Terapia Ericksoniana: quali sono le sue principali tecniche e come può aiutarci?

Cos’è la terapia ericksoniana? Come può aiutarci a migliorare la nostra gestione emotiva e i nostri problemi psicologici? Scopri le sue principali tecniche.

28 MAG 2024 · Tempo di lettura: min.
Terapia Ericksoniana: quali sono le sue principali tecniche e come può aiutarci?

Questo articolo esplora come Milton H. Erickson abbia integrato l'ipnosi con altre tecniche terapeutiche, influenzando profondamente la terapia breve strategica. Erickson ha utilizzato una vasta gamma di tecniche, tra cui la ristrutturazione cognitiva, le tecniche paradossali, l'uso delle metafore, interventi direttivi e tecniche di distrazione. Queste metodologie, adottate e adattate dai fautori della terapia breve strategica, dimostrano come l'approccio ericksoniano sia centrale per la psicoterapia moderna. Il testo evidenzia l'importanza di riconoscere l'eredità di Erickson nel campo terapeutico contemporaneo, valorizzando la sua flessibilità e creatività nel trattamento dei pazienti.

La terapia ericksoniana e le sue principali tecniche

Milton H. Erickson è una figura cardine nella storia della psicoterapia, il cui nome evoca immediatamente le tecniche ipnotiche innovative che ha sviluppato e affinato. Tuttavia, limitare il suo contributo alla sola ipnosi sarebbe un errore grossolano. Infatti, molte delle tecniche utilizzate oggi dai fautori della terapia breve strategica hanno radici profonde nell’approccio ericksoniano. I fautori della terapia breve strategica adottano numerose tecniche che, pur presentandosi sotto una nuova luce, affondano le loro radici nell’approccio ericksoniano. I testi classici dei suoi allievi come Jay Haley, Stephen Lankton e Bill O’Hanlon illustrano come la terapia ericksoniana includa molto di ciò che oggi è promosso sotto la classificazione di “terapia breve”.

