solo un modo per auto procurarvi della frustrazione. Roma non è stata costruita in un giorno.
- Prendersi cura di sé stessi: Curarsi a tutti i livelli. Se il lavoro che fate, vi tiene seduti e concentrati per tante ore, sarà meglio trovare un’attività fisica per non tralasciare la parte motoria o emozionale.
- Abbracciamoci: Abbracciate tutti i giorni le persone che amate di più e, non manchate di manifestargli il vostro affetto, un metodo semplice ed efficace per immunizzarsi dallo stress.
- Chiedere aiuto a uno psicologo: Nel caso in cui niente di ciò fosse efficace o sufficiente, o qualora si volesse approfondire il discorso si può sempre consultare un esperto in psicologia del lavoro.
Questi consigli pratici per superare la depressione da rientro in ufficio, vi potranno essere utile per adattarvi al meglio al rientro e provare a cambiare le cose che non vi piacciono del vostro lavoro e della vostra quotidianità.
Motivazione a lavoro: La vocazione aiuta
Per trovare motivazione a lavoro, è chiaro che la vocazione aiuta, ma si può anche imparare ad amare il proprio lavoro a prescindere.
È ovvio che nei casi in cui il lavoro è davvero quello che si desidera fare, una vocazione, questa sensazione sparisce. Si ritorna al lavoro con energie rinnovate e con voglia di utilizzarle per la propria crescita personale.
Certo non è da confondere con il lavoro ideale che abbiamo sognato da bambini, poiché anche se è qualcosa che ci si avvicina, va migliorato giorno per giorno e in modi differenti. Inoltre può essere che anche chi si ritrova a fare un lavoro che non immaginava, sia felice di farlo.
Si vedono venditori di elettrodomestici felici, magari da bambini sognavano di fare i pompieri, ma nel contatto coi clienti e nella sicurezza economica datagli da questa professione, hanno trovato la propria dimensione. Inoltre in un compito del genere c’è chi trova l’occasione di sviluppare alcuni aspetti della propria personalità, e perciò trova piacevole il lavoro che sta svolgendo.
La motivazione a lavoro può essere pertanto trovata vedendo il lato positivo del proprio lavoro o, nel caso questo non compaia, decidendo di cambiare qualcosa.
Trovare la motivazione
Trovare la motivazione al lavoro può rendere le nostre giornate migliori. I coach del lavoro ritengono che la maniera migliore di prevenire la sindrome da rientro sia trovare modi di godere del tempo passato al lavoro, invece di subirlo.
Si tratta di trovare modi di conciliare la propria personalità e stile di vita con il lavoro che si fa. L’instabilità emozionale nel lavoro ci fa sprecare forze.
Tanto siamo eccessivamente contenti ed iperattivi il venerdì pomeriggio, quanto ci sentiamo depressi la domenica pomeriggio. Questo fa si che sia tutto un fuoco di paglia che brucia in fretta e che non ci permette di trovare un significato profondo a quello che stiamo facendo né tantomeno non ci aiuta a trovare la motivazione .
Frasi motivazionali per il rientro
“Vorrei una domenica pomeriggio per ogni lunedì che non ho saputo iniziare” - Stato Sociale-
E allora approfittiamo anche di questi momenti di tristezza per apportare piccoli cambiamenti alla nostra vita e iniziare il lunedì (o la fine delle ferie) con nuove idee e possibilità!
Una domenica pomeriggio ci può aiutare a cambiare alcune abitudini che possono renderci più felici: un nuovo hobby, una nuova routine, nuovi obiettivi (e a superare così anche la sindrome da rientro).
Il sapore amaro della quotidianità può diventare più dolce con nuove possibilità. E anche una colonna sonora può aiutare a sublimare il ricordo e poi a lasciarlo andare… La musica è maestra in questo!
Per far andare via la tristezza, bisogna elaborarla, e a volte, il modo migliore per farlo è esprimerla: attraverso l’arte, la comunicazione o piccole costruzioni.
Create la vostra playlist per i momenti tristi o per canticchiare ogni tanto: la nostalgia diventerà un momento positivo di ricordo e renderà più leggera la vostra giornata.
E se le immagini delle vacanze finite continuassero a ronzarvi per la testa approfittatene per recuperare attraverso i ricordi, la pace, i suoni e la tranquillità che sentivate allora, portandola al tempo presente.
Approfittiamo del tempo vissuto, delle emozioni e degli insegnamenti che abbiamo sperimentato, perchè come dice Shakespeare :
“Se uno passasse un anno intero in vacanza, divertirsi sarebbe stressante come lavorare.” (William Shakespeare dall’ Enrico IV)
Conclusioni sulla sindrome da rientro
La depressione post-vacanze o sindrome da rientro non è sempre facile da combattere, ma se è un periodo circoscritto può essere utile per guardarci dentro e creare nuove obiettivi.
Certo è che tornare a lavoro o a studiare, crea una routine e costrizioni a cui non eravamo più abituati durante le nostre ferie o vacanze, come per esempio stare all’aria aperta e non avere orari, per questo è importante utilizzare alcuni attimi della giornata per compensare questi cambiamenti.
L’esercizio fisico, le chiacchiere con gli amici, qualche momento di silenzio per noi, sono piccole abitudine che dovremmo cercare di mantenere nella nostra vita per ricordarci i momenti lieti delle vacanze e portarli nella quotidianità. E, in ogni caso, bisogna ricordarsi sempre che in caso di dubbio o di bisogno di aiuto per la depressione post-vacanze, è sempre meglio ricorrere a uno specialista in psicologia del lavoro o ansia o depressione.
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