La comunicazione nelle relazioni di coppia

Fondamentale in una coppia non risulta essere l'inesistenza di problemi, quanto la ben più preziosa capacità comunicativa nel farli emergere ed affrontarli, al fine di una relazione più complessa, ma emotivamente sana e costruttiva.

16 AGO 2024 · Tempo di lettura: min.
La comunicazione nelle relazioni di coppia

Lei: "Quando parlo, non mi ascolta, è totalmente indifferente a ciò che dico!" – Lui: "Quando torno a casa non spreca occasione per urlarmi contro e preferisco starmene per conto mio!"

Schemi di comportamento come questo sono comunissimi nelle coppie in crisi, duelli comunicativi che evidenziano una differenza di punteggiatura nelle posizioni assunte dai membri della coppia: è lei che attacca e lui si difende o è lui che si ritrae e per questo la partner aggredisce? Cercare una risposta a questa domanda porta inesorabilmente ad un circolo vizioso, proprio perché non esiste solo una realtà, il mondo come lo vedo io, una causa che determina un effetto, ma la possibilità che i partner siano reciprocamente in grado di comunicarvi sopra.

Ciò che cementifica un rapporto, o al contrario lo spezza, non è l'esistenza di problemi (dalla gestione del denaro, alle ingerenze familiari, fino all'educazione dei figli) che esistono in ogni fase evolutiva della coppia e familiare, ma il modo in cui la coppia ne discute. Fondamentale è il come, il canale comunicativo usato nell'affrontare anche difficili situazioni emotive. In una relazione sana, con una comunicazione efficace e un conflitto costruttivo, si deve essere liberi di esprimere i propri pensieri ed emozioni, ma troppo spesso, purtroppo, i rimproveri vengono espressi non solo come legittime proteste per un comportamento sbagliato, bensì come veri e propri attacchi all'intera persona del partner. Fermiamoci all'azione che ci ha infastiditi, senza distruggere chi ci è accanto, provocando di conseguenza spiacevoli sentimenti di vergogna, colpa o disprezzo, e senza far in modo che l'altro debba difendersi attaccando o ritirandosi. Il conflitto non è da evitare: piuttosto, quando il coniuge solleva in modo veemente una rimostranza, calmiamoci, controlliamo l'impulso ad agire e cerchiamo di capire cosa c'è dietro a questo comportamento ostile. Cosa ci sta comunicando in merito alla relazione? Forse la foga emotiva ci dice quanto il partner ci tenga e abbia urgenza di chiarire. D'altra parte, si dovrebbe anche evitare di ignorare le discussioni ogni volta che emergono, proprio perché è importante che il partner percepisca la presenza, l'ascolto e l'empatia nei confronti dei sentimenti e del disagio espresso. Il punto d'incontro sta proprio nella fiducia di potersi rispecchiare nell'altro, rispettando ciascuna posizione e restituendo il meritato riconoscimento reciproco.

Nella coppia i due partner sono il punto d'incontro e mediazione di storie e culture familiari e, come ogni incontro, ha in sé un po' di imprevedibilità. La qualità della relazione è legata alla presenza di competenze relazionali in ciascun partner, quali la capacità di gestire i conflitti, di sentirsi connessi e al tempo stesso separati, di esprimere e comunicare emozioni e di mettersi in contatto col sistema sociale allargato. Ma la coppia non è la somma di due individui, quindi il suo funzionamento è in parte imprevedibile. Se è pur vero che ognuno prende dalla propria famiglia il bagaglio di ostacoli e risorse relazionali, è anche vero che le proprietà del nuovo legame di coppia sono anche altro. La coppia può essere capace o meno di far fiorire le risorse ed elaborare le mancanze che ciascuno porta inevitabilmente con sé dalla sua storia.

La qualità della relazione di coppia si evidenzia nelle transizioni chiave del ciclo di vita.

L'amore è una costruzione complessa. Per conservare vitali i coinvolgimenti romantici è cruciale che essi non siano così rigidi da eliminare la spontaneità e che quest'ultima non sia così rigida da precludere il coinvolgimento. L'amore richiede dunque una continua ricostruzione e l'inevitabilità del continuo mutare.

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Scritto da

Dott.ssa Claudia Carabellò

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