Salve sono manuele e ho 21 anni. Sto sempre a casa tutto il giorno perchè non ho amici da più di un anno e sono un asociale. Poi non mi piace nulla e non ho interessi e quindi non ho stimoli per uscire. Non ho mai voglia di fare nulla e perdo tutte le giornate uguali tra videogiochi, computer, ecc. Almeno una volta anche se stavo a casa cercavo di occupare bene il tempo e mi divertivo lo stesso con tanti interessi e cercavo addiritura di costruire robot o disegnare fumetti , poi mi son stufato di tutto perchè non riuscivo e passo le giornate a far niente sul divano o a pensare continuamente o a vedere pornografia. Non riesco neanche a studiare bene all'università e mi devo sempre far aiutare, e neanche mi piace la facoltà, infatti frequento poco però non saprei che altro fare e in tutto l'anno non ho detto neanche un ciao a nessuno, alcuni mi guardavano come un pazzo, anche perchè spesso non ho neanche voglia di pettinarmi o lavarmi. Ultimamente poi ho mal di testa continui quasi tutto il giorno e mi sento le braccia completamente senza forza e un' po spento. Non sono mai andato dallo psicologo perchè tutti pensano che sono problemi stupidi che posso risolvere da solo e poi io sono uno che si abitua e si adagia a vivere passivamente le situazioni e accetto tutto com'è sperando che prima o poi si risolve tutto senza far niente. Non so che fare magari sono solo stupidaggini, che posso risolvere con un po di impegno però continuano a passare i giorni, i mesi e gli anni e tutto rimane uguale o forse addirittura peggiora. Vorrei reagire e cambiare tutto ma son così da troppo tempo e sono come bloccato in delle gabbie e non mi sento la spinta e la forza necessaria per iniziare a fare le cose. Può essere che sono un' po depresso? o sono semplicemente diventato molto pigro?
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17 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 233 persone
Ciao Manuele...
accidenti, da come descrivi la tua situazione direi proprio che tu abbia bisogno di scuoterti da questo intorbidimento e di trovare in te uno slancio deciso verso il cambiamento...ah senza trascurare una bella doccia e nuovo taglio dei capelli.... che ne dici di raderti? Senti io partirei proprio da queste ultime cose che immagino possano già essere di difficile attuazione per te perché quando uno non ha voglia, non ha voglia e so quanto può essere difficile, però prova a farlo...sfidati e sfida quel te stesso così assente e bisognoso di essere "preso a calci nel sedere" (scusa l'espressione un pò forte....l'ho vista come disegnata in un fumetto..in maniera ironica, niente di offensivo o personale!).
Poi uscirei e inizierei con belle passeggiate all'aria aperta, una cosa che ti manca è una sferzata di energia, hai bisogno di respirare.
I tuoi talenti, che hai rifiutato causa l'insoddisfazione tipica di chi parte col perfezionismo, sono rimasti bloccati e chiusi lì, anche loro hanno bisogno di respirare ...prendere aria ...
Mi piacerebbe tu stupissi ancora te stesso e i tuoi compagni universitari nel tornare del tutto diverso in quella facoltà che non ti piace ma che pure puoi continuare a fare ugualmente (l'intelligenza ce l'hai!).
Con la vita si può un pò giocare caro Manuele, spesso la gente "strana" creativa (come penso tu sia) cade in trappole normalizzanti (che tristezza!) oppure boicotta se stessa e si rinchiude in casa (anche questo è triste).
Tanti Bohemien ci hanno insegnato che ci vuole coraggio ad essere se stessi e diversi, si può un pò giocare con la vita, la cosa peggiore è rinchiudersi e non sperimentare più nulla se non il già visto, se non il già fatto ...hai 21 anni, non fare questo errore Manuele e torna nel mondo ..nella veste che vuoi ma tornaci e aiuta anche gli altri che come te possono essere tentati (e sono tanti) da questo "demone" dell'isolamento !!!
Ti saluto al grido di "Alla riscossa!"
Ps.. Conosci il fumettista Zero Calcare ..fantastico, lui fa dei suoi Demoni dei fumetti!!
Un carissimo saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta Studio in Ravenna.
21 SET 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Manuele,
se la sua vita fosse un capitolo che titolo gli darebbe?
