Buongiorno, io vivo una situazione di disagio frequente e continuo con la mia partner, che spesso (almeno un giorno su due) proietta i suoi difetti o le sue azioni su di me, chiedendomi spiegazioni sul mio comportamento (quando in realtà è il suo...) e ovviamente mettendomi sul banco degli imputati. Io sono consapevole di questo suo disagio perchè cerco di analizzare i fatti in modo razionale e mi rendo conto che si tratta di un problema serio che io non sono in grado di gestire, ma, se non di subirlo, di cercare di limitare i danni. Di fronte alle sue domande insistenti "Perchè lo fai?" io cerco di tergiversare o di dare risposte evasive. Un'altra sua frase tipica è "mettiti una mano sulla coscienza per il male che mi fai" quando quasi sempre sono io la vittima. Inoltre mi tempesta di telefonate quando io non sono presente fisicamente. Una volta mi sono recato nella casa al mare, con il suo apparente consenso e in mezza giornata mi ha chiamato una cinquantina di volte. Da una parte mi concede libertà e dall'altra vuole controllarmi strettamente. Vi chiedo cortesemente qualche piccolo suggerimento per poter gestire la situazione. Grazie Saluti. L.
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24 MAG 2024
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Gentile Luca, si faccia aiutare da un professionista ad uscire da questa situazione di "vittimizzazione" ad opera della sua partner.
Da ciò che scrive si capisce ben poco e , comunque subire le vessazioni da parte del proprio partner, denota scarsa autostima,
difficoltà a stare in relazione con l'altro, arrivando ad annullarsi e , probabilmente nel suo caso, aggiungerei un' incapacità a mettersi in discussione e cercare di capre quali sono anche i suoi difetti. Tutti noi abbiamo dei difetti, dunque immagino ne abbia anche lei.
Le faccio tantissimi auguri.
Dott.ssa Daniela Noccioli.
26 MAG 2024
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Gentile Luca,
estremizzando, se la relazione ha più costi che benefici una soluzione è interromperla. Dietro ai conflitti ci sono paradossalmente anche delle opportunità di crescita e di migliorare qualcosa nel rapporto in quanto è facile vedere i torti altrui ma più difficile ammettere o capire i nostri comportamenti che feriscono l'altro/a. Se si tratta di essere vittime e di subire il comportamento altrui, si possono valutare e sperimentare strategie comunicative diverse e più efficaci per comunicare il nostro disagio o avere il coraggio di dialogarne costruttivamente.
Potrebbe essere utile una terapia di coppia, se la sua compagna è d'accordo, e se non lo è potrebbe fare dei colloqui anche individuali per riscoprire le sue risorse comunicative e relazionali e per valutare strategie costruttive per far evolvere le dinamiche di coppia e per migliorare il vostro benessere reciproco.
24 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Luca,
grazie per la sua condivisione. Dal suo racconto emerge tutta la stanchezza e frustrazione associata a questa situazione. Per poterle dare dei consigli è necessario però avere maggiori informazione. Qual è la vostra età? Com'è nata la vostra coppia? Ha ma provato a parlare di questi suoi vissuti con la sua partner? Se sì, come ha reagito? Se no, perché?
La tendenza della partner ad incolparla, proiettando su di lei probabilmente i suoi stessi sensi di colpa, così come il controllo eccessivo attraverso le chiamate, potrebbero essere una manifestazione di insicurezza associata ad una difficoltà nel porre l'attenzione sui propri stati interni. La proiezione è infatti un meccanismo di difesa, cioè uno stratagemma inconscio con cui la nostra mente si difende da qualcosa di più o meno doloroso, di più o meno accettabile e di più o meno dicibile.
Vi consiglio di intraprendere una consultazione di coppia per poter indagare le vostre dinamiche relazionali e trovare le migliori strategie adatte a voi.