Gentile psicologo,
sto vivendo un periodo "strano" in cui sta uscendo il mio vero carattere, credo.
La mia storia è questa: mi fidanzo a 22 anni con l'unico uomo che poi ho sposato dopo 5 anni di fidanzamento. Siamo sposati da circa 4 anni. Ho sempre accettato il suo carattere poco socievole perché aveva altri pregi e credevo potesse migliorare con me visto che io sono molto estroversa.
Da pochi mesi ho scoperto e ho avuto la certezza che lui avesse la dipendenza del gioco delle slot ormai da oltre 10 anni (infatti non ha mai risparmiato nulla nè prima di conoscermi nè dopo ed era sempre nervoso con me, irrispettoso, non voleva mai uscire...). Gli ho dato diverse possibilità per smettere perdonandolo e aspettando ulteriori mesi, ma lui ci è ricascato.
L'ultima volta ho deciso di "far uscire il mio vero carattere" e la mia determinazione e gli ho detto che non lo amavo più perché stavo rovinando anche la mia salute (problemi di gastrite, insonnia, pianti e mal di testa quotidiani...) e ho deciso di dirgli che per me era finita. Lui mi prega di non lasciarlo perché io sono l'unica cosa per lui importante (varie frasi romantiche che non mi aveva mai detto prima) ma io sono stata emotivamente fredda.
Ora stiamo ancora vivendo insieme, perchè lui da qualche settimana sembra che non giochi più e sia cambiato un po' nei miei confronti (leggermente più accondiscendente e calmo), e anche perchè gli ho detto che se scopro che gioca di nuovo questa volta non avrà scuse, ma a me ora lui non interessa più, infatti gli ho detto che comunque dovrà smettere per lui e non per me (lui dice di voler smettere per me perché la sua vita senza me non ha senso).
Ammetto che il fatto di esser sposati mi ha tenuto dal lasciarlo, ma questa vita mi sta opprimendo. Io vorrei uscire più spesso, sono ambiziosa nel lavoro, non amo stare a casa e da un po' ho capito che non voglio figli. Sto meglio quando esco da sola o con le amiche e quando torno a casa mi viene l'ansia e mi viene da piangere...
Mi sono stancata di tutta la situazione e rivoglio la mia indipendenza... ma non so come fare per capire se lo amo ancora oppure no.
Ringrazio per la sua risposta.
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14 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
Gentile Moira,
per capire se ama ancora suo marito oppure no, dovrebbe sperimentare com'è vivere per un periodo di tempo senza di lui chiedendo una pausa nella convivenza routinaria per poter riflettere da sola e verificando se e quanto le manca.
Data però, la fragilità psicologica di suo marito sarà ben difficile che lui gliela conceda ed è più probabile che con i suoi piagnistei le induca sensi di colpa.
Le consiglio allora di usare la sua determinazione per porgli la condizione di iniziare una psicoterapia di coppia ; lei potrà motivare questa richiesta con la storia della sua dipendenza dal gioco d'azzardo ma contemporaneamente avrà la possibilità, in una situazione protetta, di comprendere meglio quali sono i suoi sentimenti e cosa veramente desidera fare di questo rapporto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
16 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Moira,
intanto mi sento di "congratularmi" con lei per essere in grado di distinguere i sentimenti dai bisogni e di dare un' adeguata "etichetta" ai sintomi di malessere riportati, cosa, mi creda, per nulla scontata. Mi sembra che i suoi ragionamenti siano molto lucidi e "sani" nel senso che, pur provando ovviamente un grande affetto nei confronti di suo marito, mette al primo posto la sua serenità personale senza farsi "intrappolare" da meccanismi masochistici come purtroppo, molto spesso, accade.
Detto questo, come lei capirà, non è possibile inquadrare bene una situazione sulla base di poche righe, ma, da queste poche informazioni, mi sembra che le lei abbia già fatta una scelta.
Forse, vista la situazione delicata che riguarda suo marito, il quale avrebbe sicuramente bisogno di un percorso terapeutico individuale (la dipendenza da slot è una dipendenza vera e propria e come tale non può essere trascurata), potreste rivolgervi ad un terapeuta di coppia, al fine di comprendere meglio insieme cosa sta succedendo e quali possono essere le possibili soluzioni per il benessere di entrambi, come coppia e come individui.
Le faccio un grande in bocca al lupo.
15 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Moira,
l'unico consiglio che sento di poterle dare è di intraprendere insieme a suo marito una psicoterapia di coppia, che possa aiutarvi a mettere in luce le positività e le negatività del rapporto. Stare con una persona che non si ama più non è un obbligo dettato da qualcuno, ma in questo momento di profonda fragilità è importante cercare un supporto, anche per poter affrontare successive decisioni future, qualsiasi esse siano.
