Velaterapia: un innovativo strumento terapeutico

Cos'è la veloterapia? Cosa comporta questo trattamento innovativo? Scopri come può avvantaggiarci.

14 GIU 2024 · Tempo di lettura: min.
Velaterapia: un innovativo strumento terapeutico

Si ipotizza che la vela grazie all'integrazione della percezione di stimoli esterni ed interni abbia aumentato l'autostima ed il proprio grado di salute. Prima d'analizzare i possibili effetti benefici della vela, è necessario precisare anche come il solo praticare attività sportiva produca dei benefici sulla salute.

Da dove nasce la velaterapia?

È necessario ricordare come l'attività fisica stimoli il rilascio d'endorfina imputando un mezzo senso di euforia (Dunbar, 2010). Le endorfine hanno un ruolo maggiormente importante rispetto all'ossitocina e ciò è stata documentato attraverso la comparazione nell'attivazione cerebrale tra primati e non, dato l'esistente processo di differenziazione endocrina.

La correlazione tra migloramento della salute fisica e mentale in soggetti cronici e svolgere attività acquatiche fu documentato anche da Sabiston e colleghi (2007) che effettuarono uno studio indirizzato a sopravvissute al cancro coinvolgendole in un progetto d'allenamento di dragonboat.Uno studio che può documentare le attività benefiche della vela è quello di Aprile e colleghi (2016), fondato sull'idea che la barca a vela possa esser considerata a causa dei suoi effetti positivi come un integrazione nella riabilitazione di soggetti con disabilità.

Si ipotizza che la vela grazie all'integrazione della percezione di stimoli esterni ed interni abbia aumentato l'autostima ed il proprio grado di salute.Uno dei progetti più importanti riguardanti gli effetti della vela su adulti con gravi disturbi psicologici è: "Velamente" (Sancassiani et al, 2017).È il prodotto della consapevolezza derivante dall'impianto teorico che mostra come la vela possa aumentare la qualità della propria vita ed incrementare le capacità relazionali di persone con disabilità fisiche.

I benefici della velaterapia

Grazie agli importanti risultati raggiunti con questi studi ci è si è chiesto se fossero estendibili a soggetti con gravi disabilità psicosociali. VelaMente è un progetto che ha come focus la strutturazione di un corso pratico per imparare ad andare in vela indirizzato a soggetti con gravi patologie psichiche. Attraverso la strutturazione del corso di vela, si vogliono indagare tre obiettivi principali: in primis l'incremento della qualità di vita dei partecipanti dato il loro inserimento in un contesto sociale come quello della crew, in secondo luogo che la vela sia connessa con l'incremento delle abilità sociali con una ripercussione su una maggiore qualità della vita ed infine indagare se quest'attività sia conessa con fattori collegati alla qualità di vita dei partecipanti.

I soggetti selezionati presentavano gravi patologie psichiche come: schizofrenia e disturbi di personalità, per verificare l'efficacia del trattamento si è previsto una suddivisione in due gruppi. Ai due gruppi sono stati riservati due tipi di trattamento che poi successivamente sarebbero stati invertiti a seguito della prima valutazione. Un gruppo partecipava ad attività tradizionali di integrazione terapeutica come: giardinaggio o arte terapia mentre il gruppo rimanete veniva coinvolto nel praticare la vela. Affinché si potessero misurare e valutare correttamente l'efficacia del progetto, le misurazioni sono state prese sia prima che dopo il corso di vela utilizzando la General Self-Efficacy Scale (GSES), la Sense Of Coherence Scale (SOC) e la Health Survey-short form (SF-12).

I risultati hanno portato alla luce come vi fossero dei miglioramenti nel senso di coerenza come anche della qualità di vita e della propria efficacia personale imputabile all'attuazione dell'attività fisica. I "velisti principianti" di Velamente riportarono un significativo miglioramento nell'efficacia personale se comparati con il gruppo con trattamento più tradizionale. Risultato attribuibile al fatto che la liberazione di endorfine nella pratica sportiva è maggiore se lo sport eseguito necessita di un abilità di sincronizzazione tra gli individui (Cohen et al, 2010). Velamente conferma anche risultati ottenuti da ricerche precedenti (Schore et al, 2016) che mettono in risalto come possa aver delle ripercussioni positive sulla percezione della qualità della propria vita e l'aumento delle skills sociali.

La vela è un occasione attraverso cui i soggetti mediamente un attività sincrona strutturano una sfida personale inseriti all'interno di un contesto naturalistico. L'efficacia della sincronizzazione è data anche dall'attività degli operatori mentali che facilitano la pratica spronando i soggetti alla comunicazione con gli skipper ed i maestri di vela come anche nell'esplorazione del ponte e nell'approfondire la conoscenza degli strumenti. Attraverso ciò si mira a creare un clima supportivo in cui si vuole promuovere un senso di grande appartenenza. La ricerca di Carta et al: "Sailing for Rehabilitation of Patients with Severe Mental Disorders: Results of a Cross Over Randomized Controlled Trial", è stata creata per stabilire la reale efficacia della vela e del suo insegnamento come protocollo nella riabilitazione di pazienti con gravi patologie mentali.

Per protocollo riabilitativo si intende incrementare le social skills, la percezione della qualità di vita e della propria autoefficacia. Le misurazioni dello stato clinico dei pazienti sono state prese mensilmente mentre ogni tre mesi dalla baseline si è prevista la somministrazione della "Global Assesment of Functioning". Affinché vi fosse una motivazione forte per spingere i soggetti a salpare, non è stata identificata una strategia competitiva ma si è chiesto di aiutare l'equipaggio in un compito cooperativo: l'identificazione della popolazione subacquea mediante la consultazione dei sonar.Una volta effettuata la suddivisione in gruppi e dopo aver constatato l'assenza di grandi differenze sociodemografiche si è prevista l'attuazione del progetto.

