Yogaterapia e benefici nella clinica
Nelle professioni sanitarie si fa strada la pratica dello yoga, in ottica preventiva e terapeutica. Ma cosa si intende per terapia con lo yoga? Quali benefici genera nel nostro organismo? Come viene utilizzato dagli psicologi?
Lo yoga è una pratica indiana millenaria, arrivata in occidente anni fa grazie ad alcuni guru, e universalmente apprezzata per i benefici che esercita sul corpo. Oggi è presente nelle palestre, e moltissime persone la praticano, affermando di sentirsi bene grazie agli allungamenti, alla ginnastica più o meno dolce adatta a tutti, e ai momenti di meditazione o ascolto. I benefici dello yoga vengono notevolmente potenziati quando a guidare la pratica è un professionista adeguatamente formato: si parla in generale di yogaterapia quando si ottengono effetti terapeutici, a breve e a lungo termine, sull'umore, sulla mente e in generale rispetto alla sintomatologia di disturbi psicofisici, grazie a tecniche selezionate.
Benefici dello yoga e studi scientifici
In letteratura sono presenti numerosi studi scientifici che indagano i benefici dello yoga sulla popolazione generica, ma anche sui pazienti con patologie organiche quali i tumori, la fibromialgia, i disturbi del sonno, i dolori cronici, disturbi gastrointestinali, e molto altro. Anche nelle problematiche considerate più prettamente psicologiche come l'ansia, la depressione, i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, le disfunzioni sessuali, gli studi sono incoraggianti e dimostrano un notevole miglioramento della sintomatologia.
In ambito psicologico, la mindfulness e altre tecniche di rilassamento prendono spunto dallo yoga e si distinguono come metodi e strumenti molto funzionali rispetto alla cura di disturbi e disagi mentali. Alcuni psicologi hanno iniziato ad introdurre nella clinica anche la pratica tradizionale dello yoga, utilizzando alcune posizioni (asana), e soprattutto meditazioni e respirazioni (pranayama), utili in particolare per stabilizzare il paziente, favorendo la riduzione degli stati ansiosi o l'attivazione in caso di deflessione del tono dell'umore, oppure per lavorare sulle emozioni a livello corporeo.
Grazie al riscontro di numerosi benefici nella clinica psicologica, individuale e di gruppo, e grazie allo sviluppo di teorie psicocorporee sia nella psicologia clinica sia in generale nell'ambito della medicina psicosomatica, lo yoga inizia ad essere una realtà applicata in moltissimi ambiti sanitari, dove è classificato come terapia integrativa (quindi complementare ad altre terapie mediche oppure in alternativa ad esse), in particolare in quanto terapia mind-body, dove corpo e mente lavorano in sinergia, influenzandosi a vicenda.
Yoga e terapie corporee
La Teoria Polivagale in neuroscienze (S. Porges, D. Dana, A. Schwartz) e le moderne psicoterapie ad approccio corporeo come la Psicoterapia Sensomotoria (P. Odgen, K. Minton, M. Puliatti), si occupano di integrare gli aspetti funzionali ed energetici propri dello yoga e di altre discipline, per occuparsi a tutto tondo del paziente nei suoi aspetti mentali, biologici e relazionali. Questo tipo di visione olistica del paziente e della sua presa in carico è in crescita e i risultati sono evidenti e spesso immediati. Nella società odierna in cui il digitale sta prendendo il sopravvento come mezzo di consolazione che disconnette corpo e mente, occuparsi del corpo e del sentire corporeo, del contatto pieno e della consapevolezza di esso, attivando il nervo vago, che consente l'attivazione del sistema di sicurezza (in cui stiamo bene e stiamo bene grazie agli altri), è un primo passo essenziale nella cura di qualsiasi disagio o disturbo, sia esso considerato legato al corpo fisico o alla mente.
In che cosa consiste quindi lo yogaterapia?
Alcuni professionisti propongono corsi o lezioni di yoga, in cui vi sono tecniche di rilassamento, respirazioni e meditazioni mirate, in base al tipo di problema riscontrato (ad esempio, un bisogno di attivazione rispetto a quello di deattivazione del sistema nervoso), e in base al paziente stesso, perché ad alcuni può fare maggiormente effetto una tecnica di respirazione piuttosto che un'altra. Questi professionisti hanno acquisito un sapere specifico rispetto al funzionamento del paziente che gli consente di essere sensibili rispetto alla proposta di alcune tecniche o movimenti piuttosto che altri. In particolare, avere una formazione trauma-informed o trauma-sensitive, ovvero essere un'insegnante che ha conoscenze rispetto al trauma e alle sue conseguenze, è fondamentale per il trattamento di pazienti con vissuti traumatici e sintomi complessi. Anche in una lezione di yoga standard, i cambiamenti fisiologici che apporta la pratica possono essere soggetti al trauma, ed è fondamentale che chi conduce la pratica ne sia a conoscenza, data la complessità del vissuto di una persona che ha subito traumi e l'alta reattività del sistema nervoso a ciò che può scatenare un ricordo traumatico.
Lo yogaterapia è quindi la pratica dello yoga per il miglioramento della sintomatologia del disturbo, sia esso definito dalla medicina occidentale organico o psicologico, per favorire il benessere psicofisico dell'organismo. Si tratta di una pratica dolce, centrata sull'ascolto, costruita in base alle esigenze della persona, condotta da un'insegnante formato, attento e sensibile.
Integrazione dello yoga nel lavoro psicologico
Per quanto riguarda invece la pratica psicologica clinica integrata allo yoga, si tratta di una seduta psicologica o psicoterapica in cui lo yoga è uno strumento psicoeducativo non predominante, che, mantenendo sullo sfondo tutte le qualità dello yogaterapia, viene usato in alcuni momenti specifici e su alcune persone che lo desiderano, quando il terapeuta ne sente il bisogno, per rinforzare la terapia psicologica, andando a lavorare anche sul corpo e su un piano più sottile, energetico. Ogni terapeuta può avere il suo stile, il suo modo di integrare lo yoga nella clinica, e ogni cliente ha la sua esperienza specifica. In ogni caso, è sempre la relazione tra terapeuta e paziente, e come afferma la Psicoterapia della Gestalt, l'essere aperto con i sensi al confine di contatto che consente a paziente e terapeuta di utilizzare al meglio questi strumenti corporei, traendone benefici molto potenti (Margherita Spagnuolo Lobb).
In conclusione, lo yoga è una pratica e religione millenaria, di per sé terapeutica, che si fa strada oggi anche nella medicina occidentale. Apporta senza dubbio benefici a tutti, in ottica preventiva e terapeutica, soprattutto se praticato adeguatamente, favorendo il benessere dell'organismo a tutto tondo.
Le informazioni pubblicate da GuidaPsicologi.it non sostituiscono in nessun caso la relazione tra paziente e professionista. GuidaPsicologi.it non fa apologia di nessun trattamento specifico, prodotto commerciale o servizio.
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