È un titolo simile ad altri capitoli della sua vita?
Le consiglierei, anche se è difficile di cercare di legittimarsi la sua apatia, mancanza di energia.
Cerchi prima di capirne la causa e successivamente di lavorare sulle strategie per uscire da tale apatia.
21 SET 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Emanuele,
che titolo darebbe al capitolo se la sua vita fosse un libro?
È un capitolo simile o diversi ad altri?
Si legittimi che sta attraversando un periodo in cui non ha voglia di fare nulla, gli pesa tutto, piuttosto che cosa fare si chieda cosa c'è dietro la sua apatia e mancanza di energia e solo successivamente cercare delle soluzioni.
27 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Ciao Manuele!
Secondo me hai il diritto di uscire fuori di casa, dire ciao alla persone che incontri e magari conoscerne qualcuna più a fondo, fino a diventare amici. Dico che hai il diritto, perché sicuramente adesso per te è troppo difficile farlo. Ma continuare così non è coraggioso, io credo sia più coraggioso da parte tua chiedere aiuto, e provare a dire basta a questa tristezza che ti tiene incatenato.
Già il fatto che hai scritto qui le tue difficoltà è un grande atto di coraggio, vuol dire che inizi a sentire di voler cambiare, e questo è bellissimo.
Per qualunque cosa, io ci sono!
6 SET 2021
· Questa risposta è stata utile per 18 persone
Caro Emanuele,
Mi dispiace per quello che stai attraversando.
In alcuni momenti della nostra vita per quanto vorremo impegnarci, se il nostro umore è a terra, non c'è la faremo.
Da soli senza una rete di persone che ci possano dare supporto non si riesce a uscirne.
Potrebbe trattarsi di depressione.
Bisogna cercare di indagare la causa della tua eventuale depressione.
Ti consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di avere un supporto emotivo per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire.
Resto a disposizione anche online se vorrai.
Cordiali saluti.
25 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 23 persone
Caro Manuele,
mi aggancio alla tua ultima frase interrogativa per dirti che, forse, sei un pó tutte due le cose, un pó pigro e un pó depresso. Questi aspetti si intrecciano in un circolo vizioso: come in tutte le situazioni della vita tendiamo a rispondere con degli schemi derivanti dal temperamento/carattere/indole, da ciò che abbiamo appreso, dall'ambiente in cui viviamo, dai "vantaggi secondari" che ci rendono "comodo" lo stare in certe condizioni.
Quest'anno l'emergenza sanitaria non ha certo favorito spinte evolutive dal punto di vista dell'autista personale, delle relazioni e della progettualità.
Ma il fatto che tu scriva di te, già lascia intravedere un tuo desiderio di "altro" rispetto alla tua pur comoda palude.
Puoi elaborare tutto quanto stai vivendo Manuele, inizialmente con il sostegno di un professionista, per poter scoprire una migliore e più creativa visione di te stesso.
Un caro augurio.
Dott.ssa Monica Cornali
26 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 116 persone
Buongiorno Giorgio, non è detto che l'aver scritto al sito sia una richiesta di aiuto o già un piccolo passo da apprezzare. Può darsi di si come di no. Dipende da ciò che farai dopo. Se a questo post farai seguire altro di attivo e concreto, allora stai cominciando a voler uscire dalla palude. Ma questo ancora non basta naturalm. Se ne hai la possibilità, ti consiglio doccia, barba e capelli e poi corri immediatamente da uno psicoterapeuta esperto. Senza che ti spaventi, o forse un pochino sarebbe meglio, ma stai scivolando in una inedita totale che porta ancora inedita fino alla depressione sintomatologica (non caratteriale, credo). Chi ti dice che i tuoi problemi sono banali sono gli stessi che dicono che con lo psicologo uno fa 4 chiacchiere, dunque allontanati per un po, e pensa a te con un sano egoismo. Se hai dei talenti, perseguili, anche se dovessi cambiare facoltà. Ti consiglio di seguire una delle frasi più famose di Dante: "Non ti curar di loro, ma guarda (comunque stai attento a chi ti dice cosa) e passa (se ti è stato utile ciò che ti hanno detto, lo utilizzi per migliorare, altrimenti grazie ed alla prossima!). Ricapitolando solo tre cose: cura di te stesso (non domandarsi se c'è la fai, fallo, una azione dopo l'altra), psicoterapeuta esperto, riscoprire i tuoi talenti e falli vedere mondo! Vai!