  1. Le Tecniche Paradossali: Le tecniche paradossali, che la terapia breve strategica ha reso famose in Italia, da sempre sono un elemento distintivo dell’approccio ericksoniano. Queste tecniche coinvolgono la prescrizione del sintomo o l’uso di istruzioni contraddittorie per sbloccare comportamenti disfunzionali. Queste tecniche mirano a rompere gli schemi mentali rigidi dei pazienti, permettendo loro di abbracciare nuove prospettive e comportamenti. Esempi: Ad un paziente con insonnia, Erickson suggeriva di cercare attivamente di restare sveglio invece di tentare di addormentarsi, riducendo così la pressione e facilitando il rilassamento. In alternativa, una paziente con disturbo ossessivo-compulsivo era incoraggiato a dedicare un'ora al giorno a eseguire i suoi rituali in modo esagerato, fino a sentirne il ridicolo, portandola a una graduale riduzione dei comportamenti compulsivi. Infine, un uomo con paura di volare era invitato a pianificare dettagliatamente un viaggio aereo senza mai prenotarlo realmente, riducendo la paura associata al volo.
  2. La Ristrutturazione Cognitiva: I fautori della terapia breve strategica utilizzano ampiamente la ristrutturazione cognitiva, una tecnica che Erickson perfezionò per aiutare i pazienti a modificare i loro schemi di pensiero disfunzionali. Si tratta di una tecnica particolarmente efficace nel ridurre l’ansia e migliorare l’autostima. Esempi: Un paziente con ansia sociale potrebbe essere incoraggiato a ristrutturare il suo pensiero da "Le persone mi giudicheranno negativamente" a "Le persone sono più concentrate su se stesse e meno su di me", riducendo così significativamente l'ansia. Oppure, una donna con un disturbo alimentare potrebbe essere guidata a cambiare il suo pensiero da "Non sarò mai abbastanza magra" a "Il mio valore non è determinato dal mio peso", aiutandola a rompere il ciclo di comportamento autodistruttivo. Infine, un uomo depresso potrebbe essere incoraggiato a ristrutturare il pensiero "Non riesco mai a fare nulla di giusto" in "Ho avuto delle difficoltà, ma ho anche avuto dei successi", costruendo così un'immagine di sé più equilibrata e positiva.
  3. L’Uso Astuto delle Metafore: Le metafore sono un potente strumento nella terapia ericksoniana, permettendo di comunicare con il subconscio del paziente in modo indiretto, bypassando le resistenze consce. Esempi: Erickson raccontò la storia di un albero che deve perdere le sue foglie per sopravvivere all'inverno, aiutando un paziente a comprendere la necessità di lasciar andare vecchi schemi di comportamento per crescere. Oppure, per un paziente con difficoltà a prendere decisioni, Erickson usava la metafora di un navigatore che deve scegliere la rotta migliore in base alle condizioni del mare, sottolineando l'importanza di adattarsi alle circostanze. Infine, ad un paziente che lottava  con il senso di colpa veniva raccontata la storia di un agricoltore che deve abbandonare una parte del suo raccolto per salvare il resto, imparando che a volte è necessario fare sacrifici per il bene più grande.
  4. Gli Interventi Direttivi: Gli interventi direttivi sono istruzioni specifiche che Erickson dava ai suoi pazienti per guidare il loro comportamento e pensiero verso il cambiamento desiderato. Esempi: Ad un paziente che soffre di procrastinazione, Erickson suggeriva di dedicare solo cinque minuti al giorno a un compito particolarmente difficile, riducendo così la resistenza e iniziando un ciclo di produttività. Un paziente con depressione era invitato a fare una passeggiata quotidiana di dieci minuti, un'azione semplice ma efficace per rompere il ciclo dell'inattività. Infine, nel caso un adolescente con problemi di comportamento, Erickson suggeriva ai genitori di stabilire una routine strutturata con compiti e responsabilità chiari, migliorando così il senso di responsabilità e disciplina del giovane.
  5. Le Tecniche di Distrazione: Erickson utilizzava la distrazione per spostare l'attenzione dei pazienti dai loro problemi a nuove attività o pensieri, interrompendo circoli viziosi di pensiero o comportamento. Esempi: Un paziente ossessionato da pensieri negativi era incoraggiato a impegnarsi in un hobby creativo, come la pittura o la scrittura, per distogliere l'attenzione dai pensieri intrusivi. Oppure, una persona con tendenze autolesionistiche era invitata a svolgere attività fisiche intense come corsa o sollevamento pesi per canalizzare l'energia in modo positivo e salutare. Infine, un paziente con ansia veniva distratto da Erickson con compiti mentali impegnativi, come risolvere puzzle o giochi logici, che richiedono concentrazione e allontanano l'attenzione dai sentimenti ansiosi.
  6. I Rituali di Connessione: I rituali di connessione sono pratiche regolari che aiutano a rafforzare i legami tra i membri della famiglia o tra il paziente e il terapeuta. Esempi: Erickson suggeriva ad una famiglia in crisi di iniziare ogni giorno con un momento di condivisione, dove ciascun membro esprime qualcosa di positivo sull'altro, rafforzando così il legame emotivo. Una coppia in difficoltà era invitata da Erickson a dedicare una serata alla settimana per una "serata appuntamento" senza distrazioni, riscoprendo così il piacere di stare insieme e migliorando la comunicazione. Nel caso di un gruppo di supporto per adolescenti, Erickson incoraggiava questi a tenere una sessione settimanale di discussione aperta, dove i partecipanti avrebbero potuto condividere le loro esperienze e offrirsi supporto reciproco.
  7. L’Amplificazione dei Comportamenti Positivi: Un'altra tecnica essenziale nella terapia breve strategica è l'amplificazione dei comportamenti positivi, una pratica profondamente radicata nell'approccio ericksoniano. Questa tecnica consiste nel riconoscere e rinforzare i comportamenti positivi dei pazienti. Erickson credeva che evidenziando e lodando i progressi, per quanto piccoli, i pazienti fossero più motivati a continuare su un percorso positivo. Esempi: Nel caso di un paziente ansioso che fosse riuscito a gestire una situazione sociale senza panico, Erickson enfatizzava questo successo, lodando il paziente e incoraggiandolo a replicare tale comportamento. Un bambino con problemi di autostima Erickson veniva lodato ogni volta che mostra gentilezza o aiuto verso i compagni, rinforzando così il comportamento positivo e migliorando la propria percezione di sé. Un paziente in riabilitazione per dipendenza da alcool riceva da Erickson riconoscimenti per ogni settimana di sobrietà, aumentando la motivazione a mantenere comportamenti salutari.
