Paura di non farcela: perché ci sentiamo così e come affrontarlo?
Quante volte abbiamo avuto il timore di non farcela nel lavoro, in amore o in altri ambiti della vita? Come abbiamo affrontato questi momenti ? Ci siamo arresi soccombendo o li abbiamo affronati?
E' capitato a molti di noi di provare la paura di "non farcela" nei momenti di difficoltà, di stanchezza, di fronte alle perdite, di fronte agli insuccessi. In queste situazioni, gli individui possono reagire in due modi: soccombere oppure affrontare gli eventi. Cos'è che induce le persone ad assumere uno di questi due differenti comportamenti?
Paura di non farcela: perché succede?
A volte, una serie di fallimenti precedenti può giocare un ruolo importante, ma è ancor più determinante lo stile educativo e le esperienze infantili. Secondo l'Analisi Transazionale Classica, "Non farcela" è una ingiunzione trasmessa dal genitore nel proprio Stato dell'Io Bambino attraverso un messaggio prevalentemente non verbale.
Cosa potrebbe accadere? Per esempio il genitore potrebbe essere geloso dei risultati ottenuti dal figlio/a e sentirsi a sua volta un fallito. Un padre proveniente da una famiglia povera, è costretto a lavorare duramente per garantire ai propri figli un certo benessere economico e la possibilità di frequentare l'Università.
L'Io Bambino del Genitore è amaramente risentito per il fatto che suo figlio/a abbia le possibilità che lui non ebbe mai. Cosa avviene se il figlio/a ha successo negli studi? Il figlio/a dimostrerà di essere migliore di lui? A livello non verbale può darsi che il genitore trasmetta l'ingiunzione "Non farcela" anche se a livello manifesto lo/la spinge a lavorare sodo e ad eccellere.
Qualora lo studente abbia preso la decisione di copione di obbedire all'ingiunzione "Non farcela", solitamente lavorerà sodo in classe, farà i compiti a casa ma, all'esame troverà qualche modo per autosabotarsi, provando panico o dimenticandosi un lavoro di importanza cruciale. Molti messaggi di "Non farcela" sono globali, impedendo all'individuo di non riuscire in diversi ambiti della vita (lavoro, famiglia, coppia, sesso).
Alcuni messaggi ingiuntivi potrebbero riguardare solo determinate aree specifiche come per esempio soltanto lavoro oppure soltanto il sesso. Alcuni messaggi ingiuntivi limitano il successo ma non lo bloccano del tutto. Quando si sottolineano gli sbagli, ignorando i successi, si rallenterà il ritmo del raggiungimento degli obiettivi di molte persone. Riporto alcuni esempi di messsagi verbali che sottointendono implicitamente l'ingiunzione non verbale "Non farcela!"
- "Accontentati di ciò che hai"
- "Non sei il tipo che può essere felice in amore"
- "Sei buono a lavorare e basta"
- "Non sei così intelligente"
L'ingiunzione "Non farcela" diventa una convinzione che il bambino assume durante l'infanzia per non perdere l'amore del genitore ed evitare di essere abbandonato o rifiutato.
Tale ingiunzione implica l'autosvalutazione delle proprie capacità e competenze. Essa comprende memorie dichiarative in cui la persona si rappresenta come incapace con la conseguente difficoltà di rispondere flessibilmente nell'interazione creativa con l'ambiente.
L'aspetto strategico dell'ingiunzione si rivela nella continua ricerca della protezione e approvazione altrui che, tuttavia, viene sminuita. Questa paura/convinzione diventa una trappola, un freno affinchè si possa vivere pienamente la propria esistenza. Oltretutto la paura di non farcela fa sì che la persona tenda a isolarsi dagli altri nella convinzione di avere qualcosa di sbagliato, cercando di nascondersi.
Così si instaurano sensazioni di solitudine, di emarginazione, di frustrazione e quindi di depressione. In tal modo viene a mancare la fiducia in se stessi e si abbassa il livello di autostima.
Come superare la paura di non farcela?
Sicuramente l'aiuto di uno psicoterapeuta specie se è un analista transazionale, può aiutare il cliente a decontaminarsi dall'ingiunzione genitoriale e prendere una nuova decisione. A ciò possiamo aggiungere la frequentazione di persone che credono in noi e ci incoraggiano, così come imparare ad amare noi se stessi scegliendo ciò che veramente vogliamo e desideriamo.
Infine "Last but not least" può essere determinante praticare uno sport per superare la paura di sbagliare rafforzando l'autostima. E se si sbaglia? Ben vengano gli errori perché solo sbagliando abbiamo la possibilità d'imparare. Nessuno è perfetto!
Copione di vita: Un piano di vita che si basa su una decisione presa durante l'infanzia, rinforzata dai genitori, giustificata da avvenimenti successivi e che culmina in una scelta decisiva".
Eric Berne
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