In bocca al lupo,
dott. Massimo Bedetti,
Psicologo/Psicoterapeuta Costruttivista Postrazionalista-Roma
23 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 49 persone
Gentile Manuele, il fatto che lei scriva su questo sito alla ricerca di un suggerimento non le pare sia già qualcosa che lei sta facendo? Dalle sue parole comunque pare emergere un senso di preoccupazione e il significato che lei dà a questo suo stato non sembra lo stesso di quello che gli altri attribuiscono considerandolo “un problema stupido”. Raccontare ciò che lei sta vivendo in questo momento è già un piccolo passo per tentare di prendere cura di se stesso ma forse in questo momento non è sufficiente per riuscire ad aprire le sue gabbie e provare da solo ad uscire. Il poter consultare un professionista potrebbe esserle utile per avere un appoggio nel conoscere al meglio le sue gabbie e trovare magari anche qualche modalità di sblocco. Cordialmente dr.ssa Jessica Geremia
16 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 32 persone
Caro Manuele,
credo che quello che scrivi sia frutto di una preoccupazione e di una voglia di ricominciare. Mi sembra una bella premessa per una richiesta di aiuto. Ti consiglio di non ascoltare chi ti dice che i tuoi problemi sono "da poco" o stupidaggini, perché non è assolutamente vero. Inoltre ciò che può essere piccolo per molti per uno può essere insormontabile. Sei maggiorenne quindi puoi decidere liberamente di andare da uno psicologo per fare maggior chiarezza nella tua situazione e capire cosa sta succedendo. Un caldo saluto Dott.sa Paola Madesani
16 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 32 persone
Gentile Manuele,
immagino che non sia facile, dopo un pò di tempo trascorso come lei descrive, riprendere in mano la sua vita e ricominciare ad uscire ed avere amici. Non è facile, ma se il suo modo di vivere ora le sta stretto, è il momento giusto per provarci.
Dalle sue parole mi pare di capire che non sia sempre stato così quindi credo sarebbe bene comprendere cosa sia cambiato nel corso del tempo e perchè dice di non sentire nessun interesse per nulla e nessuno.
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista, il suo disagio non è questione di stupidità e, a volte, anche le cose che sembrano semplici da affrontare da soli, se ci vedono troppo coinvolti, diventano montagne enormi da scalare in solitudine. Non si arrenda.
Saluti.
16 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 82 persone
Caro Manuele, da ciò che scrive sembra sia entrato in un circolo depressivo da cui credo sia davvero difficile uscire senza l'aiuto di uno psicoterapeuta. Spero trovi la forza di contattare uno specialista della sua zona, sarebbe il primo passo per cominciare a prendersi cura di sé e riprendere in mano la vita che ora ora sembra sfuggirle.
15 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 31 persone
Buongiorno Manuele, lo stile di vita che lei conduce non le fa bene, credo che sia il momento di prendersi cura di lei e cominciare a costruire una vita migliore, ovviamente il suo modo di vivere attuale non nasce dal nulla e per questo le suggerisco di farsi aiutare da un professionista. Le risposte che lei cerca via web trovano risposte parziali e poco utili se le utilizza solo per trovare conferme.
In bocca al lupo
Dott. Dario Griholi
Pinerolo
15 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 33 persone
Caro Manuele,
credo che più che un problema di essere "asociale" credo si sia strutturato un vissuto depressivo in cui nulla sembra risvegliare alcun interesse in lei, tra cui anche òle relazioni sociali. Nel raccontare la sua storia continua a parlare di altri che le consigliano di impegnarsi di più per uscire da questa sua situazione di isolamento e apatia. Non è così semplice!! Le consiglio di parlare con un esperto che possa aiutarla ad uscire da questo torpore; già il partecipare ad un percorso terapico sarebbe un nuovo "impegno" nella sua quotidianità che potrebbe spingerla anche a prendersi maggior cura del suo aspetto estetico, relazionarsi con altra persona fuori dal contesto familiare, oltre all'intervento specialistico in sè.