  8. La Gestione delle Emozioni: Erickson utilizzava varie tecniche per aiutare i pazienti a gestire le loro emozioni, specialmente quelle negative come l'ansia, la rabbia e la tristezza. Queste tecniche possono includere esercizi di rilassamento, meditazione e visualizzazione. Esempi: Un paziente con attacchi di panico potrebbe essere guidato attraverso esercizi di respirazione profonda e visualizzazione di scenari calmanti per ridurre i sintomi acuti di ansia. Oppure, un individuo con rabbia repressa potrebbe essere incoraggiato a esprimere i propri sentimenti attraverso tecniche di scrittura terapeutica o di dialogo immaginario con la persona che ha causato il dolore. Infine, un paziente depresso potrebbe essere invitato a praticare la mindfulness, concentrandosi sul momento presente per ridurre i pensieri negativi e migliorare il benessere emotivo.La terapia ericksoniana e le sue principali tecniche
  9. Il Supporto alla Crescita Personale: Erickson credeva fermamente nella crescita personale continua. Incoraggiava i pazienti a esplorare nuovi interessi, sviluppare nuove abilità e perseguire obiettivi significativi. Esempi: Un paziente che si sente bloccato nella vita potrebbe essere incoraggiato a iscriversi a un corso di qualcosa che ha sempre voluto imparare, come la musica o una lingua straniera. Oppure, una persona che ha subito un trauma potrebbe essere spinta a partecipare a attività di volontariato, trovando un senso di scopo e connessione con gli altri. Infine, un paziente anziano potrebbe essere invitato a condividere le proprie esperienze di vita attraverso la scrittura o il racconto orale, scoprendo nuove prospettive e significati nelle proprie esperienze.
  10. La Collaborazione Terapeutica: Erickson vedeva la terapia come una collaborazione tra terapeuta e paziente. Questa partnership implica che entrambi lavorino insieme per identificare obiettivi terapeutici e sviluppare strategie per raggiungerli. Esempi: Invece di imporre soluzioni, Erickson lavorava con il paziente per esplorare diverse opzioni di trattamento, assicurandosi che il paziente si sentisse parte attiva del proprio processo di guarigione. Oppure, un paziente con disturbo d'ansia potrebbe essere invitato a partecipare alla pianificazione delle sedute terapeutiche, scegliendo gli argomenti da affrontare e i metodi da utilizzare. Infine, una coppia in terapia potrebbe essere incoraggiata a stabilire insieme gli obiettivi della terapia, come migliorare la comunicazione o risolvere conflitti specifici, lavorando in sinergia con il terapeuta.
  11. Il Supporto Familiare: Erickson riconosceva l'importanza del contesto familiare nel trattamento. Coinvolgeva spesso i familiari nel processo terapeutico per garantire che il supporto fosse presente anche al di fuori delle sessioni terapeutiche. Esempi: In un caso di adolescente con problemi comportamentali, Erickson lavorava con i genitori per sviluppare strategie di comunicazione più efficaci e per stabilire confini e aspettative chiari. Oppure, una famiglia che stava affrontando la malattia terminale di un membro veniva guidata a creare rituali di supporto e connessione, come cene settimanali o momenti di condivisione delle emozioni. Infine, un paziente con depressione veniva curato coinvolgendo  i familiari nel processo terapeutico, creando una rete di supporto per incoraggiare la partecipazione ad attività sociali e fisiche.
  12. L'Ipnosi e la Trance Terapeutica: Sebbene l'ipnosi sia una componente significativa della terapia ericksoniana, è solo uno degli strumenti utilizzati. L'ipnosi è spesso integrata con altre tecniche per massimizzare l'efficacia del trattamento. Esempi: Durante una sessione ipnotica, Erickson utilizzava una metafora per aiutare il paziente a visualizzare il superamento di una paura, combinando così ipnosi, metafora e ristrutturazione cognitiva. Oppure, un paziente con fobia veniva guidato in uno stato di trance per immaginare se stesso affrontare gradualmente la situazione temuta, riducendo così l'intensità della paura. Infine, un individuo che lotta con dipendenze veniva guidato in trance per rafforzare la propria determinazione a rimanere sobrio, utilizzando suggestioni positive per sostenere il cambiamento comportamentale.
  13. Le Tecniche di Visualizzazione: Erickson utilizza frequentemente la visualizzazione per aiutare i pazienti a immaginare scenari positivi e desiderati. Esempi: Un paziente con fobia potrebbe essere guidato a visualizzare se stesso in una situazione temuta, ma gestendola con calma e sicurezza, riducendo così la paura e aumentando la fiducia. Oppure, un atleta potrebbe utilizzare la visualizzazione per migliorare la performance, immaginando ogni dettaglio della sua gara e il successo finale, rafforzando così la motivazione e la concentrazione. Infine, una persona che cerca di superare un trauma potrebbe visualizzare un futuro positivo e sereno, utilizzando immagini mentali per costruire speranza e resilienza.
  14. L’Approccio Olistico: L'approccio di Erickson era olistico ed includeva non solo la mente, ma anche il corpo e l'ambiente del paziente. Questa visione integrata aiuta a generare piani terapeutici che prendono in considerazione tutti gli aspetti della vita del paziente. Esempi: Per un paziente con depressione, Erickson raccomandava non solo la terapia cognitiva, ma anche l'esercizio fisico, una dieta equilibrata e attività sociali per migliorare il benessere complessivo. Oppure, un individuo con ansia potrebbe essere guidato a esplorare pratiche di mindfulness e yoga, integrando tecniche di rilassamento e consapevolezza per ridurre lo stress. Infine, un paziente con problemi di relazione potrebbe essere incoraggiato a migliorare la comunicazione e l'intimità attraverso esercizi di coppia, oltre a partecipare a terapie individuali per lavorare su questioni personali.
  15. Focus sull'Esperienza del Paziente: Erickson pone un'enfasi significativa sull'esperienza vissuta del paziente, utilizzando storie personali e esperienze per informare e guidare il trattamento. Esempi: Un paziente con un trauma veniva incoraggiato a raccontare la propria storia in modo dettagliato, permettendo ad Erickson di utilizzare elementi di quella storia per creare metafore e interventi terapeutici. Oppure, un individuo con difficoltà a gestire le emozioni poteva essere invitato a condividere esperienze di vita che hanno influenzato il suo stato emotivo, utilizzando queste narrazioni per esplorare e ristrutturare le percezioni. Infine, un paziente che lotta con problemi di autostima poteva essere guidato a riflettere su esperienze di successo passato, utilizzando questi ricordi per costruire una narrativa più positiva e potenziante di sé.

