Partner evitante
Salve, vorrei poter esser sintetico, ma purtroppo non è il mio forte.
Ho 35 anni e da circa 7 mesi frequento una ragazza madre. Lei proviene da un passato violento, un percorso psicologico andato male (non riescono a darle una diagnosi) e una famiglia disfunzionale, che l'ha sempre fatta sentire inadeguata.
Dopo alcune relazioni finite male, ha il desiderio di diventare madre (un suo grande desiderio è sempre stato quello di avere molti figli) e prende una decisione impulsiva: conosce un tizio straniero online, molto più grande di lei, che in cambio di denaro l'aiuta a rimanere incinta. Nell'ottica di dare una famiglia al figlio, decide di provare ad avere una relazione con il padre, facendolo trasferire a casa sua in Italia. Col tempo scopre che, oltre a non aver voglia di trovarsi un lavoro, si tratta di una persona violenta e, dopo esser stata minacciata con un coltello, procede con una denuncia e chiudendo il rapporto, pur permettendogli di vivere a casa sua. Dopo poco, avendo anche saputo che lei stava frequentando qualcun altro, il padre decide di tornare nel suo paese, ma lei decide di mantenere i contatti, per il bene del figlio.
Iniziamo a frequentarci di nascosto , con l'aiuto della madre di lei, poiché lui è un tipo molto geloso e possessivo.
Noi ci conosciamo online proprio durante queste violenze e Iniziamo a frequentarci di nascosto, con l'aiuto della madre di lei, poiché lui è un tipo molto geloso e possessivo. Una volta andato via, decidiamo di iniziare effettivamente la relazione.
Io ho un attaccamento ansionso e lei evitante, il che mi porta forse ad essere troppo insicuro quando lei diventa improvvisamente fredda e distante. Inoltre tende sempre a cambiare argomento quando si prova a parlare di sentimenti.
Nonostante questo, a poco a poco lei inizia a fidarsi sempre più di me e sembra andare tutto bene, sia con lei che con il figlio. Abbiamo tantissime cose in comune e sembra come se ci conoscessimo da sempre... e io mi innamoro di entrambi. Tanto da vivere assieme, a periodi alterni, a casa mia o casa loro.
Il problema si presenta un mesetto fa, quando lei decide da un momento all'altro che la settimana successiva sarebbe andata per un paio di mesi dal padre di suo figlio, di modo che possano passare del tempo insieme.
Nonostante tutte le mie paranoie interne, le dico che ovviamente mi dispiaceva non poter passare l'estate con loro, che ero preoccupato per il carattere di lui, ma che comprendevo il suo desiderio.
Fino al giorno della partenza tutto nella norma: messaggi dolci e continui aggiornamenti. Dal giorno successivo, sempre meno messaggi, sempre più freddi e smette anche di mandarmi foto del bambino. Qualche giorno fa le dico che la sentivo un po' distante e che se voleva poteva parlarmi di qualsiasi cosa senza alcun problema. Mi dice solo che, come suo solito, lui era verbalmente violento, ma che andava tutto bene. E poi come sempre cambia discorso.
Esce però fuori anche che lei ha trovato una sorta di lavoretto (qui al momento non lavorava) e che lui gli abbia proposto di aiutarla ad avere un altro figlio, ma lei ci scherza su dicendo che ovviamente non lo farebbe mai.
Mettendo da parte la cascata di dubbi e insicurezze che al momento mi pervadono sulla sua presenza li, mi chiedo come dovrei procedere... Dovrei affrontarla o lasciarle spazio? Da una parte, nonostante sia una relazione abbastanza corta, per me si tratta di una situazione per molto dolorosa, anche per via del bambino, e trovo il suo comportamento poco empatico e immaturo. Dall'altra sono abbastanza sicuro che, se le dicessi come mi sento, lei si allontanerebbe ancor di più.