15 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Moira,
oltre le preziose risposte dei colleghi prima di me, vorrei solo aggiungere una riflessione: La scoperta della dipendenza dai giochi di suo marito potrebbe avere aperto in lei la consapevolezza di un impegno verso quest'uomo che prima era solo sotteso. E' fuor di dubbio che quello che le si chiede ora è di essere lei la persona responsabile in questo matrimonio e ciò può spaventare e far indietreggiare anche la persona più sicura e certa del sentimento. Si domandi se si sente pressata e in base alla risposta che si darà, valuti cosa fare. Un sostegno spciologico di qualche seduta potrebbe aiutarla in tal senso.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
15 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Moira, più che del matrimonio lei mi sembra stufa di questa relazione, che l'ha posta nel ruolo di vittima da cui lei ora cerca giustamente di liberarsi.
Le uscite da sola o con le amiche le servono per servono in po' con se stessa, la parte ancora vitale che ha dentro. Fa bene, si ritagli questi spazi.
Per quanto riguarda il rapporto con suo marito, invece, le propongo di iniziare un percorso di coppia per capire meglio i vostri sentimenti e necessità, inoltre suggerisco in percorso terapeutico singolo per la dipendenza da gioco di suo marito, perché dopo dieci anni da solo non può riuscire ad uscirne.
15 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Moira,
sta vivendo un conflitto, da una parte l'affetto per suo marito e dall'altro il suo desiderio di esprimersi nella vita e nel lavoro e il suo malessere per il gioco d'azzardo di suo marito. Il suo stato di malessere rendere auspicabile un confronto con un professionista.
Non credo sia questo il caso di una terapia di coppia, in quanto lei ora sta mettendo energie su di sè e non sulla coppia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Monica Salvadore
15 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Moira, dalla sua richiesta emergono chiari i sentimenti contrastanti che la bloccano nel prendere una decisione importante nella sua vita; da un lato l'affetto per suo marito, dall'altro il desiderio di esprimere più liberamente la sua personalità, di realizzarsi nella vita e nel lavoro. Credo che lo stato di malessere di cui ci rende partecipi possa diventare la spinta necessaria alla comprensione ed eventualmente al cambiamento, al raggiungimento di uno stato di maggiore serenità; nel caso sentisse questo percorso troppo pesante, potrebbe richiedere il supporto psicologico di uno psicologo della sua zona...le auguro di trovare la serenità che cerca!
14 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buona sera Moira.
La sua stanchezza e il suo senso di soffocamento traspaiono dal messaggio che ci ha scritto.
Quello che le manca è la voglia di investire nuovamente in un rapporto che non sembra dare i frutti sperati. L'amore purtroppo lascia spazio alla delusione e alla frustrazione.
Dirle cosa fare o cosa non fare non sarebbe rispettoso, mi sento però di darle un consiglio: tuteli quelli che sono i suoi spazi e i suoi momenti per sè, investa in qualcosa che le piace, questo non la aiuterà a prendere le distanze da suo marito e capire se è giusto o no lasciarlo, ma servirà a farle prendere un pò di respiro.
Per quanto riguarda il problema di suo marito potrebbe provare a "sfruttare" questo momento, in cui lui sembrerebbe aver capito di aver sbagliato, e provare a parlargli del problema del gioco d'azzardo che si è ripercosso sulla vostra famiglia e indirizzarlo magari alla consultazione con un professionista che lo possa aiutare ad uscirne.
Le auguro di risolvere al meglio questa situazione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Annalisa Foti
14 SET 2015
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Gentile Moira
mi sembra che le abbia ben chiaro il suo quadro emotivo interno. Subodoro una paura nel lasciare suo marito per un serpeggiante senso di colpa. La sua domanda posta sul finale potrebbe trovare una risposta rivolgendovi ad un terapeuta per intraprendere un percorso di coppia. Ciò sarà funzionale anche per individuare l'aiuto migliore per risolvere la dipendenza da gioco di suo marito in quanto temo che il veto da lei posto possa funzionare per poco tempo.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Valentina Bonaccio
14 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Moira,
la domanda, che tra l'altro lei stessa esplicita, è se lei sia innamorata di suo marito.
Per tutto quanto il resto (desiderio di indipendenza, di non avere figli, di avere una realizzazione professionale) lei è già piuttosto decisa.
Cosa prova pensando a lui? Come si sente nel corpo?
Le suggerisco di concedersi degli spazi di indipendenza e autonomia in cui sperimentare attività che le piacciono. Le potrebbe risultare più semplice, a quel punto, riconoscere se c'è ancora l'amore verso di lui.