La terapia ericksoniana, con la sua flessibilità, creatività e approccio centrato sul paziente, offre un modello terapeutico complesso che va ben oltre l'ipnosi. Integrando tecniche come la ristrutturazione cognitiva, le tecniche paradossali, l'uso delle metafore, gli interventi direttivi e molte altre, Erickson ha creato un metodo terapeutico che continua a influenzare e ispirare terapeuti in tutto il mondo. Le sue metodologie dimostrano come la psicoterapia possa essere arricchita da un approccio dinamico e olistico, capace di affrontare le complessità dell'esperienza umana con profonda empatia e innovazione.

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Scritto da

Dottor Giovanni Da Col

Bibliografia

  • Haley, J. (1973). Terapie non comuni: Le tecniche psichiatriche di Milton H. Erickson, M.D. Roma: Astrolabio.
  • Lankton, S. R., & Lankton, C. H. (1983). La risposta dentro: Un quadro clinico della ipnoterapia ericksoniana. Roma: Astrolabio Ubaldini.
  • O’Hanlon, W. H. (1987). Taproots: Underlying Principles of Milton Erickson's Therapy and Hypnosis. New York: W.W. Norton & Company.
  • Nardone, G., & Watzlawick, P. (1990). L'arte del cambiamento: La soluzione dei problemi psicologici e interpersonali in tempi brevi. Milano: Ponte alle Grazie.

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