Coloro esposti alla riabilitazione in barca durante una serie di spedizioni guidate, mostrarono un miglioramento significativo del loro funzionamento generale che venne mantenuto solo per pochi mesi (a 12 mesi i valori tornano alla baseline). È bene tenere presente che l'effetto registrato fosse comunque elevato e che il non effettuare un'attività fisica regolare sia un fattore nocivo per la salute fisica che mentale. In aggiunta, si è visto che pazienti con gravi patologie mentali sottoposti a quest'attività riportarono un miglioramento nella sintomatologia ed anche un miglior funzionamento globale.

Veloterapia: come è il trattamento?

La riabilitazione in barca a vela quindi sembra esser un aggiunta corretta nel trattamento di questi pazienti anche se non si è potuto registrare un miglioramento continuativo a causa del periodo limitato d'attuazione. La Velaterapia è un progetto che porta con sé speranza ed aiuta nella creazione di una base affettiva e di un sentimento di sicurezza, di supporto relazionale con una maggior efficacia autopersonale come anche inclusione sociale ed abilità di coping.Il processo nella creazione di un senso positivo di sé può esser facilitato da esperienze d'accettazione interpersonale ed appartenenza ad un gruppo.Nonostante non si possono rintracciare degli effetti diretti relativamente alla pratica della vela è bene tener presente che essa integri al suo interno ciò che è stato documentato dagli studi precedentemente citati.

L'attività della vela comporta un elevata produzione di endorfine data la notevole implicazione fisica inoltre tale effetto viene sommato ai risultati derivanti dallo svolgere uno sport all'aperto (Thompson et al, 2011). Essendo eseguita in un contesto naturale in cui si è circondati da spazi blu, essa porta con sé i benefici documentati da Rocher e colleghi (2020). La natura ambientale della vela: l'esser uno sport acquatico fa aggiungere alla lista delle sue implicazioni benefiche le evidenze di Fáil et al (2022). Oltre agli aspetti positivi derivanti dalla natura ambientale, essa rientra in quelle attività acquatiche come domcuntato da Sabistron (2007) che aumentano la percezione della qualità della propria vita ed essendo anche un sport che necessita la coordinazione sincrona degli individui essa stimola la coesione ed il senso d'appartenenza.

Risultati visibile nel progetto VelaMente la cui unica limitazione era il ritorno alla baseline nella qualità della vita dopo 12 mesi. Per combatterne la limitazione del progetto VelaMente si può prevedere una pratica costante di quest'attività con cui stabilire obiettivi graduali nel tempo inserendo l'individuo in una dimensione in cui la sua esperienza non ha fine e la voglia d'accrescere le proprie competenze non cessa d'esistere. Utilizzando un approccio d'integrazione si può considerare la vela come la somma dei benefici delle singole implicazioni degli studi mostrati e ciò ne rappresenta un grandissimo punto di forza, inoltre in questo sport c'è un importante caratteristica di difficile analisi: l'impatto emotivo. Esser in grado di governare con abilità e cooperazione un oggetto in balia degli eventi naturali come il vento o le onde, inserito in un contesto naturale in cui la natura è l'unica cosa che ti circonda è impattante per la sicurezza del soggetto e per la sua riconnessione con la natura.

Sono pochissime le attività che possono farti ricollegare con la natura ed allo stesso tempo farti sentire soddisfatto. Si potrebbe riportare come la vela sia stata descritta come uno sport in cui la gioia ed il rispetto per la natura si sommano ad una sfida personale in cui si è circondati solo dal mare. A sostegno di quanto riportato, Jirásek e colleghi (2019) con la loro indagine documentarono come le persone scegliessero quest'attività dato che da un punto di vista estetico ed ecologico si sentissero vicini alla natura.

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Scritto da

Dott. Massimo Masserini

Dott. Massimo Masserini Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico e Pedagogista, Psicologo Giuridico e CTP, Neuroricercatore. Svolge attività di libero professionista a Bergamo presso il centro clinico e ricerca MindFit Clinic. Offre sostegno per depression, ansia, panico, etc.

Bibliografia

  • Aprile I, Iacovelli C, Iuvone L, Imbimbo I, Cruciani A, Pecchioli C, Manozzi FM, Padua L. Use of a Virtual-Technological Sailing Program to Prepare Children With Disabilities for a Real Sailing Course: Effects on Balance and Quality of Life. J Child Neurol.
  • Carta MG, Maggiani F, Pilutzu L, Moro MF, Mura G, Cadoni F, Sancassiani F, Vellante M, Machado S, Preti A (2014). Sailing for rehabilitation of patients with severe mental disorders: results of a cross over randomized controlled trial. Clin Pract Epidemiol Ment Health.
  • Cohen EE, Ejsmond-Frey R, Knight N, Dunbar RI. Rowers' high: behavioural synchrony is correlated with elevated pain thresholds. Biol Lett 2010; 6(1): 106-8.
  • Faíl LB, Marinho DA, Marques EA, Costa MJ, Santos CC, Marques MC, Izquierdo M, Neiva HP. Benefits of aquatic exercise in adults with and without chronic disease-A systematic review with meta-analysis. Scand J Med Sci Sports
  • Jirásek, I. & Hurych, E. (2019). Experience of LongTerm Transoceanic Sailing: Cape Horn Example.Journal of Outdoor Recreation and Tourism, 28,100221.

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