Perché non riesco a liberarmi da un ragazzo che mi provoca sofferenza?
Buongiorno, ho deciso di scrivere perché da più di un anno ormai va avanti la storia che sto per raccontare e mi sta logorando dentro, la cosa peggiore è che non riesco ad uscirne. Come dicevo, un anno fa ho conosciuto un ragazzo mio coetaneo (19 anni), tramite social network, e abbiamo cominciato a parlare. Io stavo affrontando un periodo non proprio facile della mia vita, lui era appena uscito da una storia che gli aveva causato sofferenza. C'è stato sin da subito un grande feeling e una grande intesa, tanto da coinvolgermi emotivamente pur non avendolo mai visto. Poi sono cominciati i problemi: lui ha iniziato a raffreddarsi, a diventare scostante, a tratti quasi maleducato, trattandomi male senza un motivo valido. I litigi sono diventati frequenti e non ci siamo sentiti per delle settimane. Poi lui torna a cercarmi, mi chiede scusa, ed io, da brava scema, ci ricasco. Riprendiamo a sentirci, tutto sembra andare a gonfie vele, quando lui riprende con i suoi comportamenti distaccati, comincia a frequentare altre ragazze. A me ovviamente la cosa non stava bene, non intendevo proseguire, ma, anche in questo caso, mi sono fatta convincere da lui, che mi diceva che io ero importante e che ci teneva a non perdermi. Andiamo avanti tra questi tira e molla per un anno intero, quando lui, in estate, andando al mare con i suoi amici, si bacia un'altra ragazza. Io ovviamente ci resto male, lui mi rassicura nuovamente dicendo che non vuole perdermi, ma intanto continua a fare i comodi suoi. Io mi allontano, e dopo qualche settimana lui torna di nuovo, dicendomi che si è pentito per quello che ha fatto, che aveva capito che io ero la ragazza giusta per lui e che voleva impegnarsi con me. Decide quindi, due settimana dopo avermi detto queste cose, di salire in auto e venirmi a trovare (vivevamo a 400km di distanza). Io, felice come una pasqua, accetto volentieri, mi preparo con cura all'incontro, con una buona dose di ansia per la paura di non piacergli. Arriva il famigerato incontro, insieme ad una bella doccia fredda. Prima ancora di lasciarmi il tempo di parlare, mi dice che lui si sente "uno spirito libero", che non vuole impegnarsi e vuole divertirsi. Io ci resto malissimo, pensando di non essergli piaciuta, poi alla fine della serata mi bacia, ed io, coinvolta come sono, non riesco a tirarmi indietro. Però poi trovo la forza e gli dico che, stando in quel modo le cose, da me poteva avere solo amicizia. Adesso ci troviamo nella stessa città universitaria, ai primi di ottobre mi contatta dicendomi che si sente molto attratto da me e che gli piacerebbe riprendere a frequentarci per "vedere dove questo ci porta", parole sue, io gli manifesto tutte le mie perplessità, ma alla fine accetto. Poi sparisce per settimane. Lo cerco io e lui prontamente mi invita a pranzo a casa sua, per poi disdire il giorno successivo per un contrattempo. Passano altre due settimana in cui lui non si fa sentire, lo scorso giovedì lo cerco io, lo invito a cena e lui accetta subito, nel frattempo mi dice di essere tornato a casa dei suoi genitori per il weekend. Arriva la domenica e una ragazza di 16 anni che vive nel suo stesso paese pubblica una foto in cui sono insieme, con dei cuori come didascalia. A me puzza subito la questione, e visitando il profilo di lei, mi rendo conto che lui la sta "cucinando" ben bene come ha fatto a suo tempo con me, lei sembra molto presa, non so cosa pensi lui a riguardo, ma ovviamente ci resto male. Mi scuso per la stupidità e, forse, l'infatilità del mio "problema", ma sono entrata in un circolo vizioso da cui non riesco ad uscire, da una parte vorrei lasciarlo perdere, ma dall'altra non ci riesco perché nonostante tutto gli voglio bene. Venerdì dovrei andarci a cena e non so come comportarmi, vorrei sapere come stanno le cose con questa nuova ragazza ma allo stesso tempo ho paura delle risposte, anche se penso che lui non sia realmente interessato a lei, come non è interessato a me né a nessun'altra in particolare. Io comincio a stare male davvero, tanto da risentirne fisicamente, sono arrivata a vomitare. Non posso andare avanti così, ho bisogno del consiglio di una persona competente. Grazie per la gentile attenzione.