Disturbo alimentare o disturbo di ansia?
Ciao a tutti, sono una ragazza di quasi 26 anni e da qualche anno soffro d’ansia. Tutto è iniziato in un giorno qualsiasi, poco dopo la maturità… ho avuto dal nulla un attacco di panico e successivamente ho avuto un periodo in cui mi sentivo sempre in “allerta”. Improvvisamente le cose che avevo sempre fatto erano diventate per me una sfida… anche il semplice entrare in un supermercato o frequentare le lezioni all’università per me era motivo di forte ansia. Nonostante tutto non mi sono mai posta dei limiti, ho continuato a fare tutto, anche se non lo vivevo bene. Tutto questo finché non è iniziata la pandemia, che per me è stata una gabbia d’oro. Ero stata letteralmente accomodata nella mia comfort zone: non dovevo più affrontare quelle sfide quotidiane necessarie, ma potevo stare comodamente a casa. In quel periodo mi sentivo meglio, mi sembrava di essere “guarita”, ma ovviamente era il contrario. Non appena ho messo piede fuori casa sono entrata nel panico più totale. Ed è a questo punto che inizia il mio incubo… All’inizio non riuscivo ad andare da nessuna parte, poi un po’ alla volta (frangenti di tempo che vanno da mesi ad anni) ho cominciato a riprendermi la mia vita, come un bambino che riscopre il mondo praticamente. Ho riniziato ad entrare nel supermercato, andare al ristorante, entrare nei negozi, andare all’università, lavoro, ecc.
Affrontando le mie paure poco alla volta, ho riconquistato la mia libertà, ma mi rendo conto che nonostante apparentemente io stia bene, in realtà non è affatto così. Ogni volta che vado in un posto, il pensiero fisso che mi viene in mente è “nel caso in cui mi sentissi male, qual è la via di fuga?”. Così studio i luoghi in cui vado per essere sicura che io possa uscire di scena senza troppo sforzo, e inoltre so che se dovessi entrare in panico ho una soluzione piuttosto che agitarmi di più in quel momento, dovendola cercare. In ogni caso ad oggi luoghi come grandi piazze piene di gente, centri commerciali grandi, concerti, stadio, aereo, sono per me praticamente impossibili da affrontare.
Un altro problema che ho sviluppato è a livello fisico, e qui arriviamo alla domanda principale del mio post: da quando sto apparentemente meglio, somatizzo tantissimo nello stomaco e nella pancia e talvolta mi sento male proprio fisicamente. Questo limita di nuovo la mia vita, perché se prima il problema erano gli attacchi di panico, ora la mia preoccupazione è che io mi possa sentire male con la pancia senza avere un bagno a portata di mano. Quindi spesso evito di uscire, oppure se esco mangio il meno possibile. Inoltre delle volte quando mangio ho delle grosse difficoltà a digerire, lo stomaco costantemente duro e teso. Questo mi ha portata a vivere i momenti dei pasti in modo veramente brutto, perché purtroppo sono dimagrita e le persone me lo fanno notare, di conseguenza nel momento in cui devo mangiare ma non riesco, mi agito e lo stomaco mi si chiude ancora di più. Il mio corpo non mi piace, vorrei ingrassare e tornare a mangiare serenamente come un tempo, ma non so proprio da dove iniziare. Sicuramente ho bisogno di un percorso di psicoterapia ed è ciò che voglio fare al più presto, ma so che sarà molto doloroso e ho paura che a livello fisico io non riesca a reggere più di questo. Sono sottopeso (peso 47kg e sono alta 1.64m) e spesso mi sento debole e sicuramente i problemi con lo stomaco e con l’intestino non aiutano…